da it.cultura.filosofia (16-09-2020):
Il Nulla si muove e questo dovrebbe far pensare; quando
in nulla si muove cosa si muove!?
Beh, premesso che il nulla sono anche io, e pur mi muovo..
cosa mi agita’!? La libido..!?
Ovvero un’energia che si muove.
L’energia e’ cieca sorda muta, invisibbile…
io no.
Ho tutti questi difetti poco energetici..
visto che sono mosso da una cosa cieca sorda e muta e
invisibbile! Il problema e’ dove sta la mente e perche’.
Perche’ ti muovi..
se ti muovi dovresti sapere dove andare oppure come un
soldatino, gli dai corda e quello parte Avanti Savoia!!
Siete tutti occupati al lunedi’!!
Vedete di sbrigarVi!! Mi raccomendo la museruola e un bel bukkino
al tuo animale!!
il nulla è un insieme vuoto, quindi non è, ed -inoltre- non si manifesta, quindi non esiste (vedere etimo di exsistere).
Tuttavia -ai giorni d’oggi- le misure del collasso di 2 buchi neri (stelle troppo massiccie per fare emergere anche la luce) dicono (gli “scienziati”) .. misurano le “onde gravitazionali”
Quindi cosa misurano?
se si va su wikipedia si trova, cito:
++
Introduciamo le onde gravitazionali con un’analogia con altri fenomeni ondulatori:
1) Un’onda in un fluido, come ad esempio l’aria e l’acqua, è un’onda di pressione: propagandosi, modifica la pressione e la densità locali del fluido, facendole oscillare intorno a valori di equilibrio. L’equazione delle onde in questo caso è un’equazione unidimensionale, corrispondente cioè a una proprietà scalare dello spazio.
2) Un’onda elettromagnetica è costituita da un campo elettromagnetico che si propaga nello spazio. L’equazione di tale onda è di tipo vettoriale e discende dalle equazioni di Maxwell.
3) Le onde gravitazionali si propagano invece nella struttura geometrica dello spazio modificando la distanza spaziotemporale di due punti vicini, facendola oscillare attorno a valori di riferimento. In questo caso l’equazione delle onde è tensoriale (10 componenti), poiché deve tener conto di tutte le possibili dipendenze della distanza dalle coordinate. In base alle equazioni della Relatività Generale, la velocità delle onde gravitazionali coincide con la velocità della luce c. Di conseguenza, le onde gravitazionali sono sempre onde trasversali: le distorsioni provocate localmente dal passaggio di un’onda sono sempre perpendicolari alla sua direzione di propagazione.
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(stop citazione).
Quindi -secondo la interpretazione “ufficiale”- stiamo misurando le deformazioni di uno “spazio” (e lo misuriamo al variare nel tempo).
TH:
la interpretazione ufficiale si può dimostrare che è falsa.
Dimostrazione:
Partiamo da un fatto facilmente osservabile.
Se lanciamo un sasso in un recipiente (posto in modo orizzontale) in cui non sono applicate altre forze che la energia gravitazionale del nostro pianeta ..
La caduta del sasso genera delle “onde”.
Ovvero l’ingresso del sasso genera una compressione sul liquido prima innalzandolo, ma anche facendo scendere -il livello- della zona dopo l’onda.
Poiché “un corpo tende a rimanere in movimento ed a velocità costante se non sono applicate forze esterne”
la massa elevata sul livello medio tenderà a propagarsi nella direzione opposta a dove era il sasso!
Le forze gravitazionali tenderanno a “smorzare” il moto “inerziale” della prima onda e -nel tempo- l’onda iniziale risulterà attenuta allontanandosi dalla sorgente.
Lo spostamento dell’acqua -però- produrrà anche onde “secondarie” dove la prima onda è già passata.
Scelto un punto di singola osservazione .. l’altezza dell’acqua avrà un andamento oscillante smorzato.
Quindi l’onda non è la modifica della pressione, ma è causata dalla modifica della pressione.
Quindi non è “un onda di pressione” ma una alterazione del mezzo.
Idem nel caso elettromagnetico:
La sorgente modifica i campi elettromagnetici e questi campi em (elettromagnetici) *modificano il mezzo*.
D’Alembert ha dimostrato che sia le onde meccaniche, che quelle sonore, che *quelle em* .. hanno la stessa equazione che le descrive, ma non nel vuoto, ma in un mezzo.
Ecco la trattazione:
http://www.le.infn.it/~marsella/allow_listing/didattica/Ottica/Onde_em.pdf
la biografia di d’Alembert:
(Parigi, 16 novembre 1717 – Parigi, 29 ottobre 1783)
A quel tempo vi fu una polemica se esistesse l’etere.
L’etere, secondo Maxwell sarebbe stato il mezzo, però non vuoto.
Ma Maxwell fece l’errore di pensare che “il vento dell’etere” avesse una direzione, e -in seguito- fu dimostrato che ciò era falso.
Tuttavia Einstein trattò il “circa vuoto” tipico della zona dell’universo in cui noi siamo come “vuoto” .. mentre è notorio e riconosciuto anche su wikipedia che la sua densità è circa
1E-26 kg/mc
Quindi *tutte le onde si propagano in un mezzo* e non nel vuoto.
Poiché se il nulla fosse esattamente vuoto non ci sarebbero enti che lo attraversano!
Anzi proprio perché il circa vuoto è denso di energia radiativa (ma scarsa) tale livello medio è alterato da fenomeni come la esplosione di una stella o il collasso di 2 stelle di neutroni, ad esempio.
Cosa è cambiato(?), come CAUSA, nel collasso di 2 stelle di neutroni che per dimensioni vanno oltre il raggio di Schwarzschild?
Il raggio di Schwarzschild è una dimensione tipica oltre la quale una stella non è più visibile, poiché trattiene anche la luce (divenendo un BH).
La stima ufficiale (che andrebbe corretta, ma sorvolo su ciò per non appesantire la trattazione) è
rs=2GM/c^2
https://it.wikipedia.org/wiki/Raggio_di_Schwarzschild
proprio perché “tale circa vuoto” altera poco il passaggio di energia la luce degenera poco anche viaggiando per miliardi di anni.
La degenerazione è rilevabile dal fenomeno detto red shift:
https://it.wikipedia.org/wiki/Spostamento_verso_il_rosso
z=(lambda2-lambda1)/lambda1
lambda2 = lunghezza dell’onda osservata
lambda1 = lunghezza dell’oonda emessa
dove:
v=c=lambda/T
Ora anche se c=costante
se si modificano contemporaneamente lambda e 1/T, e cioé la frequenza di variazione dell’onda, supponendo che l’onda sia formata da particelle dette fotoni, lambda è interpretabile come la distanza tra due fotoni adiacenti, quindi distanza interfotonica.
Dopo molto tempo di viaggio la luce -quindi- vede lambda dilatarsi!
Perché si dilata?
Perché -rispondo- una parte della massa del fotone, (che è in forma di energia secondo energy=m*c^2) è stata assorbita dal *mezzo* che non è esattamente vuoto, ma solo “circa vuoto”!
Ora la luce normale, che esce ad esempio dal Sole, ha una velocità tipica di v=c=circa 300 mila km/sec.
Ma poiché gli interferometri utilizzati per misurare gli eventi del collasso di due stelle di neutroni (o 2 BH, black hole) producono tachioni, e cioé fotoni con v > c, che Einstein dice essere impossibili a crearsi, allora si usa la scappatoia di dire che le onde gravitazionali non sono prodotte da una pressione di energia radiativa, ma da alterazione dello “spazio”.
Ma uno spazio che sia realmente un spazio .. è vuoto.
E se è vuoto non stiamo misurando enti.
Quindi per non buttare a mare la teoria della relatività generale di Einstein si è operata una *dissociazione mentale* tra il concetto di diffusione di una onda elettromagnetica e la diffusione di onde gravitazionali come se non andasse specificato *cosa origina* questa variazione di “pressione” su che?
La variazione è sulla energia media del mezzo. La energia media è di tipo elettromagnetico, oltre che in minima parte gravitazionale poiché i fenomeni gravitazionali sono principalmente locali in quanto i corpi fluttuano solo a poca distanza dal nostro pianeta perché
F= GmM/r^2
vede la F gravitazionale ridursi con il quadrato della distanza r.
Tutto ciò si può dimostrare proprio a partire della equazioni di Einstein (modificate alla bisogna da Amadori, fisico, Lussardi, matematico, e Tufano ingegnere).
L’articolo principale di come si producono tachioni nell’evento GW170817
è sul mio blog al link seguente:
https://6viola.wordpress.com/2018/09/10/onda-gravitazionale-gw-170817-software/
In esso si stima (anche nella fotocopia dell’articolo su Nature) che v=4*c
Ossia l’onda gravitazionale avrebbe 4 volte la velocità della luce.
Ma nessuno dica -mi raccomando- che esistono fenomeni fisici che superano la velocità della luce.. e che i tachioni sono misurabili!
cvd.