dal ng free.it.scienza.fisica
On 22/12/2022 19:40, Michele Falzone wrote:
> Forse sono stato poco chiaro, infatti non ho mai messo in discussione la relatività
> almeno a livello locale, cosa diversa è l’aspetto cosmologico e non solo perché non
> spiega la rotazione delle galassie, ma l’aspetto cosmologico è continuamente messo
> sotto attacco e non solo da me:
>
> https://reccom.org/rilevata-asimmetria-nella-distribuzione-delle-galassie/?fbclid=IwAR1uZkSmuLEQQtTrHQAhxZgqefe94I4NMFsSXvJoce8m7OBAaYw6jFUCOI8
>
> Che mette in discussione il Big Bang
>
> oppure
>
> https://www.meteoweb.eu/2021/06/nel-cosmo-ce-un-arco-gigante-che-non-dovrebbe-esistere/1698012/
>
> che sfida il principio cosmologico e mi fermo qui per non essere noioso
>
> Se andiamo al modello di Einstein, come ho detto corretto a livello locale, rimane
> il problema del perché e per quale principio fisico elementare succede quello che
> per Einstein si dovrebbe chiamare curvatura dello spazio tempo.
> Se poi rifletti bene quelle equazioni potrebbero essere giustificate sempre a livello
> locale da una variazione della costante gravitazionale, ma non per il gusto di
> introdurre una ulteriore legge in maniera arbitraria, ma perché quella variazione
> nasce da un modello completo e coerente valido non solo a livello locale che
> potrebbe pacificare relatività e MQ oltre a spiegare tante altre cose.
>
> Ciao
>
> Michele Falzone
>
> strutturafine.altervista.org
Facciamo un esperimento?
Prova a metterti nei panni di un bambino che non ha ancora mai sentito parlare di “gravitazione”.
Tuttavia il bambino sa che se gli cade la matita -allora- la matita cade verso il basso, questo è tutto ciò che sa il bambino.
Quando Newton scrisse la sua legge
F=GmM/r^2
individuò gli elementi che avrebbero potuto generare la forza peso:
m=massa della mela
M=massa della Terra
r=distanza tra la mela e la Terra
Ma scrivere solo F’=mM/r^2
era in contraddizione con
F=m*a
dove fosse solo a’=M/r^2
Normalmente, semplificatoriamente, si dice che “a” è costante (in prossimità della superficie terrestre)
appunto a=GM/r^2
ma senza G la espressione F=m*a
& la espressione F=GmM/r^2
avrebbero dato dei calcoli numericamente molto diversi!
anche perché
a=costante è una approssimazione per molte ragioni:
Infatti, applicando Newton, a=GM/r^2
si vede dal confronto:
F=m*a=m*(G*M)/r^2
inoltre:
dipende la accelerazione, a,
sempre secondo le formule di Newton:
vede r=r(t)
E quindi quale t scegliamo?
in a=GM/[r(t)]^2=a(t)=/=costante
il t dell’inizio della caduta?
un t intermedio?
un t finale?
Quindi stiamo facendo una forzatura della realtà, nel dire che una mela cadendo ha accelerazione costante.
E’ quindi chiaro, o meglio a me risulta chiaro, che le grandezze osservate da Newton non sono sufficienti a descrivere anche la caduta di una mela e quindi dentro di G possiamo metterci qualsiasi cosa per dire che se G fosse variabile le equazioni di Einstein e quelle di Newton darebbero la stessa dinamica.
Da cui -in questo senso- G deve essere necessariamente variabile(!) per descrivere non solo Einstein, che è deficitario a descrivere più della caduta di un corpo minore su uno M >> m .. ma a descrivere la “misura” della caduta reale. (Perché Einstein “storico” è tra 2 corpi. Amadori e Lussardi trovano la modifica da fare ad Einstein per descrivere anche corpi senza massa attorno a corpi massivi. Io ho esteso tale trattazione ai corpi in parte massivi ed in parte emittenti energia, come il Sole, nel macrocosmo, oppure i neutrini che cambiano il “sapore” quando di notte attraversano il nostro pianeta: tale teoria la ho chiamata k_Fermat, in onore di Fermat che ha ispirato Amadori e Lussardi nella loro prima modifica di Einstein, come me nella seconda modifica):
https://it.wikipedia.org/wiki/Problema_dei_neutrini_solari
Einstein funziona benissimo sul moto dei pianeti, perché -e se- esamina il corpo maggiore (il Sole) ed *un solo pianeta* per volta.
Einstein non è la descrizione perfetta, ma solo una buona descrizione se non si tiene conto del lavoro di Lagrange (spero che tu abbia tenuto conto che Lagrange non si limita a 2 corpi ma ad n corpi, con n comunque grande).
Lagrange non funziona, però, perché usa Newton: e sull’orbita di una coppia di masse le equazioni di Einstein sono più fedeli alla misura astronomica di quanto lo sia Lagrange anche considerando tutti i pianeti del sistema solare, in specie dopo la rotazione di 180° gradi (dalla mia simulazione delle orbite ottenute via software).
Ma Einstein necessariamente fallisce su n corpi, perché nell’esame di galassie non stai trattando di 2 corpi ma di n corpi.
Quindi servirebbe il modello di estensione di Lagrange applicato ad Einstein ed ho sviluppato anche questo modello che “prima di me” *non esisteva*:
Einstein equations n-body (new teory “Einstein n-body” and dimostration) – Le equazioni di Einstein ad n corpi (una nuova teoria e dimostrazione matematica di “Einstein n-body”)
Tuttavia come ho scritto all’inizio del link precedente:
Nella “premessa”:
++
cit on
++
Quindi utilizzano una rimodellazione con la fluido dinamica.
Quindi NON stiamo parlando di Einstein N-body problem!
Nonostante -ed erroneamente- sia presentato come una analisi conseguente al modello di Einstein:
https://en.wikipedia.org/wiki/Einstein%E2%80%93Cartan_theory
++
cit off
++
Oggi il moto delle galassie si affronta con modelli -quindi- di *fluido dinamica*, che però sono modelli che introducono errore per le ipotesi di fondazione della fluido dinamica.
Quindi siamo daccordo: per migliorare Newton .. “G dovrebbe non essere costante” anche in presenza di 2 soli corpi.
Ma -saputo ciò- non sai cosa mettere dentro G se non studi Einstein, e poi i modelli di ordine superiore con Einstein a n-corpi.
Oggi, alcuni fanno un altro tipo di ragionamento:
Quale massa dovrebbe esistere applicata ad una stella, sia m di massa, quando ruota la stella in una galassia?
Ed ipotizzano una massa “teorica” -per la galassia- che è molto maggiore della ipotetica presenza di BH (black hole), che pure esistono al centro delle galassie, ma non della massa che cercano.
Da ciò nasce il concetto, anche spesso riportato su wikipedia, che la maggior parte de *la massa sarebbe oscura* (non sanno deve sia -tale materia M oscura, ma che ipotizzano esistere perché gli farebbe tornare i calcoli, calcoli “surreali” perché tra una singola massa minore, m, e tutto il resto, M, che farebbe ruotare m, trascurano che un campo gravitazionale “non è generato solo ad un unico corpo maggiore, M, ma da una miriade di corpi minori, mi, che si influenzano tra loro, e con ogni altro, anche che fosse maggiore”).
Poi aggiungono -i surrealisti- una energia oscura perché molte galassie, lontane da noi, sono in accelerazione e per aversi accelerazione serve una forza. Ed una forza che generi spostamento è una energia.
Grazie del dialogo.