il video di cui stiamo discutendo:
Il giorno martedì 14 marzo 2023 alle 22:56:15 UTC+1 posi ha scritto:
> Il 14/03/23 08:56, L_Cyb ha scritto:
> >
> > A tal fine se avrete la pazienza di ascoltare il seguente video
> > potremo parlare di ciò che probabilmente vi è ignoto, e cioé la terza
> > via alla conoscenza oltre alle 2 sopra citate.
> >
> L’ho ascoltato per intero.
> Converrai con me che in un articolo scientifico si possono trovare,
> condensati 10-12 pagine:
> 1) Una descrizione concisa ma esauriente dell’intera teoria
> 2) Un resoconto dettagliato degli esperimenti fatti e dei risultati
> ottenuto.
>
> In questo video, invece, ho dovuto sorbirmi 50 minuti di chiacchiere
> senza ottenere né l’una né l’altra cosa. E’ questo ciò che mi porta a
> preferire l’articolo di una rivista scientifica specializzata piutttosto
> che un video di Resonance. Non è una questione di autorevolezza.
>
> Quanto alle ESP, io credo che senza bisogno di ricorrere ad esempi
> eclatanti che generano qualche inevitabile dubbio, sia più indicato
> qualcosa di assolutamente innegabile, come l’esempio che ho fatto io.
>
> Io non ho chiesto di credere in Dio, né ai miracoli o al paranormale. Ho
> chiesto solo se credi all’esistenza dell’armadio dietro di te, anche se
> in questo momento non lo vedi. Se sì, allora vuol dire che puoi “vedere”
> con la mente qualcosa che l’occhio non vede. Un lobotomizzato non ci
> riuscirebbe. Ora, che la si voglia chiamare fede, ragione, logica, o
> chiaroveggenza cambia poco: è pur sempre la disposizione interiore a
> credere a qualcosa che non vedi.
>
> Riesci a conoscere il pensiero di una persona, magari dopo che te lo ha
> spiegato con chiarezza nella tua lingua? Evidentemente in qualche modo
> sai leggere il pensiero. Una scimmia non ci riuscirebbe.
>
> Riesci, vedendo un bicchiere che sta cadendo, a prevedere che tra un
> istante finirà a pezzi? Se sì, stai avendo una qualche forma di
> precognizione.
>
> Il punto non è *se*, ma quanto, come, fino a che punto, sotto quali
> condizioni e con quale grado di affidabilità funzionano queste “ESP”. Lo
> scopo dei paradigmi conoscitivi è quello di rispondere a queste domande.
>
> Lo scopo di una teoria scientifica è lo stesso della palla di cristallo.
> Solo che la scienza funziona un po’ meglio.
++
Lino:
Nel mio discorso non sto negando la scienza.
Mi sto chiedendo il perché di quello che negli scacchi si chiama “arrocco”: come situazione della nostra società umana.
E cioé la questione per cui gli “atomisti greci” chiamano la particella indivisibile “atomo”. (atomo in greco significa indivisibile, e si introduce una utopia, per semplificare un problema i interpretazione, e cioé la particella indivisibile).
La mia risposta è che sulla frontiera della conoscenza non hai dati “oggettivi”.
E quindi una mente ingenua che vuole studiare cose imparate a memoria preferisce appoggiarsi sulla utopia di una “dogmatica definitiva”.
Viceversa tutti i grandi della scienza arrivati sulla frontiera di una qualche conoscenza concludono che la loro “ignoranza” è ben maggiore di ciò che suppongono di sapere.
Per non farsi vincere dalla depressione e studiare “un qualche metodo” che possa assisterci sulla frontiera della conoscenza -allora- non è inutile domandarci del blocco della conciliabilità tra fisica sub atomica e macro.
La mia tesi è che l’oggettivismo è un buon modo di procedere in spazi compartimentati, ma solo in spazi compartimentali.
Ho dovuto infatti formulare una nuova teoria: “logica frattale sensibile al contesto” per potere superare il “localismo”.
1) Sono anzitutto andato a vedere se la logica frattale esistesse già.
risposta: sì esistono -in campo topologico- studi di logica frattale.
2) perché la estensione del frattalismo non è utilizzata dal micro al macro cosmo e l’inverso.
risposta: perché non si è mai approfondito il concetto di “stato del sistema” in logica frattale.
Se si va a studiare le ipotesi di fondazione delle teoria delle relatività generale .. si trova che Einstein dice che
a) le leggi le considera (Einstein) uguali in qualunque fattore di scala (da cui la aporia dell’uso del calcolo infinitesimale in un mondo quantizzato in cui lo spazio e l’energia non sono omogenei, ma dis-omogenei)
b) la velocità della luce (secondo Einstein) costituisce una eccezione, senza spiegare cosa causa questa eccezione.
Quindi siamo in impostazione assiomatica che può creare coeranza in un ambito _limitato_ ma si sta rinunciano al “principio di causa ed effetto”.
Quindi si sta rinunciando alla LOGICA, non a un logica locale, ma al concetto di logica in generale: non esiste logica .. se si rinuncia al concetto “di causa ed effetto”.
Ne viene fuori un modo di osservare la realtà *surreale*.
NON usciremo da questo incubo senza domandarci “perché?”
Ossia .. perché due cose *diverse* dovrebbero essere considerate *UGUALI*, anziché simili, e quindi “sensibili al conteso?”
> > E’, secondo me, molto importante prenderne nota, e mostra anche
> > perché la fisica, lo studio della fisica, è bloccato ai modelli di
> > oltre 100 anni indietro ad oggi, e quindi ritiene “NON conciliabili”
> > -pur ritenendole entrambe valide- (a) la teoria della relatività
> > generale & (b) la teoria dominante nel mondo sub atomico (teoria
> > quantistica di scuola Copenaghen e cioé secondo Dirac).
> >
> A me sembra che di studi al riguardo ce ne siano in abbondanza: si va
> dalla supergravità, alla teoria delle stringhe, teoria-M, e compagnia.
++
Lino:
NON so se hai studiato per esempio la teoria delle stringhe: secondo la teoria della stringhe i tachioni sono ammessi, anzi sono necessari.
Tuttavia la teoria delle stringhe cerca una validazione sperimentale (ma no la trova, ad oggi, se si escludono i miei studi).
Io ho trovato la validazione sperimentale.
Secondo te perché l’articolo che dimostra ciò non è preso in considerazione?
Secondo me per il semplice fatto della compartimentazione.
E’ come avere il coraggio di criticare la teoria della relatività generale (dagli ottimi risultati, come pure quella delle stringhe) ma non sapere come si possa considerare entrambe valide e -pur tuttavia- dovere introdurre delle modifiche che introducano il concetto “di stato del sistema”, stato del sistema che cambia la evoluzione della dinamica.
Ho dialogato su ciò con la AI la intelligenza artificiale disponibile on line:
Gli ho chiesto conosci i miei lavori di dimostrazione?
AI: no.
Gli ho dato il link per studiarli.
AI?
Lino:
NON è in grado di ragionamento! ripete solo cose imparate a memoria.
Dice che quello che dico io non gli risulta in base alle teorie oggi “accreditate”.
Ecco perché dico che il mondo è bloccato sulla modalità di “parere autorevole” e ripete cose imparate a memoria senza una capacità di ragionamento:
Ecco il link della dimostrazione:
Quindi io, in definitiva, rinuncio a essere capito. Poiché il problema non è più il vero, o il falso, oppure la quantità di informazione: ma la disponibilità al ragionamento.
> > Da ciò la frase di Cristo (vangelo di Giovanni, dopo l’ultima cena)
> > “molte cose avrei ancora da dirvi ma per ora NON ne siete *CAPACI*
> > ..”)
> >
> > Da ciò io mi trovo a non riuscire a comunicare -anche con la più
> > grande buona volontà- con gli altri essere umani, che quasi tutti si
> > interessano solo di fenomenologia che in oriente è detta maya, cioé
> > solo “apparenza” di ciò che è, e non completezza di ciò che è.
> >
> > il video per potere aprire un discorso: (Nota Bene: la parte migliore
> > è la parte finale) (la introduzione è di una ragazza con la sua
> > ricerca personale, la seconda di un ricercatore dei servizi segreti
> > USA che usa il paranormale per trovare le persone scomparse e sulla
> > possibilità di insegnare a usare i poteri paranormali in coloro che
> > non sanno di averli, perché tutti li avrebbero).
> Se questi poteri sono potenzialmente accessibili a tutti e innati in
> qualsiasi essere umano sano, forse non è il caso di chiamarli
> “paranormali”, ma semplicemente *ragione*.
++
cit on
++
> Si definisca semplicemente un qualche nuovo paradigma sull’uso della
> ragione. Potrai comprendere che già chiamarlo “paranormale” rischia di
> generare un certo scetticismo.
++
cit off
++
Lino:
Evidenzio il cit on ed cit off (qui sopra) ..
Quel modo di assiomaticizzare la conoscenza serve a rispondere ai quiz, che sono ciò che l’Arbiter si aspetta che sia vero o falso. (come una specie di compilatore che ci dica se il linguaggio artificiale sia corretto secondo una grammatica formale, teorizzata su già noto).
Ecco come hanno distrutto la ricerca della verità.
La mente non vuole più sapere la verità. Ma ciò che “chi _gli_da_posto_nella_società_ si aspetta come vero”.
Grazie del dialogo