1° doc.
11.06.2013, ore 2:21
Associazione Economia Per I Cittadini (Epic)
Arlette Zat
Il Documento di economia di Epic per il M5S
Vi metto a disposizione, riuniti in un unico file, tutti i link da cui è possibile scaricare il Documento “5 scenari per 5 stelle” scritto dai ragazzi di Epic per il M5S, sia tutto intero che diviso in capitoli (per chi volesse leggerne solo una parte).
Ci era stato detto che la redazione di questo Documento era necessaria per poter costituire un team di importanti economisti da affiancare al Mov; qui avete la prova che non ce lo siamo sognato:
http://www.huffingtonpost.it/2013/04/17/m5s-cinque-scenari-per-l-euro_n_3098841.html
Ci siamo messi all’opera in 4-5 e lo abbiamo preparato come meglio sapevamo. In questo improbo lavoro ci hanno affiancati i ragazzi di Epic, che però hanno voluto redigere un documento in puro stile MMT, senza aperture ad altre teorie economiche: ne sono quindi nati due documenti “paralleli”, utilissimi per un confronto.
I due documenti rispondono alle stesse 5 domande (assolutamente cruciali) poste da Laura Castelli sull’Huffington Post:
2) In che modo il governo italiano potrebbe chiedere di riformare i trattati europei in materia economica?
3) Quali sono le condizioni, i vantaggi e gli svantaggi dell’introduzione di una moneta per i Paesi Ue più forti e di una per quelli più in difficoltà?
4) Cosa accadrebbe nel caso di immissione in corso di una seconda valuta in Italia?
5) Quali sono i pro e i contro dell’uscita del nostro Paese dall’euro?
https://www.facebook.com/download/302191339915095/PropostaEpic.pdf
2) Introduzione sull’euro e Scenario n° 1:
https://www.facebook.com/download/529658373764813/PropostaEpic_intro_scenario1.pdf
3) Scenari n° 2, 3 e 4:
https://www.facebook.com/download/559068860803438/PropostaEpic_scenari2-3-4.pdf
4) Scenario n° 5:
https://www.facebook.com/download/320696594726958/PropostaEpic_scenario5.pdf
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2° doc.
11.06.2013, ore 2:23
Premio Internazionale:
wolfson economics prize
(3,5 Mbyte, file pdf)
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Grillo Verdehttp://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/06/cosa-fare-arriva-leurocrack/202817/
Uscire dall’Euro è davvero possibile? A dire il vero potrebbe diventare necessario, e per questo oltre la Manica è stato indetto un concorso per premiare la miglior exit strategy. Si tratta de
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3° doc.
11.06.2013, ore 2:37
Studio della economista Lidia Undiemi:
Progetto_politico_LidiaUndiemi.pdf
(986 kbyte, file pdf)
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4° doc.
12.06.2013, ore 17:02
Bersani “Pazzo chi vuole tornare alla lira!” [lezione del prof Alberto Bagnai 24-01-2013 uscita dall’euro]
la risposta di uno dei migliori economisti italiani Alberto Bagnai:
Sintesi della Conferenza del professor Alberto Bagnai del 24-01-2013
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i video completi nel seguito:
1/3
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2/3
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3/3
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5° doc.
12.06.2013, ore 19.56
Pubblicato in data 27/mar/2013
DOCUMENTARIO DELLA BBC SULL’EURO SOTTOTITOLATO IN ITALIANO.
Un ringraziamento speciale ai traduttori: @FedericoNero & @Spud85 (GRAZIE MILLE RAGAZZI! DA SOLO NON LO AVREI MAI FATTO!!!)
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6° doc.
15.06.2013
Associazione Economia Per I Cittadini (Epic)
Il Documento di economia di Epic per il M5S (versione pdf)
PropostaEpic.pdf (click x download 1,8 MBytes)
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7° doc.
15.06.2013, ore 19,15
link originale:
L’articolo che segue ha 42 anni: e’ del 1971.
Questo testo è stato scritto dall’economista e consigliere economico nel Regno Unito Nicholas Kaldor nel 1971 (quando l’Euro era solo un progetto in fase embrionale, che sarebbe divenuto realta’ 3 decenni dopo) in “Effetti Dinamici del Mercato Comune” pubblicato inizialmente su New Statesman il 12 marzo 1971 e ristampato (come capitolo 12, pp 187 – 220) in “Altri Saggi di Economia Applicata” – volume 6 della Raccolta di saggi economici di Nicholas Kaldor.
Kaldor aveva precisamente previsto le cause della crisi dell’euro: lo squilibrio commerciale e della bilancia dei pagamenti a causa di un regime di cambi fissi in assenza di armonizzazione del mercato del lavoro e del sistema fiscale e di meccanismi di trasferimento.
E’ impressionante notare che 42 anni fa, fosse perfettamente chiaro a cosa sarebbero andati incontro i paesi europei introducendo una moneta unica, prima di un unione politica e fiscale: ad un “disastro della periferia” cui sarebbe seguita una rottura dell’intero sistema. Il “disastro di mezza zona Euro” lo stiamo vivendo ora, mentre la “rottura del sistema” e’ ancora la’ da venire.
Un giorno le nazioni d’Europa saranno pronte ad unire le loro identità nazionali e a creare una nuova Unione Europea – gli Stati Uniti d’Europa. Se e quando lo faranno, ci sarà un Governo Europeo che assumerà tutte le funzioni che fanno capo al Governo Federale degli Stati Uniti d’America, o del Canada o dell’Australia. Questo implicherà la creazione di una “piena unione economica e monetaria”. Ma si commette un errore pericoloso nel credere che l’unione politica e monetaria possa precedere l’unione politica o che opererà (come si legge nelle parole del rapporto Werner) “un agente di fermentazione per la creazione di una unione politica della quale nel lungo non sarà in ogni caso in grado di fare a meno”. Poiché se la creazione di una unione monetaria e il controllo della Comunità sui bilanci nazionali saranno tali da generare pressioni che conducono ad una rottura dell’intero sistema, è chiaro che lo sviluppo dell’unione politica sarà ostacolato e non promosso.
Altri estratti:
pag. 202
Gli eventi degli ultimi anni – in cui si evidenziava la necessità di una rivalutazione del marco tedesco e di una svalutazione del franco francese – hanno dimostrato l’insufficienza della Comunità stante l’attuale grado di integrazione economica. Il sistema presuppone piena convertibilità delle valute e cambi fissi tra gli stati membri, lasciando la politica monetaria e fiscale alla discrezione dei singoli stati. Sotto questo sistema, come gli eventi hanno dimostrato, alcuni paesi tenderanno ad acquisire crescenti (ed indesiderati) surplus commerciali nei confronti dei loro partner commerciali, mentre altri accumulano crescenti deficit. Ciò porta con sé due effetti indesiderati. Trasmette pressioni inflazionistiche da alcuni membri ad altri; e mette i paesi in surplus nelle condizioni di fornire finanziamenti in automatico ai paesi in deficit in scala crescente.
Pag. 205
…. Questo è un altro modo per dire che l’obiettivo di una piena unione monetaria ed economica non si può ottenere senza una unione politica; e la seconda presuppone integrazione fiscale e non mera armonizzazione fiscale. Essa richiede la creazione di un Governo e Parlamento della Comunità che si assumano la responsabilità almeno della maggior parte della spesa attualmente finanziata dai governi nazionali e la finanzi attraverso tasse equamente ripartite tra i membri comunitari. Con un sistema integrato di questo tipo le aree più ricche finanziano in automatico quelle più povere, e le aree che sperimentano un declino delle esportazioni sono automaticamente alleggerite pagando meno e ricevendo di più dalla Fisco centrale. La tendenze cumulative all’aumento e alla diminuzione sono così tenute sotto controllo da uno stabilizzatore fiscale costruito all’interno del sistema che consente alle aree in surplus di fornire automaticamente aiuto a quelle in deficit.
Pag. 206
…quel che il Rapporto sbaglia nel riconoscere è che l’esistenza di un sistema centrale di tassazione e spesa è uno strumento per l’erogazione di “aiuti regionali” molto più potente di qualunque cosa che l’“intervento speciale” per lo sviluppo delle regioni sia capace di fornire.
D’altra parte l’attuale piano della Comunità è come quella casa che “divisa contro se stessa non riesce a stare”. L’Unione monetaria e il controllo della Comunità sui bilanci impedirà ad ogni singolo stato membro di perseguire autonome politiche di piena occupazione – di intervenire per compensare le cadute del livello della produzione e dell’occupazione – eccetto che non beneficiando dell’appoggio di un forte Governo comunitario in grado di preservare i suoi cittadini dalle conseguenze peggiori.
Pag. 192
Myrdal coniò la locuzione “causazione circolare e cumulativa” per spiegare perché il tasso di sviluppo economico delle diverse aree del mondo non tende ad uno stato di equilibrio uniforme ma, al contrario, tende a cristallizzarsi in un numero limitato di aree ad elevata crescita il cui successo ha l’effetto di inibire lo sviluppo di altre aree. Questa tendenza non potrebbe operare se le variazioni dei salari monetari fossero sempre tali da compensare la differenza nei tassi di incremento della produttività. Tuttavia non è questo il caso che si verifica: per ragioni forse non pienamente comprese, la dispersione nei tassi di aumento dei salari tra le diverse aree tende sempre ad essere considerevolmente più piccola di quella relativa alle variazioni della produttività. E’ per questa ragione che in un’area valutaria comune, o in un sistema di valute convertibili con cambi fissi, le aree che crescono di più tendono ad acquisire un vantaggio competitivo cumulativo rispetto alle aree che crescono a tassi inferiori. I “salari efficienti” (calcolati come rapporto tra salari monetari e produttività) tenderanno, nel corso naturale degli eventi, a diminuire nel primo gruppo di paesi rispetto al secondo – anche nella situazione in cui nei due gruppi i salari monetari tendono contemporaneamente a crescere in termini assoluti. Proprio in ragione degli incrementi dei differenziali di produttività, i costi comparati di produzione nelle aree a maggior crescita tendono a diminuire nel tempo rispetto a quelli delle aree a minor crescita ed aumentano di conseguenza il vantaggio competitivo delle prime.
Fonte: http://www.concertedaction.com/2012/08/16/nicholas-kaldor-on-the-common-market/
Traduzione by Keynes Blog: I difetti dell’euro spiegati 30 anni prima che nascesse dall’economista keynesiano Nicholas Kaldor
su wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Nicholas_Kaldor
su facebook:
https://www.facebook.com/groups/politicalpolis/permalink/448003681957153/
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Mario Umberto Morini come al solito se un dei pochi che usa FB e la rete con vera intelligenza, bravo Fabio Sipolino
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Cesare Padovani eccezionale…


Fabio Castellucci propone (il 8-10-2012, ottenendo 2748 voti) :
- studiare la MMT (Modern Money Theory)
- uscire dall’euro (è possibile per violazione art. 11 della Costituzione Italiana poiché la Germania ha un tetto sul MES di 190 miliardi di euro e gli altri stati no): fonte-n1: http://notizie.tiscali.it/articoli/economia/12/09/12/ue-corte-tedesca.html ; fonte-n2: http://www.altalex.com/index.php?idnot=59612
- moneta sovrana (NUOVA LIRA, scambio iniziale 1£=1€) solo la lira consente di pagare le tasse, l’euro è accettato come valuta straniera fino alla fine del periodo di transizione alla nuova lira per gli acquisti sul territorio italiano, ma non per il pagamento delle tasse. Nazionalizzazione della Banca di Italia sottoposta al ministero del tesoro come prima della separazione indicata da Nino Galloni nel seguente video.
Il Blog 6 viola, in particolare, consiglia di studiare la MMT che è la teoria di Keynes aggiornata, e quindi la teoria degli eco-sistemi come spiegata da Vandana Shiva, ed in oltre la armonizzazione tra queste due teorie come possibile con il contributo della matematica di Lyapunov (teoria della stabilità).Ecco un link in cui la teoria MMT è spiegata in una conferenza a partire da zero:
https://6viola.wordpress.com/mmt-italia-2012-video-democrazia-mmt/
Una spiegazione breve:
https://6viola.wordpress.com/mmt-30-sec/
Si tratta di agevolare la crescita grazie a Keynes con una politica di espansione, ma anche di tenere conto delle risorse limitate del pianeta grazie ad un funzionale di ottimo centrato sulla eco-sostenibilità. Ciò è possibile in una architettura di feedback come gli studi della teoria della stabilità di Lyapunov consentono.
Il settore di studi teoria dei modelli/teoria dei controlli/strategie di sintesi di sistemi affidabili nell’ambito della laurea di ingegneria consente di dire che la armonizzazione tra <Keynes & Eco-Sistemi> non solo è possibile, ma che il nostro pianeta ha vissuto per 4,5 miliardi di anni con la eco-sostenibilità utilizzata in modo naturale. Ora dobbiamo abilitarla anche dando un indirizzo cibernetico, poiché la cibernetica è la capacità di condurre i sistemi nella direzione desiderata imparando dalla natura.
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AGGIORNAMENTO 20 SETTEMBRE 2013, 23:38
euro exit strategy: “il piano A” e “il piano B” [studio]
Andiamo sul concreto. Vediamo un po’ se tutti possiamo riconoscerci, almeno a grandi linee, nelle proposte di Mattia Corsini per le varie fasi da seguire in caso di uscita dall’euro:
(Nota Bene: il file “Le Fasi dell_uscita.pdf” è la foto qui sopra)
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Antonello ‘Martinez’ Gianfreda Ma non dovevamo uscire di nascosto? ;D
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Mattia Corsini ahahah!
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Grillo Verde si è dimenticato di citare l’articolo 11 della Costituzione Italiana che prevede che si possono stringere accordi _solo_ in condizioni di parità con gli altri Stati.
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Art. 11L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
—La Germania ha già derogato alle condizioni di parità quando ha fissato il tetto di 190 miliardi di euro (fonte) sulla ricapitalizzazione max del fondo MES, mentre gli altri stati non hanno un tetto. Inoltre il rapporto deficit/Pil dovrebbe essere del 3% ma non può valere per alcuni Stati già colonizzati dal piano di Bilderberg e no per quelli come la Spagna, la Francia e la Germania che resistono ad applicare i trattati e non ne ha uno svantaggio ma un vantaggio che mira che i nuovi padroni del vapore siano coloro che cercano di assumere una posizione dominante con la politica di comprare grazie ai saldi innescasti dalle minacce di non comprare i titoli (derogando alla clausola di prestatore di ultima istanza operante in USA tra stati confederati e in ogni paese sovrano, come l’Inghilterra a cui è permesso di adottare l’euro senza i vincoli imposti sul dificit/Pil).
Se ne conclude che siamo di fronte a un piano fraudolento e leonino che non necessita di alcun altro parere degli stati membri per l’uscita unilaterale perché gli accordi sono stati firmati in violazione della Costituzione di ogni Stato che ha aderito, per operare in alto tradimento della sovranità popolare e senza consultazioni referendarie. Né ci si può aspettare che gli Stati che abbiano una posizione leonina non cerchino di continuare a perpetrarla.
Ergo è giusto notare che non siamo contrari a trattati tra gli stati ma siamo contrari a _questa_ europa frutto di uno studio di espropriazione della sovranità popolare e a favore della elite dell’1% contro il 99% della popolazione vessata e manipolata e terrorizzata con il messaggio che fuori dall’euro c’è la catastrofe.
Necessita quindi un piano A={ vera Europa, se ha una ARCHITETTURA in cui lo stato di Europa vede stesse tasse, stessi servizi, stessi titoli pubblici unificati} e un piano B={attuare l’uscita dall’europa se non è una relazione tra stati che abbiano una unificazione monetaria vera e non a danno dei popoli}
more info:
http://www.governo.it/Governo/Costituzione/principi.html -
Mattia Corsini Citato, citato. E’ nella prima slide, solo che non compare in quest’estratto. E’ inoltre citato nel link di 48
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Arlette Zat Argh. Devo correggere, allora.
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Mattia Corsini in quell’estratto ho repferito demandare TUTTE le eccezioni di costituzionalità dell’euro all’articolo di 48 alegato. ci vorrebbe una presentazione di DUE ore a parte solo per quelle
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Mattia Corsini Anna non ha torto. Mi ci vorranno diversi giri di conferenze per spiegarlo. In ogni modo scritto in esteso, é la exit strategy di economia 5 stelle integrata con mie variazioni, considerazioni e aggiunte successive.—more info:
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Arlette Zat Mattia, hai il link di Googledocs di Ars Economica 1 e 2?
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Mattia Corsini la sintesi migliore può essere questa, i punti 1-4 di bagnai(1)doc:
goofynomics.blogspot.com
L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza …Visualizza altro -
Mattia Corsini ma non basta affatto… però sono generici abbastanza da essere onnicomprensivi o quasi
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Arlette Zat Eeehhhhi… mi dai il link?
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Mattia Corsini yep! versioni lunghe!(3)doc:
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Arlette Zat Thanks!
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Arlette Zat Ora leggiti questo, Mattia: è solo il capitolo introduttivo dei tuoi 18 punti:(4) doc:http://arjelle.altervista.org/Economia/Pillole/scaccomatto.htm
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