Premio_Eureka!_2014_(solution)

Premio_Eureka!_2014

Il Blog https://6viola.wordpress.com/ , istituisce un premio in denaro di 200,00€ (duecento euro), denominato Premio_Eureka!_2014, al ricercatore che dimostrerà:

(1)<<_quando_ la BCE immette moneta ex novo, nel circuito monetario nella sua funzione di Istituto di emissione (le circostanze che attivano la procedura)>>,

(2)<<_chi_ è il proprietario della nuova moneta emessa al momento della creazione della nuova massa monetaria>>,

(3)<<_come_ sia possibile verificare che il quantitativo emesso sia quello dichiarato ufficialmente dall’emittente, indicando eventuali organi deputati a ciò, specificando “chi controlla il controllore”, o quale architettura sia quella utilizzata nella verifica della correttezza della emissione>>.

Il fondatore del Premio_Eureka!_2014, ing. Lino Tufano, laureato in ingegneria nel settore della teoria dei modelli matematici, è già a conoscenza della nozione richiesta come tema della ricerca, ma intende farsi promotore di una opera di divulgazione e premio al miglior lavoro di ricerca su questo tema.

Onde fissare un protocollo di assegnazione del Premio_Eureka!_2014, l’ing. Lino Tufano valuterà quale sarà il lavoro di ricerca pervenuto che più si avvicinerà alla soluzione e assegnerà il premio, a suo insindacabile giudizio, costruendo però un data base in cui sarà possibile la lettura di tutti i files pervenuti al Blog 6 viola. I documenti (file in formato pdf) dovranno pervenire entro la data della ore 24 del 26 maggio 2014, e la premiazione avverrà con la pubblicazione dei lavori pervenuti -il giorno 1 giugno 2014- e l’accredito sul cc del vincitore al relativo IBAN.

Al presente concorso, aperto dalla data di pubblicazione del presente bando di partecipazione, possono partecipare sia Persone singole che Associazioni, senza alcun costo di partecipazione, purché con un documento scritto (formato pdf) da inviare alla casella di posta partitoviola@yahoo.it, il link dove saranno esposti i documenti (per consultazione) e anche il vincitore del premio (dalla data del 1 giugno 2014) è il seguente: https://6viola.wordpress.com/eureka-2014

In fondo a ciascun documento con cui concorrere al Premio_Eureka!_2014 dovrà essere indicato il numero IBAN e il Nome Cognome del beneficiario (onde potere eseguire l’accredito) a cui versare il premio in denaro di duecento euro. Il vincitore sarà pubblicato, il 1 giugno 2014, sul blog www.6viola.wordpress.com. Qualora il vincitore rinunciasse al premio, o non voglia fornire le coordinate bancarie per eseguire il versamento, il premio sarà assegnato al secondo in graduatoria, o a quello successivo in caso di ulteriore rinuncia, o di dati incompleti.

Il garante del versamento è l’Ing. Lino Tufano

P.S.
L’iniziativa è al solo scopo di divulgazione scientifica, e culturale, e si ringraziano coloro che con la loro partecipazione consentiranno una opera di maggiore informazione sui temi trattati, poiché solo la verità ci può fare liberi.

more info:

Costituzione Italiana Art. 33.

L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento.

La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.

Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.

La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.

È prescritto un esame di Stato per l’ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l’abilitazione all’esercizio professionale.

Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.

P.P.S.
Chi volesse partecipare al “Comitato Scientifico” che esaminerà i lavori può scriverci alla casella di posta sopra indicata o sul Blog 6 viola. Le adesioni al “Comitato Scientifico” saranno pubblicizzate come Persone singole o Associazioni. Nel caso si formasse il “Comitato Scientifico” sarà istituito anche un altro premio autonomo assegnato dal “Comitato Scientifico”. Rimane comunque in essere il Premio_Eureka!_2014.

 

AGGIORNAMENTO 25 marzo 2014, ore 10:55

 

  • il bando è di domenica 23 marzo 2014
  • ad ora, 25 marzo ore 10:55, ha avuto 97 visite
  • precisazione n.1: gli articoli inviati alla casella partitoviola@yahoo.it non saranno pubblicati subito (non pubblicati quindi al momento che arrivano alla casella di posta, ma solo dalla data di assegnazione del premio il 1 giungo 2014), al fine che gli altri partecipanti possano -ciascuno- svolgere un lavoro autonomo.
  • precisazione n.2: tutti gli articoli inviati -dunque- saranno visibili dalla data del 1 giugno 2014, in ordine di graduatoria dal vincitore a quelli che hanno ottenuto un punteggio minore, ciascuno corredato da una valutazione del perché ha avuto un punteggio assegnato.
  • precisazione n.3: i nominativi di coloro che stanno concorrendo -qualora arrivino articoli che ancora non sono pervenuti- saranno invece presentanti da subito, indicando solo il nome e cognome di chi ha inviato l’articolo, e la data di invio.
  • precisazione n.4: il fatto di inviare l’articolo il prima possibile, se da un lato riduce il tempo di elaborazione e di ricerca delle fonti, però consentirà di ottenere un punteggio maggiore poiché rafforza l’idea che il lavoro non è un copia ed incolla, ma frutto di una elaborazione e di una riflessione personale.
  • precisazione n.5: si possono citare nell’articolo delle fonti di riferimento che rinforzano le motivazioni per chi si risponde -nell’articolo- in un certo modo alle domande oggetto del concorso.
  • precisazione n.6: è gradita la brevità di esposizione ed il rinvio di una espansione degli studi di riferimento a fonti esterno all’articolo di partecipazione al concorso Premio_Eureka!_2014.
  • precisazione n.7: evidentemente se scrivesse anche una sola persona, (come risulterà da subito dagli aggiornamenti seguenti, che riporteranno solo il nome e cognome del partecipante e la data di invio del documento in formato pdf, ma non il relativo contenuto, che sarà mostrato dal 1 giungo 2014), il premio andrà all’unico partecipante! quindi un invito a non diffidare del concorso e a verificare che l’invio è registrato da subito nel nome dei partecipanti, senza attendere la data di scadenza già sopra specificata (ore 24, del 26 maggio 2014, onde dare tempo alla lettura dei documenti arrivati sul limite di scadenza alla partecipazione).
  • precisazione n.8: seguite sulla pagina attuale di riferimento eventuali altri aggiornamenti della situazione, grazie a tutti coloro che parteciperanno e ancora di più a chi farà opera di divulgazione di dati scientifici alla popolazione in materia economia e finanziaria, non ultimo il tema monetario di come dovrebbe essere una moneta solidale a favore tutti. (Mentre il concorso attuale è a scopo di indagine su come -viceversa- è organizzata la moneta denominata euro).

 

AGGIORNAMENTO 27 maggio 2014, ore 14:21
dal 23 marzo 2014 (data inizio):

documenti finora pervenuti (ore 14:21 del 27 maggio 2014) = 0 (zero)

ne segue che nessuno ha voluto/potuto partecipare a questo “Premio_Eureka!_2014”.

Il premio quindi non sarà assegnato. Ciò nonostante invito a leggere l’aggiornamento del 27 maggio 2014 che segue perché saranno offerte gratuitamente le risposte a quanto era oggetto del presente premio.

post-post-post-scriptum:
ma possibile che in Italia non ci sia nessuno competente sulla moneta? .. vedrò di pubblicizzare questa iniziativa .. ma fatelo anche voi .. perché altrimenti ci meritiamo di fare la fine degli schiavi ..

 

Aggiornamento 18 Aprile 2014, ore 1:55

Abbiamo ritenuto utile l’aggiornamento attuale, ALMENO poiché il prof. Borghi esprime la posizione attuale di critica alla moneta euro, ma secondo il modello monetario oggi in vigore. In questa occasione è possibile visionare (soprattutto sul finale del video) una comprensione della scuola del prof. Auriti, che propone la moneta cosidetta “a credito” cioé stampata ed accreditata direttamente dallo Stato Sovrano. Manca (inoltre) nella analisi -della scuola di Auriti- il fatto che dire genericamente che “il quantitativo da stampare è il corrispettivo delle merci e servizi” -> è utopia .. poiché il quantitativo ottimo è dimostrabile solo a posteriori(!), verificando se crei svalutazione ed inoltre inflazione (oppure no), quindi serve un diverso criterio, rispetto a quello proposto dalla scuola di Auriti. Il criterio che noi proponiamo se fosse possibile implementare il modello della moneta a credito .. è “la responsabilità politica” di dire <<il quantitativo della moneta da stampare e per fare cosa .. al momento della delega elettorale>>. Inoltre si ricordi che il valore della massa complessiva preesistente alla stampa, sia v(t), è funzione del tempo. Quindi comunque all’atto della nuova emissione si avrebbe una svalutazione, sia tale istante t0, e il valore associato v(t0). Ne segue che il valore di v(t), per t > t0, dipenderà non solo dal quantitativo emesso, ma anche dal tipo e dal quantum degli investimenti a cui sarà destinata, e degli scambi commerciali non solo nel sistema paese, ma nel pianeta, oltre che da ragioni climatiche e ogni fenomeno dipendente dal contesto, come insegna la teoria dei sistemi e in particolare dai modelli di feedback nell’ambito della teoria dei sistemi.

Precisato tutto ciò che poi confluisce nella teoria di Lyapunov, e nei concetti di funzionali di ottimo, che andrebbero spiegati in un corso universitario di teoria dei modelli con il tempo che serve, aggiungo solo che andrebbe inoltre esposta una teoria degli eco sistemi, che altrimenti confligge con il concetto di risorse limitate e andamento non lineare dei sistemi saturati se il funzionale fosse la crescita ANZICHE’ la impostazione  dei criteri di stabilità che rendano il pianeta un ecosistema, nonostante la presenza umana.

Un ottimo video -quindi- propedeutico a una trattazione di profilo professionale, che richiede -spero si sarà capito- strumenti di analisi e di sintesi di ordine superiore.

Aggiornamento 18 Aprile 2014, ore 10:53

In merito alla cosiddetta “moneta bancaria” che il prof. Borghi cita nel video relativamente a come la teoria di Auriti gestirebbe tale modalità nell’ipotesi che sia lo Stato a esercitare direttamente la sua SOVRANITA’ MONETARIA, gli esponenti della scuola di Auriti hanno dato alcune risposte incomplete.

Infatti il Signor Pace dice che il modello della “moneta a credito” (anziché l’attuale modello della moneta a debito) si esprimerebbe solo sul controllo della immissione di nuova moneta e non si prefiggerebbe altri scopi normativi, che potrebbero sostanzialmente rimanere quali sono, mentre il Signor Sabatino dice che il credito ai privati potrebbe essere gestito come un “servizio” senza entrare nel dettaglio della funzione di prestito bancario.

C’è da dire su questo argomento che l’esercizio della “sovranità di emissione monetaria” già avviene oggi in capo ad uno Stato o Confederazione di Stati (ad esempio gli USA) al momento che è delegato alla Banca Centrale (ad esempio la FED) il mandato di “prestatore di ultima istanza”, ma non voglio scendere nel dettaglio dei particolari di come ciò -oggi- sia normato, perché è oggetto del concorso al “Premio_Eureka!_2014”.

Se ciò non fosse già oggi esercitato la massa complessiva esistente risulterebbe stabile come numero di quantità di moneta, e solo amministrato nel sostituire le banconote vecchie con quelle nuove, mentre la massa -in ogni circuito monetario sul pianeta- è in continua espansione, proprio grazie ad un protocollo _teorico_ che la norma, mentre c’è un problema di controllo a spiegare chi controlla che quel protocollo sia applicato come normato: e quindi il problema che nella teoria dei controlli è detto “chi controlla il controllore”? .. da cui quale è il sistema -oggi- utilizzato per il monitoraggio?

Detto ciò, volevamo entrare nello specifico –non della situazione attuale che è oggetto del concorso “Premio_Eureka!_2014”– ma sul modello Auriti della moneta a credito, ossia accreditata direttamente sul conto corrente del tesoro dello Stato o della Confederazione di Stati.

Ciò porta, in ipotesi di studio del modello Auriti, al fatto che il prestito sarebbe gestito prevalentemente dallo Stato (o confederazione di Stati) che esercita la sua funzione di sovranità monetaria.

Perché in tale caso il governatorato attuale si trasformerebbe in funzione pubblica, essendo la banca centrale non di privati, ma dello Stato Sovrano, e i governatori anziché essere insindacabili sarebbero dei funzionari che sono obbligati ad un protocollo di verificare le garanzie per erogare un prestito, e a dare conto del rispetto della applicazione di tale protocollo.

Il protocollo della banca centrale nella funzione di prestito (nel modello Auriti) sarebbe sostanzialmente di due tipi principali:

  1. viene emessa nuova moneta per realizzare il prestito, e tale moneta sarà restituita nelle modalità concordate.
  2. viene fornita moneta già esistente (!) prelevando dalle giacenze di chi la ha restituita.

Il protocollo delle banche private, o dei privati, poiché le banche private non avrebbero più il monopolio del prestito, purché siano rispettati i  nuovi protocolli che normassero la materia sarebbe il seguente:

  1. si può prestare solo moneta posseduta da chi l’ha prestata, ed è abolito il meccanismo della riserva frazionaria.
  2. si può richiedere un interesse a chi chiede il prestito sotto una soglia max fissata dallo Stato (o Confederazione di Stati).
  3. il perché un soggetto si farebbe prestare soldi non dal sistema primario (lo Stato Sovrano) ma da quello secondario (banche private o soggetti con disponibilità monetarie) è il fatto che lo Stato potrebbe non concedere prestiti a chi non considera abbia garanzie sufficienti alla restituzione, mentre il sistema secondario potrebbe assumere tale rischio, a fronte di un interesse sulla cifra prestata che sarebbe tanto più alto quanto il rischio è maggiore, fatto salva la soglia max fissata dallo Stato.

Come si vede -quindi- il sistema della “moneta a credito”, [*] è possibile nei modi sopra indicati o altri ancora da proporre dal punto di vista politico.
[*]
[proposto non solo da Auriti ma di cui ci sono ampi esempi nella storia (Abramo Lincoln, J F Kennedy, Aldo Moro, etc) , e ANCHE ampi margini in cui è già utilizzato come modalità secondaria nelle attuali normative!]

Per la parte della filosofia che studia i sistemi giuridici, sarebbe da girare questa DOMANDA anche al dottor Diego Fusaro ..

QUANDO un sistema sociale è in grado di darsi una ARCHITETTURA DI POTERE tale che si auto configuri al livello di avocare sé la potestà di Sovranità Monetaria?

A nostro parere c’è il problema che Fusaro aveva già individuato come dirimente: serve un nuovo stato relazionale che trovi le ragioni per cui il 99% si unisca anziché dividersi .. non è -a nostro avviso- una cosa banale. (la citazione è nel video qui sopra della intervista del 17 aprile 2014).

C’è anche chi teorizza, ad esempio la associazione Accademia della Libertà, in Turrisi Giuseppe, che ciò è impossibile.

Sarebbe impossibile, egli sostiene in una sua recente intervista rilasciata sul canale del magistrato Paolo Ferraro, (di cui metto il video qui di seguito per chi voglia seguire in dettaglio il  ragionamento), sarebbe impossibile -riassumo- perché (secondo Turrisi) la massa non ha la intelligenza per capire le problematiche di cui stiamo discutendo e -secondo lui- non è vero -> che OGNUNO VALE UNO, e anzi ciò è una utopia che non si basa sulla realtà, poiché nella realtà le competenze sono diverse come tipologia e di diverso grado di profondità.

Il video dell’intervento di Giuseppe Turrisi
(in cui sostiene quanto appena abbiamo riportato):

Quindi stiamo affrontando un problema squisitamente teoretico, ossia di teoria di teorie.

La nostra posizione, e la mia in particolare nel movimento VIOLA, conferma la diversità a cui accenna TURRISI, ma non è forse compito degli intellettuali(?) il dovere svolgere un magistero per coloro che si dedicano ad attività altre (diverse dalla cosa pubblica) certi -il 99%- che abbiano delegato la gestione della cosa pubblica a personalità in grado di essere -e _dover_ essere- monitorate, sindacate, e quindi che diano conto del loro operato e della deleghe ricevute?

TEORIA NEURALE DELLA MONETA [studio di teoria dei modelli]

Il nostro paradigma, come VIOLA, è che l’unico sistema di ARCHITETTURA che risolva la questione “chi controlla il controllore” è la intelligenza collettiva, quindi distribuita, la stessa architettura con cui è implementato il web, quindi una rete neurale, la architettura del cervello degli organismi viventi come singoli, che deve essere implementata, a nostro avviso, anche negli organismi sociali.

In tale maniera ci si accorge che non è possibile la frode in modo persistente, poiché il singolo che esce dal protocollo condiviso (peraltro aggiornabile dalla collettività) è sub judice di tutta la collettività in un continuum e quindi non sa chi potrà segnalare la attività di sindacato ed emarginarlo dalle deleghe tradite nell’essere svolte in modo improprio.

Ciò consente -nelle reti neurali- (quindi nella intelligenza collettiva) un flusso delle info a prescindere dal nodo tagliato fuori dalla collettività perché in errore di stato.

E’ uno slancio -questa modalità- di partire dai diritti di fondazione “OGNUNO VALE UNO”  e arrampicarsi a meritare funzioni maggiori che vengono svolte come SERVIZIO alla collettività con posizione di maggiore responsabilità, ma anche con maggiore monitoraggio della collettività sul singolo, che da conto di ciò che fa, e perché lo fa, salvo essere rimosso dalle deleghe acquisite se avesse violate le specifiche con cui quelle deleghe erano state concordate.

Grazie a tutti gli studiosi .. filosofi, giuristi, economisti, scienziati, semplici lettori(!) che vorranno dare un loro contributo a questa materia che farà la differenza tra (1)la estinzione del genere homo sapiens, oppure (2) la possibilità di continuare a essere una specie NON in via di estinzione.

Ing. Lino Tufano (18 aprile 2014, ore 11:44)

 

LE SOLUZIONI: 

AGGIORNAMENTO 27 MAGGIO 2014, ore 14:24

Poiché nessuno ha risposto alle domande del “Premio_Eureka!_2014” ecco le risposte:

 

(1)<<_quando_ la BCE immette moneta ex novo, nel circuito monetario nella sua funzione di Istituto di emissione (le circostanze che attivano la procedura)>>?

Quando opera come prestatore di ultima istanza, poiché in tale funzione copre i titoli emessi con QE.

citazione di riferimento in italiano:
http://it.wikipedia.org/wiki/Alleggerimento_quantitativo

citazione di riferimento in inglese:
http://en.wikipedia.org/wiki/Quantitative_easing

(2)<<_chi_ è il proprietario della nuova moneta emessa al momento della creazione della nuova massa monetaria>>?

alfa) in ipotesi di Italia Stato Sovrano:

t0)
Lo Stato Sovrano emette un titolo, ad esempio BOT a 3 mesi.

t1)
Una parte dei BOT è acquistata dal mercato, una parte NON è acquistata.

t2)
Il ministero del tesoro decide di fare intervenire la Banca di Italia in QE. La banca di Italia versa lei la copertura della liquidità di denaro al ministero del tesoro, stampando nuova moneta in quantità uguali ai titoli coperti (che sono stati tolti dal mercato per non dovere aumentare il tasso offerto ai clienti). Ciò configura una situazione equivalente alle emissione diretta di moneta, sebbene in quantità limitata, che diviene di possesso diretto della collettività nella persona giuridica del ministero del tesoro che la acquisisce dall’istituto di emissione (Banca di Italia). Ciò impedisce un aumento eccessivo del “debito pubblico” che sarebbe stato conseguente all’aumento dei tassi di sconto sui titoli pubblici, ma introduce una potenziale svalutazione e conseguente inflazione, che però saranno con andamento variabile, e anche in recupero di valore se la destinazione della nuova massa monetaria sarà a “investimenti produttivi”.

omega) in ipotesi di Italia NO Stato Sovrano:

omega-i) Abbiamo l’andamento sopra descritto con la eccezione che non c’è una Banca Centrale che possa svolgere il QE. SE un istituto come la BCE volesse acquistare i titoli pubblici italiani, dovrebbe essere autorizzata dal suo Board (direttorio interno), emettendo nuova moneta e acquisendo un pacchetto di titoli che potrebbero essere reimmessi sul mercato! Ciò significa che la vendita di questi titoli, dopo che siano acquisiti dalla BCE, saranno comprati dal mercato e la relativa copertura (versata alla BCE) andrà alle casse della BCE, che la utilizzerà come riserva frazionaria, a sua volta garanzia di possibili investimenti secondo la tecnica della riserva frazionaria.

omega-ii) Se viceversa uno Stato della UE non sovrano (ad esempio l’Italia), volesse emettere titoli che il mercato non assorbe alle condizioni di offerta, dovrebbe aumentare il tasso di rendimento offerto alla clientela, andando incontro anche a condizioni di possibile fallimento, o addirittura superamento della capacità di essere credibile nella copertura delle garanzie offerte. La soluzione -in genere utilizzata- è dichiarare lo Stato insolvente e offrire la copertura ri-appropriandosi della sovranità monetaria e svalutando la moneta che sia offerta agli acquirenti. Tali condizioni non sempre sono accolte dal diritto internazionale (la trattativa si svolge tra i rappresentanti dello Stato e la comunità internazionale), poiché potrebbe essere offerta la soluzione di SVENDITA DEL PATRIMONIO PUBBLICO. E’ questa la soluzione oggi offerta in ITALIA, che si sta offrendo nella svendita dei suoi BENI PUBBLICI, preventivamente. Ed è quindi premiata dai mercati con lo spread che tende a scendere, e che maschera –con una situazione di _apparente_benessere– per consentire al governo una credibilità.. al fine della svendita dei beni pubblici. Purtroppo una volta che tutti i BENI PUBBLICI saranno privatizzati, chi vorrà bere dovrà comperare l’acqua alle condizioni di mercato, e così analogamente per ogni bene pubblico che è stato ceduto ai privati in una politica di concentrazione, e leonina, verso la strategia tipica del capitalismo che tende ad acquisire il completo controllo di tutti i capitali nelle mani di sempre meno soggetti.

(3)<<_come_ sia possibile verificare che il quantitativo emesso sia quello dichiarato ufficialmente dall’emittente, indicando eventuali organi deputati a ciò, specificando “chi controlla il controllore”, o quale architettura sia quella utilizzata nella verifica della correttezza della emissione>>?

§1) la conoscenza del quantitativo .. è possibile come nella sperimentazione del BIT COIN.
Necessita assegnare un codice a ciascun titolo monetario, ciò garantisce, insieme al tracciamento dei proprietari degli associati titoli, la ricostruzione della contabilità. La base di dati su cui avviene la codificazione deve essere pubblica, di modo che _chiunque_ possa controllare che non vi sono state frodi. Deve esistere una autorità che renda le transazioni riconosciute come legali.

§2) allo stato attuale, sull’euro, solo la BCE ha le informazioni sui quantitativi.

§3) allo stato attuale, sull’euro, solo la BCE ha il controllo sulla BCE.

§4) allo stato attuale, sull’euro, solo la BCE ha la verifica della correttezza sulla emissione.

§5) progettualmente: una architettura neurale dove le basi di dati siano pubbliche e chiunque possa controllare le transazioni risolve in senso democratico la architettura di controllo. Introducendo criteri di trasparenza e intelligenza collettiva.

Grazie di eventuali segnalazioni di inesattezze su quanto esposto.

Ing. Lino Tufano (6 VIOLA).

AGGIORNAMENTO 5 giugno 2014, ore 16:03

“PORTACENE N’ANTRO LTRO! che noi ce lo bevemo! .. e poi ja rispondemo embé emebé che c’è?”

nuove misure di prestiti al sistema bancario ex metodo LTRO, ora TLRO:

http://www.huffingtonpost.it/2014/06/05/bce-mario-draghi_n_5451091.html?

Si noti che si presta una moneta non dalle giacenze, ma ex novo.

E ciò è prerogativa solo degli Stati Sovrani.

Infatti uno istituto di emissione che presta una moneta stampandola, e poi se la fa restituire dai sistemi bancari che -se le banche non pagano- vede la copertura grazie ai titoli pubblici emessi dagli associati Stati alle relative banche fissa una gerarchia in cui gli Stati non sono Sovrani, ma è la BCE che domina gli Stati, e quindi i popoli.

il riferimento del titolo sulla questione LTRO:

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