FISICA-MATEMATICA-TEORIE-3

Indice:

-26. SCOPERTE LE ONDE GRAVITAZIONALI (sulla teoria de “IL TUTTO”)

-27. Le dinamiche dell’eureka!
(19.01.2016)

-28. indagine sull’estremo superiore e l’estremo inferiore della teoria della relatività
(21.01.2016)

-29. cosmologia: la velocità delle galassie?
(6.2.2016)

-26. SCOPERTE LE ONDE GRAVITAZIONALI (sulla teoria de “IL TUTTO”)

Il tweet di un cosmologo dell’Arizona, ripreso dal quotidiano britannico The Guardian, parla di rumor sulla scoperta delle onde gravitazionali, le debolissime ‘vibrazioni’…
ANSA.IT
Commenti
Antonio Mariani

Antonio Mariani dico bene se intendo che, riuscendo prima a scoprire e poi a “leggere” le onde gravitazionali riusciremo a guardare in faccia il big bang ( o comunque l’evento primario da cui tutto comincio)?

Antonio Mariani

Antonio Mariani forse “guardare in faccia” non è l’espressione giusta visto che non sarà un “vedere” ottico…

Lino Tufano

Lino Tufano faccio un pronostico: si scoprirà che le onde gravitazionali non sono misurabili, come non è stato possibile misurarle finora, poiché la ipotesi della meccanica quantistica che il reale sarebbe quantico e con la soglia di Heinseberg è sbagliato.

Lino Tufano

Lino Tufano E’ sbagliata la meccanica quantistica, non perché non sia vero che sia il migliore strumento oggi disponibile ..

Lino Tufano

Lino Tufano ma perché esistono altri fattori di scala di maggiore dettaglio di quelli oggi descritti fino alla soglia di Heisenberg e quindi non va confuso il modello -pure il migliore disponibile oggi- con il reale.

Lino Tufano

Lino Tufano Quindi affrontando il tema della gravitazione all’interno della teoria della misura, si dovrebbe capire che è senzaltro vero che se esistesse la soglia di Heinseberg -> allora -> la misura certificherebbe la quantizzazione anche sulla gravità!

Lino Tufano

Lino Tufano Ma poiché tale soglia è solo di modello, e non del reale, la descrizione del reale non troverà effetti di quantizzazione sulla gravitazione se non per problemi di dettaglio della misura dipendenti dallo strumento di indagine.

Lino Tufano

Lino Tufano Questo ragionamento epistemologico, ha influenze notevoli anche su dove cercare la energia/materia oscura che sarebbe dalle misure ufficiali il 90% circa di tutta la materia/energia dell’universo e che però non riusciamo a misurare direttamente ma solo per le alterazioni sulla materia/energia visibile, e quindi -per ora- solo in modo indiretto..

Antonio Mariani

Antonio Mariani Scusa l’ignoranza Lino, nin capisco perchè, se la gravità nin fosse quantizzabile le onde gravitazionali non sarebbero misurabili…non sono in polemica ma virrei solo capire. In quanto al fatto che il modello rimane un modello sono d’accordo senz’altro e che questo modello sia possibile solo perchè esiste una cosa detta “misura” che potrebbe essere solo un mito, sono altrettanto d’accordo

Lino Tufano

Lino Tufano Antonio Mariani non è che la massa non sia quantizzabile, ma è che la quantizzazione attuale o nel futuro non ha la soglia di Heisenberg come stato limite, come oggi si tende a credere.. se la mia ipotesi fosse vera -allora- noi non avremmo uno stato limite e il processo sarebbe simile ad una analisi del continuum, pur non essendo i sotto livelli più minuscoli a quello attuale diversi di una semplice fratturazione per i punti intermedi in cui sarebbe fratturabile la materia/enegia, ma secondo configurazioni ancora da esplorare -eppure- senza una soglia inferiore se non come stadio della elaborazione nella attuale fase di investigazione.

Antonio Mariani

Antonio Mariani grazie Lino Tufano, la tua ipotesi mi sembra ragionevole ( il che significa davvero poco)

Lino Tufano

Lino Tufano Antonio Mariani non è poco, e te ne ringrazio, poiché chiunque ha diritto alla logica, ed una cosa vera può essere discussa con tutti senza nascondersi dietro le parole Emoticon smile

Pasquale Tufano
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Lino Tufano

Lino Tufano secondo la impostazione attuale dei centri di ricerca -infatti- la materia/energia oscura è ricercata del micro cosmos .. ma invece andrebbe cercata nel macro cosmos .. e la prima ragione evidente di questo cambio di scelta .. è il fatto che il 90% di un fenomeno è troppo grande per dire che vi siano particelle che danno massa al reale, ma che la massa è -INVECE- una proprietà della materia in senso esteso, e mi permetto di aggiungere anche quando la massa nella fusione nucleare raggiunge la velocità della luce aumentando quindi di velocità e NON perdendo la sua capacità relazionale con la deformazione dello spazio/tempo visto che i fotoni sono cambiati dalla loro traiettoria proprio da fenomeni gravitazionali! (da cui e=mc^2 non perde di valore perché una massa cambia velocità se non nella misura che ci da il valore di energia e non più di massa, ma quella massa oltre che essere considerata energia senza una massa, potrebbe essere considerata massa che si comporta come energia, pur non perdendo alcune caratteristiche di una massa come ad esempio di essere alterata da altre masse: ed infatti vi sono _le_prove_ che i fotoni cambiano il loro percorso quando passano vicino a stelle o pianeti, con il fenomeno detto delle “lenti gravitazionali”).

Lino Tufano

Lino Tufano Oggi, aggiungo, che si tende a dire: i fotoni cambiano il loro percorso perché la gravitazione, secondo la teoria di Einstein, non avviene più per la interazione tra masse, ma perché ciascuna massa altera lo spazio/tempo modificando quindi il percorso che a noi sembra lineare ma è su superfici alterate (dette geotetiche) https://it.wikipedia.org/wiki/Geodetica

In matematica, e più precisamente in geometria differenziale, una geodetica è una particolare curva che…
IT.WIKIPEDIA.ORG
Lino Tufano

Lino Tufano Se ne concluderebbe che un pianeta ed una stella, altererebbe lo spazio/tempo di un fotone senza che il fotone a sua volta possa alterare (di meno) lo spazio/tempo attorno a lui!

Lino Tufano

Lino Tufano Ciò, questa interpretazione che ho detto in ultimo, a mio avviso è platealmente sbagliata: infatti la conservazione della materia/energia avviene solo in sistemi isolati! .. ed invece la presenza di anche solo l’aggiunta di un fotone in un sistema altera il sistema di una quantità molto piccola, ma non zero.

Lino Tufano

Lino Tufano Ne sorge, quindi, un problema di misura, che banalmente possiamo trascurare il contributo di come un singolo fotone alteri lo spazio tempo intorno a se immaginando che una pallina da golf sulla superficie di un campo da gioco non altera la gravità che la pallina subisce vista la enormità di disproporzione tra la gravità terrestre e l’azione di una pallina da golf nella dinamica di cadere in una buca come capacità di influire sulla modificazione delle geotetiche dela campo gravitazionale terrestre (ho espresso con un esempio terrestre per chiarezza ed esemplificazione del concetto: tra il campo di gravitazione di una stella ed il fatto che un fotone passi vicino ad una stella).

Lino Tufano

Lino Tufano .. ma quando vi fossero interi UNIVERSI ADIACENTI al nostro che non risultino visibili a causa della loro velocità che risultasse v > c .. siamo certi che quel 90% a causa della maggiore prossimità non lo risentiremmo senza poterne rilevare la sorgente?

Lino Tufano

Lino Tufano Da tutto ciò (che ho brevemente riassunto) discenderebbero molte violazioni di principi oggi considerati non violabili come il superamento della velocità della luce, et altri .. ma che io considero violabili a causa del fatto che non sono violati nel nostro universo, ma proprio per il fatto che risultano confermati nel nostro universo, e ciò è una delle ragioni per cui non vediamo la sorgente delle onde gravitazionali, mentre -INVECE- grazie a particolari procedure si possono indagare gli UNIVERSI ADIACENTI, che naturalmente non possono essere raggiunti con un “effetto fionda” da un laboratorio terrestre perché come i muoni possono essere accelerati fino a circa v=0,998 c .. così nessuna sonda con metodi analoghi può superare c.

John Tostig

John Tostig L’universo è un sistema isolato Pasquale Emoticon smile

https://ned.ipac.caltech.edu/level5/Bothun2/Figures/1.5.gif

Questo è lo spettro della radiazione cosmica di fondo, con le barre di errore aumentate di 400 volte, altrimenti non sarebbero risultatte visibili.
La linea nera invece è lo spettro di corpo nero: risulta che la radiazione cosmica di fondo sia lo spettro di corpo nero più perfetto che esista, ergo l’universo è un sistema isolato termalizzato.
Esistono piccole fluttuazioni infinitesime, compatibili con fluttuazioni casuali dovute al principio di Heisenberg (e noi non esistevamo ancora per turbare il sistema con le nostre misure sprecise eh) e poi espanse in un periodo di inflazione.
Un ultimo appunto che per te sarà una buona notizia in realtà: le onde gravitazionali non c’entrano niente con la gravità quantistica, quindi la loro misurazione non dice automaticamente che la gravità sia quantizzata.
Non confondiamo una generica onda gravitazionale con gravitone.

E grazie dell’articolo, fa sempre bene vedere che si parla di Relatività Generale, pochi anni fa appena veniva calcolata molto meno a livello di attenzione mediatica, è bello che abbia un po’ di ribalta.

NED.IPAC.CALTECH.EDU

 

Pasquale Tufano ha risposto · 18 risposte
Pasquale Tufano
Pasquale Tufano Sull’origine dell’universo in Stephen W. Hawking
(A Brief History of Time)
http://nasefarnosti.cz/fwz/clanek?zkratka=FW_76
qui si affronta il tema trattato da John Tosting in modo meno superficiale in specie quando si dice (Hawking)
<<Da questi tipi dell’universo, quale è quello vero?
Hawking risponde che per sapere la risposta ci occorre conoscere l’attuale velocità di espansione dell’universo e la sua attuale densità media26. Se la densità è inferiore a un certo valore critico, che è determinato dalla velocità di espansione, l’attrazione gravitazionale sarà troppo debole per arrestare l’espansione. Se la densità è superiore al valore critico, verrà un momento in futuro in cui la gravità

26 J. GRYGAR, Krize teorie velkého třesku, in „Universum 21“, Praha 1996. L‘attuale media densità dell‘universo è dal punto di vista tecnico quasi totale vacuo, impossibilmente raggiungibile nelle condizioni di laboratorio. Un metro quadratico dello spazio contiene tre protoni, cioè 10-27 kg della materia! p. 3.

arresterà l’espansione e causerà il successivo collasso dell’universo nella sua condizione di concentrazione iniziale.
Questa ricerca della densità di materia è difficile perché le osservazioni dell’universo e i calcoli fatti non corrispondono alla realtà. Si considera anche la “materia oscura” che non riusciamo a vedere direttamente, che però si sperimenta come influenza gravitazionale sulla materia normale contenente nell’universo. Quando si mette anche questa nei calcoli, ancora non si riesce ad arrivare a un certo numero preciso, che ci direbbe con esattezza che l’universo ha tanta e tanta materia e massa.
Possiamo solo aggiungere che oggi27 conosciamo ancora un altro tipo di materia, una materia nascosta28 che però durante le ricerche di Hawking era solo nella posizione di presupposto.>>
Informace o životě v našich farnostech, homilie z nedělních a svátečních bohoslužeb, ohlášky.
NASEFARNOSTI.CZ
Pasquale Tufano

Pasquale Tufano ergo .. in maniera meno facilista necessiterebbe non avere le certezze ostentate da John Tosting, ma anzitutto indicare dove sarebbe la materia/energia oscura.

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Bene, la scuola oggi dominante (di Copenaghen) ipotizza che la materia/energia oscura sarebbe una caratteristica intrinseca ed interna al nostro universo e nello specifico, nel microcosmos e quindi continua a prendere a martellate (negli acceleratori di particelle) la materia per vedere se compare questa particella responabile della massa ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano VICEVERSA .. io vado sostenendo che il 90% della materia/energia che manca al computo della massa /energia mancante che quindi sono intere galassie a noi NON visibili, sono negli universi adiacenti e proprio perché le galassie ancora nel nostro universo si osservano in *accelerazione*!

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Una delle possibili spiegazioni -oggi in voga- dice che arrivate le galassie in prossimità alla velocità della luce vi sarebbe un effetto di saturazione, e altre teorie arrivano a formulare la espansione dello spazio ma non il superamento della velocità della luce perché da un laboratorio è risultato un effetto di “saturazione” nel cercare di raggiungere c (la velocità della luce) quando vi si provasse applicando forze (e quindi accelerazioni) a partire dal laboratorio sulle particelle in sperimentazione.

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano l’assioma che la velocità della luce sia insuperabile è divenuta quindi una verità di fede anche di fronte alla costatazione lapalissiana che è impossibile che il 90% della materia/energia sia interna al nostro universo e però NON misurabile.

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano io vado dicendo (e sarà possibile misurare se è vero dalla sperimentazione di inviare sonde prossime a c) che E’ VERO che la velocità della luce sia una sorta di orizzonte degli eventi per il nostro stato dimensionale U(0) (il nostro universo), ma solo perché ciò è impossibile con un effetto fionda .. da una fionda -appunto- di cui si pretenda che il manico sia nel nostro universo e gli elastici ci proiettino fuori dal nostro universo, e quindi è impossibile da realizzare da un sistema inerziale solidale con il nostro universo.

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Nella teoria della relatività (per chi l’ha studiata e non solo imparata a memoria) si capisce che la collocazione di un sistema inerziale è DIRIMENTE! .. è talmente dirimente .. che il gemello che viaggia torna più giovane di quello che è rimasto sulla terra .. quindi persino la misura del tempo cambia non a causa della misura ma per il confronto tra le trasformazioni osservabili tra due gemelli dopo che sia rimasti associati a due sistemi inerziali che viaggino a velocità diverse!

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Ciò è stato dimostrato sperimentalmente confrontando due orologi atomici gemelli: il primo gemello è rimasto in aereoporto, ed il secondo gemello è stato messo su un aereo. Quando il gemello che aveva viaggiato su un aereo è stato messo a confronto con quello rimasto a terra, si è potuto verificare che le trasformate di Lorentz dicevano il vero: il gemello che aveva viaggiato era più giovane di quello rimasto a terra.

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Se quindi la mutazione di un sistema inerziale cambia persino lo scorrere del tempo, perché si dovrebbe pensare che il cambio di applicazione di forze non generi effetti diversi? .. sono forse le forze applicate alle galassie del nostro universo applicate da un laboratorio solidale dal nostro universo, oppure le stesse formule della relatività generale devono spiegare da cosa sia generata questa accelerazione la cui origine cambia la forma del calcolo tensoriale? .. o meglio ancora (come spiega Hawking: vedi articolo sopra citato) .. questi fatti decidono se il nostro universo continuerà ad espandersi oppure avrà una contrazione!? sì .. questi fatti cambiano la interpretazione se siamo o no in un sistema isolato! cvd.

John Tostig
John Tostig Vabe pasquale, parli di aver “capito” la relatività generale quando conosci solo il paradosso dei gemelli. Intanto non esiste “un sistema di riferimento inerziale”, ma solo due mutuamente inerziali.
Non è la posizione a essere dirimente, è il moto relativo dei due. La relatività generale non è solo invariante sotto traslazioni, quindi assolutamente la posizione non conta, è addirittura invariante sotto una generale ridefinizione delle coordinate, ovvero un diffeomorfismo.
Comunque continua pure, sappi che sono solo idee in libertà, e che non è vero che “la scuola di Copenaghen è la dominante”.
Nessun o si interessa della scuola di Copenaghen o di altre interpretazioni, perche siamo andati molto avanti nel frattempo.
PS: la materia oscura sappiamo già dove è, può essere mappata e viene fuori che guarda caso è intorno alle galassie come ci si aspetta da materia che interagisca gravitazionalmente.
Comunque sulla materia oscura mi riserbo il diritto di non sapere, visto che effettivamente ancora non sappiamo. Mi chiedo: se effettivamente nei prossimi anni venisse osservata la materia oscura, magari prodotta a LHC, saresti disposto a dire che la tua congettura è sbagliata?

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Pasquale Tufano
Pasquale Tufano th1-John Tostig:
<<la materia oscura sappiamo già dove è, può essere mappata e viene fuori che guarda caso è intorno alle galassie come ci si aspetta da materia che interagisca gravitazionalmente.>>
th-2-John Tostig:
<<Comunque sulla materia oscura mi riserbo il diritto di non sapere, visto che effettivamente ancora non sappiamo.>>
Non ci trovi nulla di strano in queste 2 _tue_ affermazioni?

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano sui sistemi inerziali ti ricordo una fatto acquisito alla fisica “un sistema è nel suo stato di quiete quando non è sottoposto a forze esterne” .. ergo non serve una fase comparativa, se non al proprio status.

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano che la scuola di Copenaghen sia una impostazione filosofica non lo dico io, ma coloro che hanno denominato quella linea di pensiero “scuola” .. né io tendo a demonizzarla .. ma solo ad esaminarne le tesi per verificarle se sia sostenibili alla luce della logica e del canone della scienza

Pasquale Tufano
Pasquale Tufano sul resto: cito <<Mi chiedo: se effettivamente nei prossimi anni venisse osservata la materia oscura, magari prodotta a LHC, saresti disposto a dire che la tua congettura è sbagliata?>>
RISPOSTA:
sì, se la materia oscura fosse localizzata nel nostro universo è lapalissiano che la mia tesi sarebbe sbagliata.

John Tostig

John Tostig cit: <sui sistemi inerziali ti ricordo una fatto acquisito alla fisica “un sistema è nel suo stato di quiete quando non è sottoposto a forze esterne” .. ergo non serve una fase comparativa, se non al proprio status.>

Da questa affermazione si evince però che quello che non ha capito la relatività generale sei tu, la tua affermazione implica un sistema di riferimento assoluto, perché implica una accelerazione assoluta e non relativa…
La “inerzialità” è un concetto relativo, le misure locali in un sistema di riferimento non sono in grado di stabilire la sua inerzialità o meno, perché una accelerazione può sempre essere confusa con la presenza di un campo gravitazionale: l’esempio dell’ascensore è evidente, finché non comunichi con un altro sistema di riferimento i tuoi esperimenti nell’ascensore che sta cadendo seguono tutte le leggi dei sistemi di riferimento inerziali.
Solo scoprendo che fuori c’è un campo gravitazionale, allora puoi stabilire che eri su un sistema non inerziale rispetto alla terra.

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano quindi è un problema di sensori e la misura comparativa avviene tra lo status di un sistema S(t0) e la sua evoluzione t > t0 in S(t) come spiega bene Laplace

John Tostig
John Tostig Non c’entrano i sensori: non esiste una misura locale che ti dica se sei accelerato o meno, e per via di questo non esiste un sistema di riferimente che sia in assoluto inerziale.
E’ da questo che viene il nome di relatività.
Poi con esperimenti non locali puoi svelare i trucchi, perché misuri le forze di marea e quindi puoi capire se sei accelerato (no forze mareali), o nella gravità di qualcosa (si forze mareali)

Pasquale Tufano
Pasquale Tufano Qui caschi male Emoticon smile una misura di accelerazione è possibile tramite sensori .. e dalla osservazione dello status precedente rispetto a sistemi inerziali esterni è possibile verificare se la accelerazione è dovuta a campi e di quale natura quindi sia ..
cito:
<<iSensor ADIS16405 di Analog Devices è un sistema inerziale completo comprendente un giroscopio a tre assi, un accelerometro e un magnetometro. Abbina la tecnologia miniaturizzata iMEMS al condizionamento del segnale per ottimizzare le prestazioni dinamiche. La tecnologia CMOS viene usata per ridurre le dimensioni e i costi del sensore così come il consumo energetico. Ogni sensore è caratterizzato in fabbrica per sensibilità, bias, allineamento e accelerazione lineare per far fronte al bias del giroscopio. Di conseguenza, ciascuno di essi dispone di una propria compensazione dinamica per le formule di correzione che garantiscono la precisione delle misurazioni da −40 a +85 °C. I magnetometri hanno una funzione di autocorrezione per fornire prestazioni di bias accurate a prescindere dalla temperatura. Far fronte alle variazioni di temperatura a cui sono sottoposti i sensori usati negli UAV è fondamentale per assicurare che i dati ricevuti siano accurati e utilizzabili. >>
fonte:
http://www.digikey.it/…/sensors-for-unmanned-avionics…

Questo articolo è dedicato alle sfide che si presentano nello sviluppo di sistemi di sensori per gli aeromobili a pilotaggio remoto (UAV, unmanned aerial vehicle, comunemente detti droni), ad esempio per il rilevamento di pressione, vibrazioni e posizione.
DIGIKEY.IT
John Tostig
John Tostig Ehm, forse non è chiaro il concetto di “locale” e di “accelerazione”.
Un qualsiasi sensore per le accelerazioni che sia di dimensione infinitesima non distingue fra accelerazione dovuta al riferimenti non inerziale, oppure campo gravitazionale.
Quello per l’avionica men che meno, anche senza leggerne i dettagli, il tuo equivoco è a monte della questione…
Ti spiego: il principio di relatività di Einstein dice che le leggi “locali” della fisica sono le stesse in ogni riferimento, basta tenere conto che dove un sistema vede una accelerazione, l’altro vede un campo gravitazionale con stessa intensità e direzione opposta.
Ora, in virtú di questo, non esiste in linea di principio nessun esperimento locale che possa stabilire se una certa accelerazione rispetto a un dato riferimento sia dovuta a una forza apparente oppure a un campo gravitazionale reale, di fatto quindi non esiste una definizione “assoluta” di forza apparente e non esiste il concetto di sistema di riferimento localmente inerziale in senso assoluto, perché ogni sistema di riferimento può essere considerato localmente inerziale.
In sostanza: Newton aveva il concetto di “stelle fisse” per stabilire un sistema assoluto rispetto a cui misurare le accelerazioni… Da Einstein in poi finalmente abbiamo capito come risolvere la questione del riferimento assoluto, e abbiamo capito che per la struttura stessa dello spazio/tempo, questo non esiste.
Spero di essere stato chiaro, mi è difficile spiegarlo in modo più semplice, e mi rendo conto che è un bel salto.
Certo che insinuare che tu “hai capito la relatività” e io “l’ho imparata a memoria” senza avere chiara l’intuizione fisica e filosofica che sta alla base di tutto non è una gran mossa…

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano John Tostig io non ho detto che tu hai imparato la teoria della relatività a memoria .. ho fatto un discorso più generale che diceva per coloro che non l’hanno imparata a memoria .. perché pensi che io ti imputi di ciò? Emoticon smile

Pasquale Tufano
Pasquale Tufano in merito alle misure: tu avevi detto:
<< non esiste una misura locale che ti dica se sei accelerato o meno, e per via di questo non esiste un sistema di riferimento che sia in assoluto inerziale.>>
ed invece ti ho mostrato che esistono.

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano la questione NON è quale sia la causa della accelerazione, ma se vi è una accelerazione, chi conosce la teoria della misura dovrebbe capire cosa stiamo dicendo.

Pasquale Tufano
Pasquale Tufano Sulle cause, poi, è chiaro che se sei in una black box (oppure se preferisci la metafora dell’ascensore) non sai da cosa sia originata la accelerazione, potrebbe essere persino una forza di origine elettromagnetica che attira parti metalliche della sonda .. ma per sapere l’origine della tipologia:
t1) devi sapere se vi è accelerazione oppure no
t2) poi, e solo poi ne indaghi la origine non più in modo locale ma in modo comparativo rispetto a fenomeni non solo locali.
cvd

Pasquale Tufano
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John Tostig
John Tostig Comunque intanto sembra che si comincino a avere indizi sul fatto che la Dark Matter interagisca anche non-gravitazionalmente, vedremo.
Tra due settimane seguirò delle lezioni a livello “Ph.D.” sulla Dark Matter, ti informo se diranno cose rilevanti alla discussione!Altro…

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano grazie della tua flessibilità mentale Emoticon smile disponibile ad esaminare anche ipotesi non ancora confermate e -però- verificabili .. magari quando sarà possibile farlo ..

John Tostig

John Tostig L’unico modo do andare avanti è costruire un pensiero verificabile o smentibile Emoticon smile

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano sì .. ciò è la ragione del linguaggio nelle sue varie forme .. ma le dinamiche dell’eureka! .. sono plurime .. qualche volta ne dobbiamo parlare Emoticon smile

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Le DINAMICHE dell’eureka! [studio] parte (1)

vedi il seguente link:

https://6viola.wordpress.com/2016/01/18/le-dinamiche-delleureka-studio/

-27. Le dinamiche dell’eureka!
(19.01.2016)

Le dinamiche dell’eureka! parte (2)

http://www.link2universe.net/…/nuova-scoperta-potrebbe-sfi…/ Come ha spiegato Koehler, risolvere questa questione potrebbe avere grandi implicazioni per i reattori nucleari.Gli scienziati si basano sulla teoria della matrice random per stimare la probabilità di fuga di neutroni nelle collisioni con i nuclei, e usano poi queste stime per determinare di quanto riparo e protezione ha bisogno un reattore nucleare.
Anche se di solito viene aggiunta comunque una protezione extra oltre a quella prevista,se più reattori nucleari saranno costruiti nel futuro, avere delle stime precise e accurate sarà molto importante per tenere alto lo standard di sicurezza.

Analizzando i dati provenienti da vari esperimenti portati avanti presso l’Oak Ridge Electron Linear…
LINK2UNIVERSE.NET
Commenti
Riccardo Viola

Riccardo Viola http://arxiv.org/abs/1204.0693 Almost since that time, the overwhelming consensus has been that data and theory agree very well. In fact, faith in this theory is so strong that in the past ∼30 years it has been extremely rare to find a paper in the literature in which new data have been used to test the theory. Instead, standard procedure has been to use the theory to correct new data for experimental deficiencies. In the intervening years, random matrix theory (RMT) [2] was developed and has placed the PTD on more formal footing, broadened the scope and predictions, and provided links between nuclear physics and many other fields, including quantum chaos. As a consequence, the impact of neutron resonance data has become much broader, as such data are routinely cited as some of the best proof of the veracity of RMT.

http://arxiv.org/abs/1204.0693 quasi da quel momento, il consenso è stato che i dati e teoria d’accordo molto bene. In realtà, la fede in questa teoria è così forte che in passato ∼ 30 anni è stato estremamente raro trovare un libro nella letteratura in cui nuovi dati sono stati usati per testare la teoria. Invece, la procedura standard è stato a usare la teoria per correggere i nuovi dati sperimentali per carenze. Negli anni a seguire, la teoria della matrice casuale (RMT) [2] è stato sviluppato e ha posto il ptd su un piano più formale, ampliato la portata e pronostici, e purché collegamenti tra fisica nucleare e molti altri settori, tra cui il caos quantistico. Di conseguenza, l’impatto di neutroni di risonanza dei dati è diventata molto più ampia, in quanto tali dati sono abitualmente citate come alcuni dei migliori prove della veridicità della rmt.Traduzione automatica
Pasquale Tufano

Pasquale Tufano l’articolo è molto interessante e la cosa rilevante non è tanto avere superato le questioni di soglia di Heisenberg che teorizzava che solo un sistema kaotico gestisse la fenomenogenesi sub atomica se si scendesse sotto una soglia limite, ma che il determinismo non ha un limite se non nella capacità di avere informazioni specifiche al posto di quelle statistiche.

John Tostig

John Tostig Pasquale, random non vuol dire sempre Heisenberg, esistono i moti collettivi in ogni contesto, anche in quantistica, salti alle conclusioni a cui vuoi saltare…

Pasquale Tufano
Scrivi una risposta…
Pasquale Tufano

Pasquale Tufano io teorizzo che come non vi è un limite all’infinitamente grande (John Tostig INVECE affermava che il nostro sistema è un sistema isolato, quindi ha un limite oltre il quale non vi è interazione grazie al suo essere “isolato”) .. così NON vi è un limite di risoluzione nell’infinitamente piccolo .. si potrebbe per questo secondo capitolo introdurre il concetto di “galassie del microcosmos, anziché una tabella del modello standard”

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano la razio su cui baso questo oltrepassare con l’eureka! .. la frontiera che si situa tra il noto e l’ignoto è il seguente: il concetto di infinito è legittimo solo nell’ipotesi che “il tutto” vi sia sempre stato e non sia limitato né nello spazio e né nel tempo ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano quindi l’universo, quello che osserviamo .. allora .. non ha una data di inizio .. e né la confezione ha una data di scadenza Emoticon smile

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano come possiamo avere conferma che il concetto di infinitezza sia legittimo? da quali leggi della fisica lo osserviamo?

Pasquale Tufano
Pasquale Tufano DOMANDA1:
Non è forse vero che un corpo è nel suo stato di quiete nella condizione che viaggi a velocità costante e non necessiti di energia per farlo ma solo di non avere forze esterne che gli diano perturbazione da quello che chiamiamo “stato di quiete” e quindi ordinario se non succedono novità?

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano certo, poiché _misuriamo_ che questo è vero sia nella teoria e sia nella misura sperimentale.

Pasquale Tufano
Pasquale Tufano Ma allora domandiamoci:
DOMANDA2:
se un corpo fosse a viaggiare a velocità costante e nessuno forza lo disturbasse .. per quando tempo questo potrebbe continuare?

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano la risposta è banale .. questo continuerebbe ad eterno .. cioé almeno da t0 a un tempo comunque grande .. quindi infinito .. e da ciò noi osserviamo (in estrapolazione -nella fisica- ) ..il concetto di infinito temporale ..

Pasquale Tufano
Pasquale Tufano DOMANDA3:
ma se un ente fosse causato da un altra collezione di enti quanto durerebbe questa regressione all’indietro nel tempo?

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Durerebbe fino a meno infinito .. e quindi la sola condizione che non sia illogica è che il tutto non necessiti di “creazione” semplicemente perché il tutto c’è sempre stato e il concetto di estensione de il tutto da meno infinito a più infinito come spazio e come tempo è un fatto perfettamente logico a meno di non volere abolire la logica e il principio di causa ed effetto Emoticon smile

Pasquale Tufano
Pasquale Tufano Noi -ordinariamente- nella fisica NON sapremmo questi concetti?
Ma allora perché la fisica dice “nulla si _crea_ e nulla si distrugge ma tutto si trasforma, se il sistema è isolato”?

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Quindi la fisica dice che ogni ente ed evento non compare dal nulla e né materia ed energia possono scomparire come al circo con il prestigiatore che fa scomparire il coniglio .. perché è valido solo il concetto di trasformazione .. e non quello di scomparsa nel nulla (se il sistema è isolato).

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Ci manca una ultima riflessione .. a coloro che non sono inzeppati di formule e pretendono che le formule ci dicano il vero prima ancora della comprensione del reale .. ossia si sia della scuola che prima intuisce il reale e poi prova a descriverlo anziché usare il culto della rappresentazione che le totemizza come vere perché “eleganti” ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Ci manca di riflettere quando è che un sistema si possa dire “isolato” e se ne esistono in natura, come osservabili ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano in natura non esistono sistemi perfettamente “isolati” poiché anche se un sistema si cerca di farlo isolato c’è sempre un po’ di trasferimento di materia e/o energia .. eccettuato un unico caso .. il caso dell’insieme che spesso in matematica è detto insieme omega, o anche “collezione di tutte le collezioni”..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Infatti solo nel caso della “collezione di tutte le collezioni” = <<il tutto>> .. osserviamo che all’esterno de “il tutto” non vi è che -> il vuoto ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Del resto non è forse vero che i fisici dicono (cito ancoraJohn Tostig) che “vi sono dimensioni extra” per cui emergerebbero dal “vuoto quantistico” enti? (spesso detti -tali enti- per esempio “particelle virtuali”)

John Tostig

John Tostig Nessun fisico dice che le particelle virtuali emergano da altre dimensioni.

Pasquale Tufano
Pasquale Tufano John Tostig cito:
<<Particelle virtuali e vuoto quantistico
Le particelle virtuali non esistano solo in corrispondenza di un`interazione tra particelle reali, ma riempiono l`intero spazio fisico. Infatti, il vuoto può essere visto come una transizione tra uno stato iniziale ed uno stato finale, i quali sono entrambi stati caratterizzati dall`assenza di particelle. Consideriamo il processo in figura 4. Una particella ed un`antiparticella vengono create in un punto e si annichilano in un altro punto. Questo viene chiamato un diagramma di Feynman del vuoto: nulla nello stato iniziale e nulla nello stato finale. Chiaramente un tale processo viola al suo interno la conservazione dell`energia, perché la massa della coppia viene creata dal nulla; rimane comunque un processo possibile, perché la coppia di particelle è virtuale, e può prendere temporaneamente in prestito l`energia necessaria ad esistere da una fluttuazione del vuoto, come dice il principio di indeterminazione.>>
fonte:
http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=8352

dove, E è l`energia della particella, p il suo momento e c la velocità della luce. Questa…
VIALATTEA.NET
Pasquale Tufano
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Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Quindi come possono esistere dimensioni extra se il solo nostro universo fosse isolato?

John Tostig
John Tostig Le dimensioni extra in stringhe sono compattificate e quasi inaccessibili, quindi non influenzano l’isotropia e omogeneità dell CMB che ti ho mostrato. Ovvio che a quel punto il VERO sistema isolato sarebbe l’universo con tutte le 10 dimensioni.
Riguardo al vuoto quantistico invece è vero che fa deviare lo spettro da quello di corpo nero in modo casuale, infatti si può fare una teoria perfettamente coerente e in accordo con le osservazioni secondo cui le minuscole inomogeneità presenti sulla CMB derivino da fluttuazioni quantistiche.
Quindi sistema isolato e meccanica quantistica ci spiegano molto bene il dato cosmologico più rilevante che abbiamo, in un contesto in cui comunque eventuali dimensioni cmpatte siano trascurabili, e lo sono al momento della ricombinazione per una banale analisi di energie in gioco….

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano il “mi piace” è riferito a <<Le dimensioni extra in stringhe sono compattificate e quasi inaccessibili>> “si spiegano molto bene” .. mi sembra un po’ eccessivo Emoticon smilehttp://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=8352

dove, E è l`energia della particella, p il suo momento e c la velocità della luce. Questa…
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Pasquale Tufano
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Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Evidentemente c’è un equivoco: si pensa .. da un concetto di “vuoto” in cui la parola vuoto perderebbe il suo significato -> <<di avere “una collezione ben formata indicata “vuoto”= “l’assenza di enti”>> .. ad un “vuoto” = “spazio non vuoto” .. perché alla parola vuoto associamo l’attributo “quantistico” tramite la stringa “vuoto quantistico” ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano si sta ammettendo -quindi- che la allusione introdotta con il termine quantistico genererebbe dimensioni extra, nonostante il nostro universo sarebbe isolato, e poiché non abbiamo capacità di misura ordinaria in tali dimensioni extra .. allora .. tali dimensioni extra sarebbero vuote ..senza aggiungere “vuote alla nostra misura ordinaria eccettuato i casi di emersione ad esempio di particelle virtuali”

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano insomma il kaos che cerca di sostituire la logica .. a meno di non andare a riprendere il filo del perché ogni cosa -con il nome che porta- ci parla di cosa fa e a cosa si riferisce ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano dico ai fisici di provare a mettere pace tra le loro idee .. vi sono o non vi sono dimensione extra? .. e allora .. non vi stracciate le vesti come se qualcuno bestemmiasse nel tempio .. se vi si dice che la congettura che “il nostro universo è isolato” è una congettura smentita dai fatti cvd.

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano una ulteriore obiezione che anche mi fece Mario Migliettiquando parlai qui su facebook per la prima volta della aporia di pensare che la velocità della luce fosse superabile, anche se in modo non ordinario, è che <<le mie ipotesi non siano scienza>>..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano gli risposti subito: “è vero .. non sono scienza .. perché per la scienza servono prove .. ma è <<ricerca scientifica>> .. perché le mie teorie sono scientifiche e lo sono perché possono essere verificate essere vere o smentite tramite il procedimento che io indico alla verifica e tale procedimento può essere ripetuto a prescindere da chi esegua la misura”

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Quindi tocco l’ultima questione del come si possa superare (in modo non ordinario) la velocità della luce che se fosse tentato applicando forze da un laboratorio solidale con il nostro universo vedrebbe fallire il tentativo.

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Cosa succede quando un aero supera la velocità del suono? .. che forse dopo la anomalia del boato il velivolo non aumenta la sua velocità oltre la misura del boato associato al superamento di quella frontiera?

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano quindi anzitutto per seguire il mio ragionamento fa separato il concetto di misura dal concetto di cosa succede nel reale .. superando la impostazione di Heisenberg come obsoleta che sia il modello a dire cosa fa il reale, ma invece che un modello racconta il reale, e quindi anche la misura, in modo deficitario di una quantità di informazione non perché siamo brutti e cattivi, ma perché i modelli vanno migliorati per andare a cercare di capire cosa fa il reale .. e spesso sulla frontiera che separa con anomalie il comportamento della materia/energia, i modelli vetusti potrebbero NON essere pre-dittivi, cioé non saprebbero dire _prima_ cosa succede dopo, ma non per la necessità di introdurre per forza modelli aleatori o statistici, ma per insufficiente capacità di descrizione ed in specie in prossimità delle anomalie che io chiamo normalmente “stati saturati” ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Ora il perché noi vediamo un aero che supera la “barriera del suono” è perché l’ente/evento che è implicato è nel range della nostra capacità di misura! .. ma non sempre gli enti/eventi sono nella capacità di misura ordinaria .. si pensi ad esempio al fatto che i raggi detti ultravioletti .. non sono ordinariamente visibili all’occhio umano .. e solo se si dispone di sensori in grado di “percepire” (misurare) quei fenomeni allora si ha contezza che quel fenomeno esiste sebbene non visibile alla vista ordinaria

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano sebbene un aereo vada molto veloce dopo che ha superato la barriere del suono noi fatichiamo a vederlo, ma siamo ancora in grado di vederlo ad occhio nudo.

Pasquale Tufano
Pasquale Tufano Bene, come un ente supererebbe la velocità della luce? io dico con un delta di accelerazione nella stessa modalità che se un aereo accelerasse aumenterebbe di velocità a partire da una velocità ordinaria.
Lo spiego in dettaglio di modo che tutti possano capire anche i bambini di 2 anni:
dicesi accelerazione la variazione di velocità in un intervallo di tempo associato.
In modo matematico si scrive “a” al posto di “accelerazione” e si scrive così la formula (per la accelerazione media tra due velocità date)
a= (v2-v1)/(t2-t1)Significa che se io andavo alla velocitàdi 300 km/h =v1

e aumento di velocità al valore

400 km/h =v2

ed eseguo ciò in un intervallo di tempo di 1 ora

avrò:

a= (100 km/h)/(1h)= 100 km/h^2

(oppure convertendo tutto in metri al secondo come velocità se voglio usare la convenzione ordinaria del sistema internazionale)

significherà dire che il velivolo aumenta di velocità (come valore medio nel range) come 100 km all’ora (e quindi in un ora è passato da 300 km/h a 400 km/h

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano naturalmente queste formule -oltre che come valori medi- potrebbero essere descritte da equazioni più complesse che si riferiscano non ai valori medi ma istantanei, ma per i nostri scopi per ora non ci serve una descrizione di maggiore dettaglio

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Quindi, concludendo, io teorizzo che normalmente un velivolo (anche nel vuoto interplanetario) può aumentare di velocità a partire dal suo stato di quiete, ossia a partire da uno status in cui viaggia a velocità costante.

Se lo fa di aumentare (diciamo una sonda) a velocità molto lontana dalla velocità della luce (si scrive v <<c) allora tale aumento “si vede” .. si misura ordinariamente .. come nel caso del superamento della barriera del suono per un aero ordinario ..

..se lo si fa in prossimità della velocità della luce succede una anomalia .. vedremo l’oggetto .. solo finché v < c .. non perché questo non succeda .. ma perché la capacità di misura nel nostro universo non supera quella di vedere qualunque ente se non fino alla velocità della luce cvd.

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano C’è un ulteriore nota, mi scuserete, per coloro che mi leggono, da fare:

Perché le equazioni di Lorentz dicono che la massa aumenta quanto più ad esempio i muoni si approssimano alla velocità della luce?

Non è stato verificato sperimentalmente?

RISPOSTA:
Sì, è vero, è stato verificato sperimentalmente, ma questo avviene per due cause fondamentali:

i) l’effetto “aumento di massa” è già stato interpretato ufficialmente da separare come distinzione tra la massa a riposo e la massa acquisita a causa dell’energia ceduta al muone per accelerarlo e quindi non è la massa del muone che è aumentata ma il corrispettivo energetico secondo e=mc^2 quando questo è applicato da un laboratorio.

ii) tale saturazione, anche solo energetica, non si vedrebbe alla misura della sonda, poiché man mano che si approssimasse alla velocità della luce “alla misura” vedremmo dai radar sempre più non un oggetto materiale, ma una massa che diminuisce fino a un ente privo di massa, analogamente al fatto che normalmente si vede -alla misura- la luce come priva di massa cvd.

Pasquale Tufano
Pasquale Tufano concludendo è stato quindi un nostro pregiudizio di potere indagare in modo omnipotente alla misura il reale ciò che finora ci ha impedito di vedere che normalmente una velocità aumenta sempre a partire dal suo stato di quiete quando si impone una accelerazione.. ma ciò è visibile solo fino agli stati saturati .. non perché il fenomeno non possa continuare .. ma perché -alla misura- si hanno delle diverse capacità di misura a secondo di cosa si indaga .. alcune misure non possono avere esisto positivo se non cambiando lo strumento di indagine .. e l’esempio dei raggi utravioletti invisibili ad occhio nudo dovrebbe essere evidente. Da cui non c’è nessuna stranezza nel modo di come si possa aumentare di velocità, poiché va fatto in modo ordinario.. il fatto straordinario è che la dimensione extra non è vuota perché noi non la riusciamo ad indagare e quindi diventa “vuoto quantistico” .. ma è piena se la indaghiamo e la riusciamo a misurare, ed è ancora piena anche se non la riusciamo a misurare, anche se a noi sembra vuota e quindi va studiato uno strumento di indagine, che io ho indicato nella modalità di pensare una sonda con sufficiente capacità di accelerare (*) grazie per esempio a motori al plasma.
http://www.tomshw.it/…/motori-al-plasma-la-nasa-stacca…
(*)
(come quantità di tempo, che io stimo circa un anno terrestre, viaggiando alla costante di accelerazione 9,8m/s^2 che è la normale accelerazione di gravità che non danneggia il corpo umano)

Riccardo Viola
Riccardo Viola Conclusions http://tid.uio.no/workshop2011/talks/t_Koehler.pdf
Porter-Thomas distribution (RMT for the GOE) shown to be incorrect in several cases. • Most famous “proof” of RMT for the GOE (the NDE) is fatally flawed.
New resonance parameters should be used to test theory instead of using theory to correct data.
This work was supported by the U.S. DOE Office of Nuclear Physics
Impact On Applications – Self shielding correction for reactors
— The description of the results is compatible with the Alpha Module Model of nuclear structure:
By looking at the strength of the resonances, rather than just their spacing, the group rejects the applicability of random matrix theory with a 99.997% probability. Instead, the nucleons seem to move in a coordinated fashion. “There’s no viable model of nuclear structure that could explain this,” says KoehlerThe description of the results is compatible with the Alpha Module Model of nuclear structure
Because of the complexity of the four modes of rotation each nucleon is effectively smeared throughout a spherical shell. So, although the static structure of a nuclear shell is that of a ring, its dynamic structure is that of a spherical shell
An Alpha Module Model for Nuclei
The alpha particle model of nuclei is the notion that the neutrons and protons in a nucleus, whenever possible, are arranged in alpha particles. This model has been around since the 1930’s, never verified but never entirely discreditedhttp://www.sjsu.edu/faculty/watkins/alphamodule.htmhttp://www.sjsu.edu/faculty/watkins/newpages.htm
http://www.sjsu.edu/faculty/watkins/nucleus.htmVisualizza traduzione

John Tostig
John Tostig Concludo anche io, da sempre lo studio della fisica nucleare separa i modelli collettivi da quelli di singola particella. I moti collettivi sono per esempio quelli rotazionali e vibrazionali, quelli di singola particella hanno a che vedere con le collisioni tra i nucleoni e lo scambio di pioni.
Hanno trovato, detto in modo molto ingenuo, che la parte collettiva è molto importante in certi nuclei, a differenza da quanto pensato secondo alcuni modelli nucleari oggi usati.
Questo non ha a che vedere di per se con determinismo o principio di Heisenberg, le deduzioni che ne hai tratto non sono affatto giustificate.
Anche se io muovo una penna questa va con tutti suoi protoni in una certa direzione e ruoterà attorno al centro di massa, cosi queste particelle esibiscono un moto collettivo. Non significa che non siano soggetti all’indeterminazione di Heisenberg.

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano John Tostig ..infatti nessuno obbliga Heisenberg a essere un amante della logica e alla tipologia di determinismo che accetta il principio di causa ed effetto sapendo che i modelli -comunque- introducono un errore che però non è congenito e fissato in una soglia data una volta per tutte .. ma dipendente dalle condizioni al contorno direbbe Cauchy Emoticon smile

@@@

-28. indagine sull’estremo superiore e l’estremo inferiore della teoria della relatività
(21.01.2016)

spiego i limiti della relatività di Einstein sia sulla formulazione ristretta che generale:
Le ipotesi di fondazione come si vede nell’articolo seguente scritto da Einstein (ed in particolare la espressione indicata con (1) a pag. 6) sono la applicabilità del calcolo differenziale sotto le ipotesi che il reale sia nel continuum, e quindi la formulazione del calcolo infinitesimale con la impostazione di Leibniz e non di Newton, che ottiene una formulazione utilizzando le differenze finite.
Anche se Einstein avesse utilizzato il calcolo alle differenze finite (studiate oggi nella elaborazione numerica ) si sarebbe dovuto fermare alla soglia di Heisenberg poiché le proprietà della materia alla soglia di Heisenberg non sono più omogenee, ma con andamento preferenziale a una particolare quantizzazione: ad esempio in un atomo di idrogeno le orbite di un elettrone (come probabilità di avere un certo raggio) non sono indifferenti e qualunque, ma quantizzate su particolari orbite che gli impediscono di cadere velocemente sul nucleo dell’atomo e quindi raccontano una nuova tipologia dell’organizzazione del reale che non è semplicemente la forza di gravità. Grazie dell’attenzione ..

ROMA1.INFN.IT
Commenti
Pasquale Tufano

Pasquale Tufano c’è da aggiungere qualcosa sulla eventuale “superiorità” che avrebbe la Meccanica Quantistica (MQ) nel sapere descrivere ciò che non può fare la teoria di Einstein che quindi non avrebbe capacità descrittiva sull’universo sub atomico ..

Pasquale Tufano
Pasquale Tufano La MQ deduce il valore della h principalmente dalla conferma sperimentale, poiché è la organizzazione della materia sub atomica che fissa le orbite degli elettroni.
Per spiegare la distribuzione spettrale dell’irraggiamento del corpo nero fu necessario che Planck ammettesse la interazione del campo elettromagnetico all’interno di una cavità con una tipologia descrittiva del tipo “oscillatori armonici” .. come proprietà di stabilità della materia costituente quel modello, quindi capaci di assorbire che fosse irradiata nel continuum ma che fosse ceduta energia “soltanto in forma quantizzata” la cui espressione egli postulò nella formula seguente:
E(n)= nhf
dove
n= un numero intero
h=costante
f=frequenza associata alla emessione radiativa
Plank aveva introdotto l’ipotesi quantistica in modo tale che i soli oscillatori armonici fossero quantizzati, ma poco dopo Einstein propose che anche il campo di radiazione potesse essere quantizzato e con tale assunzione, molte delle proprietà dell’effetto fotoelettrico poterono essere spiegate rendendo estremamente fondata la ipotesi quantistica, che quindi rimane una descrizione fenomenica e non eziodinamica.

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Capire bene la differenza tra fenomenologia e eziodinamica è fondamentale.

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano La MQ non formula ipotesi sulle cause del perché osserva (statisticamente) ciò che osserva, se non utilizzare la teoria degli oscillatori armonici come modello approssimativo della periodicità che misura. Si limita a dire che le orbite e i valori di misura sono alcuni “autostati” del sistema e non perché il sistema ha proprio quegli autostati, ossia quei punti di equilibrio dinamico.

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano è una impostazione molto onesta la fenomenologia nella scienza, ma non accede alla eziodinamica: ad esempio Newton teorizzava che le forze gravitazionali avessero come causa le masse stesse e la distanza a cui erano collocate le masse tra loro .. ma a ciò non giunge l’impostazione della scuola di Copenaghen che da molti anni insiste che la natura sarebbe intrinsecamente aleatoria .. quindi dotata di leggi descrivibili se non con modelli statistici o aleatori o al più stocastici ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano laddove si può dire stocastico un processo che ha una probabilità di dipendere almeno in parte dalla memoria pregressa immagazzinata dal sistema, detta probabilità condizionata dalla catena monodimensionale o pluridimensionale degli status precedenti.

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Non sto dicendo che oggi la teoria di Newton sia migliore della MQ Emoticon smile

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano sto dicendo che Newton approssima molto bene i processi che si svolgono molto sotto la velocità della luce .. e quindi Einstein trova la sua giustificazione di esistere in un intervallo di valori che NON include la MQ e si ferma al limite superiore della velocità della luce (sia detta c)

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Ho speso un po’ della Vs attenzione sul limite inferiore della estensione della teoria di Einstein e quindi dedicherei un poco di tempo all’esame del limite superiore ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Einstein supera Newton poiché nella teoria di Newton non vi è alcun riferimento alle deformazioni che si osservano dal punto di vista fenomenico alla frontiera di un altro “strano fenomeno” la prossimità del muoversi –per un ente o collezioni di enti– appunto in prossimità alla velocità della luce ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Einstein veniva da un premio nobel conferitogli proprio dalla sua capacità di dire cose eccezionali sulla natura della luce .. che egli notava avesse non semplicemente capacità radiative associabili alla descrizione di una onda di energia nel continuum, ma strane proprietà quantiche specie nell’assorbimento e riemissione della luce .. tanto da introdurre il concetto di “fotone” ossia “particella di energia” .. e secondo De Broglie .. persino di potere teorizzare una natura “corpuscolare” anche per la luce introducendo così il carattere duale (onda/particella) per enti a livello sub atomico

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano brevemente accenno a una questione ancora non risolta a livello ufficiale: a volte la luce (in alcuni esperimenti) si comporterebbe come se fosse una particella con confini netti, e altre volte (in altri esperimenti) si comporterebbe come se fosse una distribuzione di energia nel continuum e quindi senza confini netti ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano ora dico che la cosa è irrisolta a livello ufficiale- poiché io ho una soluzione a questa apparente natura duale Emoticon smile

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano la soluzione è semplice e verificabile se sia fondata: la luce e la materia non sono né corpuscolari e né nel continuum

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano proprio perché sono organizzate in metodo _diverso_ a volte sembrano di un tipo 1 e a volte di un tipo 2 ma sono le condizioni del contesto che ne mostrano propendere verso una tipologia singola mentre la vera tipologia è solo approssimata sia nella spiegazione corpuscolare e sia nella spiegazione ondualtoria

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano il reale avrebbe quindi -secondo la mia teoria (teoria semiquantica o se preferite metaquantica della materia energia)- una modalità terza ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano la riassumo brevissimamente: la luce -ad esempio- è approssimabile con la descrizione fotonica, ma i fotoni non sono on/off tra un fotone e quello adiacente, bensì hanno stati di transizione tra il fotone chiamiamolo f1 e il fotone adiacente, chiamiamolo f2 ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Ciò comporta che se trascuriamo la transizione due fotoni adicenti ci possono sembrare o perfettemnte quantizzati, oppure –se invece trascuriamo la concentrazione di energia fotonica– possiamo pensare il raggio di luce monocromatica semplicemente in un continuum senza stati on/off

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Accenno al fatto che l’indagine degli stati di transizione porta al superamento del premio nobel di Heisenberg ..come teoria obsoleta ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano infatti Heisenberg teorizza che la materia abbia una distribuzione esattamente sui livelli di quantizzazione di Planck e quindi in ipotesi che quella sia la vera descrizione del sistema in esame (il sistema sub atomico, intendo) arriva a dire che esistendo quei quanti, e non quanti ipoteticamente inferiori (sia per la materia e sia per l’energia) allora ne seguirebbe che esiste una soglia di risoluzione max (la soglia di Heisenberg).. tale risultato è confermato dalla teoria dei segnali quando si quantizza un segnale .. ma solo nella ipotesi che non esista una sotto-quantizzazione a quella data .. nella teoria dei segnali si trova anche una equazione matematica che lega la potenza di errore di quantizzazione alla rappresentazione sotto una data quantizzazione (che nella teoria dei segnali è detta digitalizzata per allusione alla rappresentazione digit, numeri, poiché in latino la parola digit significa dito, e con le dita anticamente si contavano i numeri).

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano ma casca l’asino .. ossia la formulazione di Heisenberg .. se esistessero “stati di transizione tra i quanti” .. perché tali stati di transizione avrebbero una quantizzazione inferiore a quella teorizzata da Heisenberg Emoticon smile

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano .. ma ritornando ora ad Einstein e al concetto di limite superiore alla applicabilità della teoria della relatività .. si può capire che per i macro sistemi -appunto nel macro cosmos- è una approssimazione accettabile senza errori rilevabili dire che si possa pensare il reale descrivibile nel continuum purché non si pretenda di applicare la teoria della relatività su scala sub atomica laddove gli equilibri preferenziali non sono distribuiti in modo omogeneo e quindi siano da introdurre ipotesi di quantizzazione..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano e ora fermiamoci un attimo al perché il limite superiore introduce un altra anomalia che Newton non vede e Einstein riesce a descrivere bene finché v < c

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Newton non teorizza che vi possano essere vincoli alla velocità e quindi non è in grado di vedere le deformazioni della materia ed energia quando la materia/energia si approssima a c

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano tali deformazioni esistono? .. sì che esistono .. in un laboratorio di fisica si può vedere che il tempo di vita media della particelle sub atomiche aumenta se si aumenta la velocità e in modo conforme alle trasformate di Lorentz

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano questo è un fatto notevole e stupefacente .. nella nostra esperienza quotidiana una persona che viaggia più veloce di un’altra non invecchia di meno Emoticon smile

Pasquale Tufano
Pasquale Tufano ma vi riporto l’ordine di grandezza di come questo sia stato misurato in un caso specifico:
la vita media dei muoni aumenta di 15 volte, (T=15T’), se viaggiano a v=0,998c, e a tale velocità si possono portare grazie alla applicazione di forze da un laboratorio. Maggiori info al testo seguente: Lezioni di Fisica di Daniele Sette Volume I (Veschi) pag. 223

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Da questo fatto ne seguì (dopo che la teoria della relatività fu presentata nella sua prima forma e se ne ebbero le prime evidenze sperimentali) un secondo fatto stupefacente: la creazione di un nuovo tipo -di idea iconica- che divenne stabile nella nostra sensibilità archetipica:

<<l’archetipo che la velocità della luce NON sia superabile!>>

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano VICEVERSA: non esiste MAI una perfezione di descrizione con una limitata quantità di informazioni, poiché -appunto- la quantità è limitataEmoticon smile

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano la teoria di potere avere una teoria definitiva, quindi assoluta, è tipica di chi rinuncia ad investigare la verità come stato permanente di umiltà cognitiva ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano se infatti non si rinunciasse a conoscere ci si accorgerebbe che più acqua della conoscenza estraiamo dal reale e più altra acqua vi è ancora ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano se ne dedurrebbe -se si esaminassero questi fatti- che il reale non possiede una collezione di info al finito- ma contiene una quantità di info NON numerabile come direbbe Cantor Emoticon smile (e Cantor ebbe dei gravi problemi di stabilità mentale per la pretesa di numerare gli insiemi infiniti)

Pasquale Tufano
Pasquale Tufano dunque .. se partiamo -allora- dall’assunto metodologico che il reale sia solo descrivibile per approssimazioni successive .. ne segue che è un grande goal quello della teoria della relatività essere stata capace di descrivere la deformazione della percezione (o se volete misura) tra due sistemi inerziali, poiché su ciò oggi sappiamo molte cose che non avremmo mai potuto sapere con la idea della indifferenza al limite superiore della velocità per come affrontava questa materia Newton: ma riassumendo abbiamo trovato -anche noi- due limiti di applicabilità al continuum
1) il primo un limite inferiore, dato dall’universo sub atomico
2) il limite superiore, dato dalla possibilità di muoversi alla velocità della luce se la misura venga eseguita tra due sistemi inerziali in modo comparativo.

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano E quindi le persone più attente a quello che eventualmente leggono di quello che sto scrivendo avranno notato che confermo Einstein, ma NON in modo assoluto, perché è sempre errato estrapolare da un contesto limitato che quindi ha i suoi limiti di applicabilità una teoria trans-universi (ovvero fuori del range, dell’intervallo di applicazione), perché appunto come concludeva John Tostig il nostro universo sarebbe un universo isolato perché la velocità della luce non sarebbe superabile.

Pasquale Tufano
Pasquale Tufano da ciò la mia lunga disamina che mostra (in dettaglio) di come questo (la dinamica “trans-universi”) potrebbe avvenire al link seguente:
https://www.facebook.com/groups/1210296982321058/permalink/1231988366818586/

Alberto Oliva

Alberto Oliva Ora mi ricordo perché mi avevi bannato

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Alberto Oliva .. forse saprai che Shannon spiega il perché la max informazione si ottiene proprio dalle sorgenti che si discostano dal “valore atteso” .. prova ad esaminare ciò che non sia il tuo “valore atteso” e forse non perderesti la maggior parte delle info che potresti elaborare .. ma non è un obbligo .. ed eventualmente fossi disilluso .. nessuno ti obbliga a scrivere sulla pagina attuale .. grazie comunque del tuo punto di vista .. e sarà ancora meglio .. se comincerete a stare ad affermazioni documentabili tramite il metodo scientifico .. senza attaccare gli autori .. perché quello si può fare al bar .. e non tra persone di scienza ..

Pasquale Tufano
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Nicola Tomassetti

Nicola Tomassetti Con tutto il rispetto, Tufano, ma hai scritto così tante scemenze che non saprei da dove cominciare per risponderti. Cerca di fare post più sintetici e di possibilmente di scrivere una scemenza alla volta, che tutti questi tuoi commenti non fanno che generare confusione.

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Pasquale Tufano

Pasquale Tufano diciamo che rispetto il tuo punto di vista .. in attesa che tu porti _prove_ su ciò che smentirebbe anche una sola delle tesi da me poste ..

Nicola Tomassetti

Nicola Tomassetti non è una questione di punti di vista da rispettare. nemmeno si capisce quali siano le tue “tesi” e quali le ipotesi, quale sia la fisica che accetti e quale sarebbe il tuo ipotetico contributo oltre lo stato dell’arte, metti insieme un sacco di concetti in un unico minestrone e fai una grande confusione, usi una terminologia ignota alla comunità scientifica, dovresti lavorare un minimo sulla chiarezza espositiva altrimenti è difficile seguire i tuoi flussi di coscienza

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Nicola Tomassetti ti ringrazio -però- del tuo tentativo di dialogo Emoticon smile

 

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano aggiungo .. che se qualcuno volesse farmi delle domande specifiche .. su quello che dico (o su altro) .. io proverò a meglio esplicitare .. perché è vero che io non uso un linguaggio ordinario .. e quello è un segnale (che giustamente notavi) che il mio percorso non è stato ordinario ..

Nicola Tomassetti

Nicola Tomassetti se non usi un linguaggio condiviso con i tuoi interlocutori, la comunicazione è impossibile

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Nicola Tomassetti non è impossibile, ma è difficile visto che stiamo comunicando e come dimostra Shannon una parte delle info va sempre persa o per la codificazione della sorgente, o per la decodificazione della stazione ricevente, o per problemi del canale di comunicazione cvd.

John Tostig
John Tostig Pasquale con le parole chiunque può dire tutto, vorremmo dei numerini da paragonare a dei dati osservativi, presenti o futuri.
I discorsi “in linea di principio” li sbagli puntualmente, accetti e rifiuti teorie che non padroneggi nelle loro implicazioni base….non ci resta che vedere se almeno le tue idee producono risultati decenti alla prova dei fatti….

Pasquale Tufano
Pasquale Tufano John Tostig la scienza(*) ha un metodo per discernere come verificare se una tesi sia vera o sia falsa: deve verificare se è falsificabile.
Ad esempio io posso dire che
Th:
<<si può superare la velocità della luce non agendo da un laboratorio, ma applicando l’aumento di velocità dal veicolo stesso, che ho chiamato sonda>>.
Se qualcuno può inviare una sonda e mostrare che raggiunge la velocità della luce, ma non la supera, allora la mia tesi è falsa, perché si può verificare che è falsa, quindi è falsificabile (si legga il metodo di Popper/Einstein sulla teoria di quando una tesi sia interna alla scienza).
(*)
(scienza deriva infatti il suo nome da “scire”)

Nicola Tomassetti

Nicola Tomassetti La tua tesi infatti è falsa, perché le sonde non raggiungono la velocità della luce e la relatività ristretta è testata in praticamente ogni suo aspetto. Comunque ti invito a usare la terminologia appropriata. Per esempio i fisici non parlano di “aumento di velocità”, ma di accelerazione.

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Nicola Tomassetti tu riesci a dare accelerazione da una sonda per quanto tempo?

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano quindi la accelerazione non sarebbe un aumento di velocità?

Nicola Tomassetti

Nicola Tomassetti E’ una variazione di velocità, un concetto differenziale. Può essere un aumento, se positiva.

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano nel caso diminuisca tu non la chiami decelerazione?

Nicola Tomassetti

Nicola Tomassetti Il parametro fisico è sempre lo stesso, l’accelerazione, ed in questo caso ha segno negativo. Guarda Tufa’ che questa è fisica di base, eh…

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano quindi tu conosci solo grandezze in modulo?

Nicola Tomassetti

Nicola Tomassetti Ma che minchia stai addì?

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano dici che calcoli la differenza ..

Nicola Tomassetti

Nicola Tomassetti Colloquialmente puoi anche chiamarla “decelerazione”, ma di fatto hai a che fare con una osservabile che può avere un segno

Nicola Tomassetti

Nicola Tomassetti Ma quale differenza?

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano vedi .. ci abbiamo messo un po’ .. ma ci siamo capiti Emoticon smile

Nicola Tomassetti

Nicola Tomassetti Ma quale differenza? Lo sai o no cosa significa “differenziale”?

Pasquale Tufano
Pasquale Tufano Nicola Tomassetti cito:
<<E’ una variazione di velocità, un
vvvvvvvvvvvvvvvvvvv
concetto differenziale.
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

Può essere un aumento, se positiva.>>

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano e quindi se consideri solo quella positiva esamini solo il modulo cvd.

Nicola Tomassetti

Nicola Tomassetti Certo. E ti ho invitato a usare la terminologia appropriata: *accelerazione*

Nicola Tomassetti

Nicola Tomassetti E’ nel tuo interesse usare la terminologia che usano i fisici. Altrimenti si capisce subito che di fisica non ne sai nulla.

 

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano se tu scrivi una legenda, in ambito scientifico, sei solo obbligato a spiegare cosa intendi .. ti sia noto ..

Nicola Tomassetti

Nicola Tomassetti Uno che parla di “aumento di velocità” e non di accelerazione di solito è uno che non conosce la fisica di base. O fa di tutto per farci credere così

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano altrimenti è come ripetere poesie imparate a memoria .. una coazione a ripetere che fa perdere di lucidità .. e stiamo invece esplorando oltre la frontiera della conoscenza ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano una macchina -ad esempio- è solo capace di ripetere quello su cui è programmata .. ma non è capace dell’eureka!

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano insomma .. serve “flessibilità mentale” .. altrimenti si è dei buoni tecnici .. ma non dei ricercatori che sappiano quale è il metodo della ricerca scientifica ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Ti cito: <<E’ nel tuo interesse usare la terminologia che usano i fisici. Altrimenti si capisce subito che di fisica non ne sai nulla.>>

Nicola Tomassetti

Nicola Tomassetti non centra un cazzo ripetere a memoria. la comunicazione richiede l’utilizzo di un linguaggio condiviso

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano A me non interessa essere classificato in una collezione detta “fisici” in cui si entrerebbe perché si è in grado di ripetere una liturgia Emoticon smile

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano è l’esatto contrario .. la coazione ad allinearsi toglie “flessibilità mentale”

Pasquale Tufano

Pasquale Tufanoe non basta mettersi nello spazio complementare della bastian contrarieria .. ma necessita dare significato alle parole che si usano ..

-29. cosmologia: la velocità delle galassie?
(6.2.2016)

Commenti
Pasquale Tufano
Pasquale TufanoUniverso in accelerazione
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
L’espressione universo in accelerazione descrive l’osservazione che l’universo è in una fase di espansione accelerata, ovvero che la velocità con cui si espande sta aumentando.
Questo sorprendente risultato è stato ottenuto nel 1998 da Saul Perlmutter, Brian P. Schmidt e Adam Riess sulla base di osservazioni di supernove di tipo Ia in galassie lontane[1][2]. Per tali studi ai tre scienziati è stato assegnato il premio Nobel per la fisica nel 2011.
(continua)
https://it.wikipedia.org/wiki/Universo_in_accelerazione

L’espressione universo in accelerazione descrive l’osservazione che l’universo è in una fase di espansione accelerata, ovvero che la velocità con cui si espande sta aumentando.
IT.WIKIPEDIA.ORG
Pasquale Tufano
Pasquale TufanoNell’universo osservabile sono presenti probabilmente più di 100 miliardi di galassie;[7] gran parte di esse ha un diametro compreso fra 1000 e 100.000 parsec[4] e sono di solito separate da distanze dell’ordine di milioni di parsec (megaparsec, Mpc).[8] Lo spazio intergalattico è parzialmente colmato da un tenue gas, la cui densità è inferiore ad un atomo al metro cubo.
fonte:
https://it.wikipedia.org/wiki/Galassia

Una galassia è un grande insieme di stelle, sistemi, ammassi ed associazioni stellari, gas e polveri (che…
IT.WIKIPEDIA.ORG
Pasquale Tufano
Pasquale Tufano

cit:
<<Nella maggior parte dei casi le galassie sono disposte nell’Universo organizzate secondo precise gerarchie associative, dalle più piccole associazioni, formate da alcune galassie, agli ammassi, che possono essere formati anche da migliaia di galassie. Tali strutture, a loro volta, si associano nei più imponenti superammassi galattici. Queste grandi strutture sono di solito disposte all’interno di enormi correnti (come la cosiddetta Grande Muraglia) e filamenti, che circondano immensi vuoti dell’Universo.[9]
Sebbene non sia ancora del tutto ben chiaro,

VVVVVVVVV
la materia oscura sembra costituire circa il 90% della massa di gran parte delle galassie a spirale,
^^^^^^^^^^^^^

VVVVVVVVVV
mentre per le galassie ellittiche si ritiene che questa percentuale sia minore, variando fra lo 0 e circa il 50%[10].>>
^^^^^^^^^^^^^^
(stessa fonte del link recedente)

COMMENTO:
Nota Bene:
si sta ipotizzando che la materia/energia oscura non sia omogenea su scala locale.

Pasquale Tufano
Pasquale Tufanohttps://en.wikipedia.org/wiki/Redshift

In physics, redshift happens when light or other electromagnetic radiation from an object is increased…
EN.WIKIPEDIA.ORG
Pasquale Tufano
Pasquale Tufanoin pratica ho reinventato una formula che già esisteva Emoticon smile
lambda/lambda’=1/[rad(1-v^2/c^2)]=z+1 al link precedente!
(vedi Redshift formulae)
vedi z=[L(obsv)-L(emit)]/L(emit)=(Lo-Le)/Le=Lo/Le-1
da cui
z+1=Lo/Le=1/[rad(1-v^2/c^2)]
Pasquale Tufano
Pasquale Tufanoesattamente nel grafico seguente già il 29 gennaio 2016 qui su “galassia”

foto di Pasquale Tufano.