Collezioneremo qui le nuove tasse a partire dal governo Renzi che aveva detto che le avrebbe abbassate ..
(1)
fonte:
https://www.facebook.com/photo.php?
—
(2)
IMU, tassa sulle seconde e case e anche prime case se di lusso (sulla prima non di lusso il proprietario è esente):
http://www.amministrazionicomunali.it/imutasi/calcolo_imu_tasi.php
ordine di grandezza versamento IMU per seconda casa, aliquota 6,5 /1000 (casa ceduta, a uso gratuito, a parenti di primo grado, altrimenti aliquota max intorno al 10,6/1000):
per un appartamento di 3,5 stanze di 80 mq
rendita catastale=361,00 euro (vedi catasto on line dando il tuo codice fiscale)
rendita catastale rivalutata = 361,00+18,05= 379,05 (rivalutazione 5%=18,05)
base imponibile=160*(rendita cat. riv)=160*379,05=60648,00 euro
IMU (seconda casa di 80 mq)=(6,5/1000)*(base imponibile)=394,21 euro
—
(3)
TASI, imposta anche sulla prima casa (aliquota max 2,5/1000), e anche le seconde case (e ulteriori, sempre con aliquota max 2,5/1000, escluso il caso -in alcuni comuni- di cessione gratuita ai parenti di primo grado)
http://www.amministrazionicomunali.it/imutasi/calcolo_imu_tasi.php
calcoliamo su una prima casa di 3 vani (56 mq)
rendita catastale=309,00 euro
rendita catastale rivalutata =309,00+15,45=324,45 euro (rivalutazione del 5%=15,45)
base imponibile=160*(rendita cata. riv.)=160*324,45=51912,00 euro
TASI (prima casa di 56 mq)=(2,5/1000)*base imponibile=129,78 euro
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(4)
CANONE TV
Rai, canone in base al reddito e niente spot il futuro deciso con un referendum online
Tra i principali obiettivi c’è il recupero dei 600 milioni che non vengono versati dal 26% degli abbonati che non pagano la tassa annuale. In che modo? Il governo progetta di chiederlo ai telespettatori con una consultazione su internet. In vista anche una riforma della governance. Lo scrive il Corriere della Sera
continua:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/19/canone-in-base-al-reddito
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(5)
Aumento del prelievo sull’utile concesso dalla banca o libretto postale sui depositi:
Conti correnti: come cambiano le tasse sugli interessi
A luglio il governo alzerà dal 20 al 26% il prelievo sui rendimenti dei depositi bancari. Ecco quanto pagheranno i risparmiatori
continua:
http://economia.panorama.it/soldi/tasse-conti-correnti-depositi
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(6)
Vendita delle quote della Banca di Italia (erano soldi nostri, che saranno richiesti con nuove tasse se dovremo ricomprarci la nostra banca di emissione)
7,5 miliardi
La questione Banca d’Italia, spiegata bene
continua:
http://www.ilpost.it/2014/01/31/banca-ditalia-quote-proprieta/
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(7)
TARI, imposta sulla nettezza urbana
Tari
Anche questa è una new entry. Tari è l’acronimo di Tassa Rifiuti, la nuova imposta comunale istituita con la legge di stabilità 2014. In pratica prende il posto della vecchia Tares. Anche qui bisogna fare il tour dell’Italia: il Comune stabilisce le scadenze di pagamento della Tari prevedendo almeno due rate a scadenza semestrale e in modo differenziato rispetto alla Tasi. È consentito il pagamento in un’unica soluzione entro il 16 giugno di ciascun anno. Per questa imposta, in genere, arriva a casa il bollettino con l’importo da versare. Se non si riceve nulla, bisognerà recarsi in Comune e chiedere quanto pagare.
fonte:
http://www.lastampa.it/2014/06/09/economia/tuttosoldi/tasi-imu-e-tari-ecco-la-guida
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(8)
IVA
tassa sui prodotti in commercio
L’Aumento dell’IVA al 22% è scattato il primo ottobre 2013. L’Esecutivo Letta non è riuscito ad abolire questa gravosa scadenza, istituita dal precedente Governo Monti per far rientrare l’Italia nei parametri di deficit stabiliti dall’Unione Europea. L’aumento di un punto percentuale dell’aliquota IVA è infatti uno dei provvedimenti volti a recuperare le risorse finanziarie necessarie a rientrare nel 3% del rapporto Deficit / PIL stabilito dalla UE.
C’è tuttavia chi, tra economisti, studiosi ed addetti ai lavori, valuta una simile misura antieconomica e non utile alle finalità per cui è stata creata. Questo, per effetto della contrazione dei consumiche genererebbe, dato che l’effetto immediato sarà quello di aumentare il prezzo finale di beni e servizi.
Tutte le novità, i commenti ed i provvedimenti sull’Aumento dell’IVA al 22%.
fonte:
http://www.pmi.it/tag/aumento-iva
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(9)
Tasse sui passaporti
Raddoppiano le tasse sui passaporti
ROMA – Un altro balzello nel decreto Irpef. Le commissioni Bilancio e Finanze del Senato hanno approvato un emendamento che prevede l’aumento del costo per il rilascio del passaporto da 40 a 73,50 euro. In pratica, il contributo amministrativo, a cui va aggiunto il costo del libretto cartaceo con i dati biometrici, è destinato a raddoppiare non appena il decreto entrerà in vigore.
fonte:
http://www.corriere.it/economia/14_maggio_31/raddoppiano-tasse-passaporti
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(10)
IRPEF
Tasse sulla persona
25/03/2013 – Le aliquote Irpef (Imposta sui Redditi delle Persone Fisiche) rimangono invariate. Quindi gli scaglioni di reddito e le relative percentuali d’imposta in vigore sono ancora quelle introdotte dalla legge finanziaria per il 2007, che ha rimodulato il carico fiscale.
L’Irpef è una tassa progressiva la cui percentuale (aliquota) di prelievo aumenta all’aumentare dei redditi percepiti in base alle cinque fasce reddituali denominate scaglioni.
Tuttavia, se non conoscete la vostra aliquota, non preoccupatevi. Ai fini della compilazione del modello 730, non è necessario conoscere le aliquote applicabiliperché i calcoli delle imposte non spettano al contribuente bensì al datore di lavoro o all’ente previdenziale (sostituti d’imposta), al Caf o al commercialista.
Ecco, in ogni caso, le aliquote attualmente in vigore:
Reddito imponibile | Aliquota | Irpef (lorda) |
• fino a 15.000 euro: | 23% | 23% del reddito |
• da 15.001 a 28.000 euro: | 27% | 3.450 + 27% sulla parte oltre i 15.000 euro |
• da 28.001 a 55.000 euro: | 38% | 6.960 + 38% sulla parte oltre i 28.000 euro |
• da 55.001 a 75.000 euro: | 41% | 17.220 + 41% sulla parte oltre i 55.000 euro |
• oltre 75.000 euro: | 43% | 25.420 + 43% sulla parte oltre i 75.000 euro |
fonte:
http://www.quifinanza.it/5411/tasse/modello-730-guida-alla-dichiarazione-dei-redditi
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(11)
Tasse sull’energia
Imposte gravanti sull’energia elettrica
Le imposte sulla fornitura di energia elettrica sono:
a) Imposta erariale di consumo (accisa)
b) Imposta sul valore aggiunto (IVA)
a1) Accisa – Usi Domestici
– Forniture per abitazione di residenza anagrafica (“prima casa”):
– Forniture fino a 3 kW (consumi fino a 150 kWh/mese e consumi oltre 150 kWh/mese)
– Forniture con potenza impegnata oltre 3 kW
– Forniture per non residenti (“seconde case”)
fonte:
http://www.enel.it/it-IT/clienti/enel_servizio_elettrico/imposte_info/
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(11)
Tasse sull’acqua
E’ UFFICIALE: IN ARRIVO NUOVA TASSA SULL’ACQUA!
IN BARBA al referendum, i privati continuano a lucrare sull’acqua e anziché investire i proventi per la manutenzione della rete idrica, con questa scusa sarà istituita una NUOVA TASSA!
Acqua, spunta la tassa per rifare le reti idriche. Bollette più care
Nuovo balzello all’orizzonte per rifare la rete idrica e migliorare la depurazione. La notizia nella bozza del decreto
La modernizzazione della rete idrica e di quella fognaria non può essere oggetto di ulteriori rinvii: occorre rilanciare i programmi di investimento per l’adeguamento agli standard europei e per lo sviluppo delle infrastrutture del servizio idrico integrato con particolare riferimento agli impianti di fognaturae depurazione delle acque reflue urbane. Fin qui, siamo tutti d’accordo.
In Italia, secondo Legambiente-Ecosistema Urbano 2013, in media il 38% dell’acqua immessa nelle tubature(per tutti gli usi) va persa (un problema particolarmente accentuato al Sud al Centro).
Le modalità di gestione spetteranno all’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico. E saranno a carico dei contribuenti. Il Fondo infatti non graverà sulla finanza pubblica, ma sarà alimentato da una specifica componente della tariffa del servizio idrico integrato, volta anche alla copertura dei costi di gestione del Fondo. A determinarla sarà proprio l’Autorità che, per la copertura degli oneri, modificherà le tariffe per fasce di consumo o per uso. |
Fronteggiare l’emergenza idrica è una priorità che non può più attendere, anche perché la dispersione di rete ha costi altissimi, che gravano comunque sulle tasche dei cittadini. Oltre che sull’ambiente.
Regione
|
Totale 2012
|
Totale 2011
|
Totale 2007
|
Variazione 2011/12
|
Variazione 2007/12
|
Dispersione di rete*
|
Abruzzo
|
€ 252
|
€ 215
|
€ 206
|
+17,2%
|
+22,3%
|
48%
|
Basilicata
|
€ 276
|
€ 274
|
€ 224
|
+0,7%
|
+23,2%
|
54%
|
Calabria
|
€ 253
|
€ 197
|
€ 186
|
+28,4%
|
+36%
|
40%
|
Campania
|
€ 231
|
€ 226
|
€ 190
|
+2,2%
|
+21,6%
|
40%
|
Emilia
|
€ 388
|
€ 369
|
€ 284
|
+5,1%
|
+36,6%
|
25%
|
Friuli
|
€ 246
|
€ 230
|
€ 168
|
+7,0%
|
+46,4%
|
38%
|
Lazio
|
€ 293
|
€ 265
|
€ 216
|
+10,6%
|
+35,6%
|
39%
|
Liguria
|
€ 286
|
€ 269
|
€ 227
|
+6,3%
|
+26%
|
25%
|
Lombardia
|
€ 212
|
€ 205
|
€ 168
|
+3,4%
|
+26,2%
|
20%
|
Marche
|
€ 403
|
€ 379
|
€ 270
|
+6,3%
|
+49,3%
|
23%
|
Molise
|
€ 138
|
€ 138
|
€ 138
|
+0,0%
|
+0,0%
|
65%
|
Piemonte
|
€ 297
|
€ 283
|
€ 229
|
+4,9%
|
+30%
|
25%
|
Puglia
|
€ 366
|
€ 353
|
€ 299
|
+3,7%
|
+22,4%
|
35%
|
Sardegna
|
€ 302
|
€ 285
|
€ 232
|
+6,7%
|
+30,2%
|
45%
|
Sicilia
|
€ 313
|
€ 297
|
€ 254
|
+5,4%
|
+23,2%
|
42%
|
Toscana
|
€ 470
|
€ 431
|
€ 312
|
+9%
|
+50,6%
|
32%
|
Trentino
|
€ 181
|
€ 167
|
€ 192
|
+8,4%
|
-5,7%
|
22%
|
Umbria
|
€ 392
|
€ 371
|
€ 290
|
+5,7%
|
+35,2%
|
37%
|
V. d’Aosta
|
€ 231
|
€ 231
|
€ 147
|
0%
|
+57,1%
|
34%
|
Veneto
|
€ 293
|
€ 274
|
€ 207
|
+6,9%
|
+41,5%
|
33%
|
Italia
|
€ 310
|
€ 290
|
€ 233
|
+6,9%
|
+33%
|
33%
|
Fonte: quifinanza.it
Tratto da: informatitalia.blogspot.fr
fonte ultima:
http://www.informarexresistere.fr/2014/05/08/e-ufficiale-in-arrivo-nuova-tassa
Acqua, luce, gas, rifiuti, ecco la stangata delle 100 micro-tasse
Sono prelievi di piccola entità, spesso passano in sordina. Ma se sommati tutti insieme (e sono oltre 100) si fanno sentire. Eccome| Quanto? Circa 2.500 euro a famiglia. Eh sì, perché a contarli tutti, tra quelli già entrati in vigore e quelli che scatteranno nei prossimi mesi sono oltre 100 le micro-tasse e gli aumenti che colpiranno gli italiani.
NON SOLO L’AUMENTO DELL’IVA – Dall’Imu, alle bollette di acqua, luce, gas, acqua e raccolta rifiuti, e poi il caro-carburanti e le nuove imposte provinciali sull’auto, con l’aggiunta dell’aumento dell’Iva che da ottobre passerà dal 21 al 23%, Federconsumatori e Adusbef hanno sviscerato cifre e percentuali dei balzelli. Secondo le due associazioni l’aumento medio, per ogni nucleo famigliare sarà di 1.334 euro su prezzi e tariffe e di altri 1.133 euro per le imposte, tra cui l’Imu, l’Iva al 23% e le addizionali regionali e comunali.
fonte:
http://www.oggi.it/attualita/notizie/2012/04/23/acqua-luce-gas-rifiuti-ecco-la-stangata
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(12)
Tasse sui CARBURANTI
Benzina: nuovi record. Ecco l’elenco delle vergognose accise sui carburanti
Non passa giorno che il prezzo dei carburanti segni nuovi record.
Tali notizie non possono che farci preoccupare ed arrabbiare un po’, MAormai sappiamo tutti che i rincari sono legati prevalentemente alle elevate quotazioni del greggio.
Quello che forse non sappiamo – molto bene – è che sul prezzo in Italia pesano “tasse misteriose” che resistono da oltre 70 anni e che il nostro caro Paese continua a farci pagare.
Vediamo quali sono questi costi che gravano sugli automobilisti
Il prezzo complessivo è composto da varie voci: dal costo del prodotto raffinato, il trasporto primario, il costo di stoccaggio, le varie spese di ufficio e punto vendita, fino al margine per il gestore. Sembrerebbero molte, ma tutte queste voci – che contemplano spese e guadagni per divesi soggetti – ammontano solo al 30% del costo del carburante.
La vera “vergogna” arriva dalle famose accise che pesano per il 52% sul costo totale.
Pensate, la prima fù introdotta da Mussolini nel lontano 1935 – 1,90 lire al litro sulla benzina per finanziare la guerra di conquista dell’Abissinia. Poi nel corso degli anni ogni Governo ha deciso di imporre “balzelli” per ogni emergenza: dalla crisi di Suez (1956), al disastro del Vajont (1963), fino alle guerre in Libano e Bosnia.
L’ELENCO
Guerra in Abissinia del 1935 (1,90 lire)
La crisi di Suez del 1956 (14 lire)
Il disastro del Vajont del 1963 (10 lire)
Alluvione di Firenze del 1966 (10 lire)
Terremoto del Belice del 1968 (10 lire)
Terremoto del Friuli del 1976 (99 lire)
Terremoto in Irpinia del 1980 (75 lire)
Missione in Libano del 1983 (205 lire)
Missione in Bosnia del 1996 (22 lire)
Rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004 (0,020 euro, ossia 39 lire)
Decreto Legge 34/11 per il finanziamento della manutenzione e la conservazione dei beni culturali, di enti ed istituzioni culturali (0,0073 Euro)
0,040 Euro per far fronte all’emergenza immigrati dovuta alla crisi libica del 2011, ai sensi della Legge 225/92
0,0089 per far fronte all’alluvione in Liguria ed in Toscana del novembre 2011
0,112 Euro sul diesel e 0,082 Euro per la benzina in seguito al Decreto Legge 6 dicembre 2011 n. 201 «Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici» del governo Monti.
MA non finisce qui: perché come spesso accade in Italia – abbiamo una tassa sulla tassa. Su questi 25 centesimi di euro infatti, sommati alla vera e propria imposta di fabbricazione (definita per decreti ministeriali), viene aggiunta pure l’Iva del 20%.
Ma quanto guadagna lo Stato?: i conti sono facili, ogni centesimo di aumento sul carburante comporta un maggiore introito di circa 20 milioni di euro al mese per le casse dello Stato. Secondo i dati dell’Unione petrolifera nel 2007, le entrate fiscali alimentate dai prodotti petroliferi sono state superiori ai 35 miliardi (24,7 derivanti dalle accise e 10,5 dall’Iva).
http://www.finanzautile.org/benzina-nuovi-record-ecco-lelenco-delle-vergognose-accise
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(13)
Tassa sull’uso delle autostrade
Autostrade, canone Rai e tasse: una raffica di aumenti per il 2014
Autostrade, carburanti, canone Rai, tasse vecchie e nuove: il nuovo anno si apre con una serie di rincari e scadenze fiscali che pesano sul portafogli degli italiani
La prima stangata arriva al casello: sono aumentate le tariffe autostradali, come stabilito dai decreti dei ministri Maurizio Lupi e Fabrizio Saccomanni.
“L’incremento medio è pari a circa il 3,9%, contro una media del richiesto dalle stesse società pari al 4,8%”, spiegano dal Ministero delle infrastrutture, “La riduzione deriva dall’esigenza di attenuare l’impatto degli incrementi tariffari sull’utenza in un periodo di perdurante crisi economica.
A fronte di alcuni incrementi molto significativi spettanti ad alcuni concessionari sono stati corrisposti aumenti tariffari inferiori da compensare in sede di futuro aggiornamento quinquennale dei piani finanziari. La riduzione stabilita determina un risparmio per l’utenza quantificabile in circa 50 milioni di euro annui. Infine, incrementi lievemente superiori alla media sono stati comunque riconosciuti a quei concessionari impegnati nella realizzazione di opere di rilevante interesse per lo sviluppo del paese”.
Secondo l’Osservatorio Nazionale sulle Liberalizzazioni dei Trasporti (Onlit) si tratta di “aumenti ingiustificati” che giungono “nel consueto caos dei provvedimenti di fine anno”. Rialzi che, tra l’altro, sono “spesso a due cifre, come nel caso della Torino-Aosta (+15%) o della Venezia-Trieste (+12,9%)”. E che si aggiungono ai rincari dei carburanti, i cui prezzi si confermano al rialzo: la benzina chiude il 2013 a 1,813 euro/litro (+0,2 centesimi), il diesel a 1,744 euro/litro (+0,2 centesimi). Fermo il Gpl Eni a 0,906 euro/litro, come pure il metano a 0,992 euro/kg.
fonte:
http://www.ilgiornale.it/news/economia/autostrade-canone-rai-e-tasse-raffica-aumenti
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(14)
IRAP
i_mposta r_egionale sulle a_ttività p_roduttive (IRAP)
http://it.wikipedia.org/wiki/Imposta_regionale_sulle_attivit%C3%A0_produttive
IRAP A 3,5% GIÀ DA 2014 Viene disposta la riduzione dell’Irap di un 10% compiutamente nel 2015, prevedendo una fase progressiva nel 2014. Da quest’anno l’aliquota Irap per le imprese viene ridotta dal 3,9% al 3,5%. Ma per quest’anno si deve pagare un acconto con aliquota al 3,75%. Con alcuni ordini del giorno si è rimandato ai decreti delegati in attuazione della Delega fiscale per il riordino della materia in maniera tale da restringere la platea dei contribuenti Irap.
fonte:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/18/dl
Tasse alla società autori editori tramite acquisto dei prodotti per supporto alla registrazione.
cit:
<<nel 2014, il gettito da equo compenso che si raccoglierà in Italia sarà pari al 25% di quello raccolto in tutta Europa. Magari l’economia italiana rappresentasse il 25% di quella europea.>>
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/26/copia-privata-il-decreto-franceschini
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(15)
TASSE di SUCCESSIONE
IL PORTALE VIRGILIO ANNUNCIA LA TASSA DI SUCCESSIONE – LE ALIQUOTE SONO QUELLE INDICATE DA MERCATO LIBERO (30% SUL PATRIMONIO)
TORNA LA TASSA DI SUCCESSIONE – Altra tassa in arrivo è sulla successione. Il governo Berlusconi l’aveva abrogata nel 2011, il governo Prodi l’aveva reintrodotta nel 2006, ma prevedendo una franchigia di un milione di euro. Al di sopra di questa cifra, l’eredità viene tassata al 4%. Se il lascito, ad esempio, è di 1,5 milioni di euro, il beneficiario dovrà sborsare il 4% sui 500 mila euro oltre la soglia esentata, ossia 20 mila euro. Il premier Renzi, invece, vorrebbe abbassare la franchigia a soli 100 mila euro (meno di un immobile di periferia) e prevedere una tassazione progressiva, con aliquota anche del 30% oltre il milione di euro.
VISTO CHE AUMENTERANNO LE RENDITE CATASTALI LEGGI ANCHE : GRAZIE RENZI DA OGGI SE COMPRO CASA VOGLIO PAGARE IL 30% IN MENO..
MA SOPRATUTTO: SCOPRI QUANTO VALUTA L’AGENZIA DELLE ENTRATE CASA TUA!
Voi capite bene che PER QUEI COGLIONI (io direi anche figli di puttana, visto l’articolo che segue) che rimarranno in Italia senza prendere provvedimenti…,
e mi riferisco in particolare ai papa’ e alle mamme che hanno lavorato come schiavi per risparmiare due soldi e lasciarli poi in eredita’ ai propri figi e nipotini..che si faranno portar via il 30% alla loro morte …da uno stato CONFISCATORE E LADRO, CHE NON HA RISPETTO ALCUNO PER LA PROPRIETA’ PRIVATA.
PENSATE A UNA FAMIGLIA IL CUI PADRE POSSIEDE 4 ABITAZIONI DEL VALORE COMPLESSIVO DI 1.100.000 EURO E UN CONTO IN BANCA CON CIRCA 400.000 EURO.
Bene, alla sua morte, la moglie e i figli se vorranno entrare in possesso dei beni dovranno pagare il 30% su 1.500.000. ovvero la bellezza di 450.000 euro.
NON AVENDOLI..DOVRANNO METTERE IN VENDITA ALMENO UN IMMOBILE IN FRETTA E FURIA ..
OVVERO SVENDERLO..
MAGARI A UN VALORE INFERIORE RISPETTO A QUANTO INDICATO DALLE RENDITE CATASTALI CHE PER QUELLA DATA SARANNO AUMENTATE.
OPPURE DOVRANNO ANDARE IN BANCA E FARSI PRESTARE QUALCOSA…,
LE BANCHE, SU SUGGERIMENTO DEL GOVERNO, PREPARERANNO IL MUTUO CAUSA MORTE…..
A TASSI AGEVOLATI…
CON RIMBORSO FINO A 30 ANNI, LASCIANDO OVVIAMENTE IN IPOTECA L’IMMOBILE, E IL VALORE VERRA’ DECURTATO DEL 40% A FINI CAUTELATIVI.
FONTE FACEBOOK:
https://www.facebook.com/photo.php?
—
(16)
CANONE RAI
per un servizio pubblico, svolto come un servizio privato, compresa la raccolta pubblicitaria, né una norma sull’affollamento della pubblicità tanto da giustificare il concetto di “servizio pubblico”.
Richieste di assolvere alla tassazione senza che sia dimostrato che vi sia un apparecchio che usufruisce di un servizio MAI richiesto!
2 luglio 2014: la nuova frontiera! .. la RAI chiede il pagamento presso la camera di commercio:
http://www.repubblica.it/economia/2014/07/01/news/cna_canone_speciale_rai
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(17)
Tassa di possesso dell’auto
La tassa automobilistica[1], o bollo auto[2] (in precedenza denominata anche “tassa di circolazione”) è un tributo locale, che grava sugli autoveicoli e motoveicoli immatricolati nella Repubblica Italiana, il cui versamento è a favore della Regioni d’Italia di residenza.
http://it.wikipedia.org/wiki/Tassa_automobilistica
software per stabilire importo:
http://www1.agenziaentrate.it/servizi/bollo/calcolo/RichiestaPagamentoSemplice.htm
Ad esempio con missan micra (998 cm^3, 54 cv, 40 kw) dell’anno 2000 l’importo richiesto è 125,07 euro
—
(18)
Obbligo di versamento per assicurazione auto
La responsabilità civile autoveicoli (RCA o RC Auto) nell’ordinamento giuridico italiano si riferisce alla responsabilità giuridicaper i rischi, avverso il quale è obbligatorio garantirsi presso una compagnia di assicurazioni autorizzata, derivanti dalla eventuali danni cagionati a persone o cose, a causa della circolazione di autoveicoli su strada.
http://it.wikipedia.org/wiki/Responsabilit%C3%A0_civile_autoveicoli
Ad esempio con missan micra (998 cm^3, 54 cv, 40 kw) dell’anno 2000 l’importo richiesto è 609,00 euro (ITAS Mutua) contratto dal 22.03.2014 al 22.03.2015
di cui
premio netto=484,55 euro
imposte=73,02 euro
SSN=46,27 euro
Fondo di garanzia=5,16 euro
totale = 609,00 euro
—
(19)
Obbligo di spese di manutenzione auto (revisione e controllo ogni 2 anni)
La revisione può essere effettuata presso uno qualunque degli uffici della motorizzazione civile o presso le officine autorizzate dal Ministero dei Trasporti. Si parla comunque di una rete di oltre 5000 centri ai quali è possibile rivolgersi.
Costo revisione auto: gli importi sono leggermente differenti nei due casi, vediamoli nel dettaglio.
A) Presso un ufficio della motorizzazione civile si deve seguire questa procedura e il costo revisione auto è il seguente: bisogna compilare il modello MC 2100 in distribuzione presso gli uffici, allegare l’attestazione di versamento di € 45,00 sul c/c 9001 (bollettino prestampato in distribuzione presso gli uffici postali e gli uffici della motorizzazione civile) e prenotare la visita e prova del veicolo.
B) Presso una delle oltre 5000 officine autorizzare il costo è leggermente maggiore. In questo caso (indipendentemente dal tipo di veicolo) l’importo da sostenere è infatti pari a € 64,80 (IVA compresa), di cui € 10,80 per bollettino per diritti D.T.T.
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Tasse sui prodotti per fumatori
Tasse alte e vendite in calo: i tabaccai fumano di rabbia
A convincere la Federazione italiana tabaccai a incrociare le braccia sono diversi fattori, ma in generale è la carenza di attenzione del governo: l’aggio, la percentuale percepita dai tabaccai sulla vendita di sigarette, è sempre lo stesso, il 10 per cento, ma le vendite calano e i costi aumentano. «Rivendichiamo un sostanziale aumento di aggio perché il nostro reddito a tabacchi è il più basso di Europa scrivono sul sito della Fit – ed è la metà rispetto a quello che percepiscono i nostri colleghi francesi, che pur sono penultimi nella classifica della redditività dei tabaccai operanti in sistemi analoghi al nostro».
http://www.ilgiornale.it/news/milano/tasse-alte-e-vendite-calo
probabile aumento delle tasse sui tabacchi (03.06.2014):
Sono ore decisive quelle che si stanno vivendo al ministero dell’Economia che nel corso della settimana potrebbe dare il via libera al nuovo modello di imposizione fiscale da applicare alle sigarette. Una partita non da poco visto che con le tasse sullebionde ogni anno lo Stato rastrella circa 13,5 miliardi di euro. Il gettito in questione da qualche tempo però è in calo vertiginoso: solo nel 2013 è sceso di ben 600 milioni. Il governo ha deciso dunque di correre ai ripari provando a immaginare modifiche da apportare al modello di tassazione fin qui utilizzato.
(continua)
http://economia.panorama.it/tasse/sigarette-tabacchi-prezzi-fumo-fumatori
Nel seguito l’articolo mostra che le tasse sul tabacco, in Italia, sono più basse del resto d’Europa ed è probabile una aumento della tassazione.
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11 giugno 2014:
al link precedente la previsione di aumenti tasse a settembre 2014!
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Giulia Di Vita – M5S tramite Mattia Fantinati
1 minuto fa ·
“RENZI: IL GOVERNO DEL FARE PORCHERIE
La Corte di Cassazione aveva condannato definitivamente l’ #anatocismo bancario (gli interessi su prestito i vengono calcolati e sommati a loro volta sugli interessi stessi, aumentando esponenzialmente) dichiarandolo illegittimo.
I governi D’Alema, Amato, Berlusconi, Monti, Letta hanno provato a reintrodurlo, battaglie sempre perse per le proteste delle associazioni a tutela dei cittadini.
Ora @Renzi ci prova anche lui e sembra che ci riesca.
Un altro REGALO alle #BANCHE, una PORCHERIA inaudita.
Avete ancora bisogno di prove per capire chi comanda in ITALIA??
#regaloallebanche
http://www.asca.it/news-Banche__Adusbef__Renzi_reintroduce_anatocismo_cancellato_da_Cassazione-1400601-ECO.html” Mattia Fantinati

AGGIORNAMENTO 11 LUGLIO 2014, ore 8:49
Sigarette elettroniche, allarme dei produttori: “Aumenti del 480% con le nuove tasse“
Anafe-Confindustria: “Sgomenti di fronte all’ennesimo tentativo di distruggere il settore, senza che si sia mai aperto un confronto tra le istituzioni e gli operatori”
ROMA – Da 6 a 35 euro: questa sarebbe la conseguenza sul prezzo di vendita di un flacone di ricarica per sigarette elettroniche della nuova tassa sulle e-cig proposta nella bozza di decreto legislativo che punta a riordinare la tassazione sui tabacchi e le sigarette elettroniche. La denuncia arriva da Anafe-Confindustria, associazione nazionale produttori fumo elettronico, che si dichiara “sgomenta di fronte all’ennesimo tentativo di distruggere il settore della sigaretta elettronica, senza che si sia mai aperto un serio e reale confronto tra le istituzioni e gli operatori come invece previsto dal Tavolo aperto lo scorso febbraio”. A seguito di una prima analisi della bozza del D.lgs su accise e imposte di consumo applicate ai tabacchi e alle sigarette elettroniche, Anafe-Confindustria rileva che, “nonostante l’ordinanza del Tar Lazio confermata dal Consiglio di Stato che ha sospeso l’imposta di consumo pari al 58,5% del prezzo di vendita, rinviando gli atti alla Corte Costituzionale, il Governo sembra voler andare avanti sulla strada di una imposizione fiscale che non consideri le peculiarità del settore”.
“In primo luogo – spiega il presidente di Anafe-Confindustria Massimiliano Mancini – le sigarette elettroniche continuano ad essere ciecamente assimilate al tabacco”. Grazie a questa metodologia di valutazione “gli impatti economici e sull’occupazione derivanti da questo nuovo regime sarebbero ancora peggiori: se con un’imposta di consumo al 58,5% il prezzo di un flacone da 10 ml sarebbe passato da un prezzo medio al pubblico di 6 euro a circa 21, adesso si arriverebbe addirittura a 35 euro (+480%)”.
“A questo punto – conclude – ci chiediamo quale sia il senso di una nuova imposizione fiscale che ignora e anzi peggiora le ragioni per le quali la precedente è stata sospesa e considerata illegittima e che oltretutto si basa su modelli privi di alcuna base scientifica. Una scelta che avrà come unica conseguenza un contenzioso senza fine invece di porre fine ad ogni contenzioso, come invece indicato dal sottosegretario all’Economia, Giovanni Legnini in una recente dichiarazione pubblica”.
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Aggiornamento 11 luglio 2014, ore 10,21
(*) Equitalia è la società privata per la riscossione delle tasse che ti impone di pagare senza che il ricorso interrompa la richiesta di versamento!
fonte:
https://www.facebook.com/photo.php?
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Aggiornamento 16 Luglio 2014, ore 2:10
Renzi mette *la tassa sull’aria* (sui condizionatori dovranno essere assolti nuovi obblighi analoghi alla manutenzione obbligatoria sulle caldaie) .. http://ilcontagio.org/2014/07/15/arriva-la-tassa-sullaria-non-e-uno-scherzo/ da 500 euro a 3000 euro per ogni violazione!
