fonte su sfero:
https://sfero.me/article/covid-uccide-morso-serpente-sonagli
Covid, uccide come il morso di un serpente a sonagli
fonte su virgilio.it:
https://notizie.virgilio.it/covid-serpente-sonagli-scoperta-1496955
Un enzima contenuto nel veleno del serpente è stato rilevato in quantità record nel sangue dei pazienti morti a causa del coronavirus
Si muore di Covid a causa di un enzima che il coronavirus ha in comune con il veleno del serpente a sonagli. Lo hanno scoperto i ricercatori dell’Università dell’Arizona, della Stony Brook University e della Wake Forest University School of Medicine, che hanno pubblicato uno studio sul Journal of Clinical Investigation.
Gli scienziati hanno analizzato il sangue di due gruppi di individui ricoverati agli ospedali universitari della Statale di New York, la Stony Brook, e della Banner University di Tucson, in Arizona. Il primo, di 127 pazienti, tra gennaio e luglio 2020 e il secondo, di 154, tra gennaio e novembre 2020.
Confrontando i campioni raccolti, i ricercatori hanno ipotizzato che il Fosfolipasi A2 IIa (sPla2-IIa) sarebbe il vero responsabile della mortalità tra i pazienti con Covid.
Si tratta di un enzima molto simile a quello contenuto nel veleno del serpente a sonagli e si trova in basse concentrazioni negli organismi degli individui sani, con un ruolo fondamentale contro le infezioni batteriche.
Gli scienziati hanno analizzato tutti i parametri clinici dei pazienti, oltre migliaia per ciascuna cartella clinica, compiendo una “impresa eroica”. Nonostante il numero ristretto di individui coinvolti, tutti ricoverati in terapia intensiva, si tratta di uno degli studi più approfonditi mai condotti sui positivi al Sars-Cov-2.
L’intelligenza artificale è arrivata in soccorso del team, con algoritmi di apprendimento automatico che li hanno aiutati a evidenziare pattern e somiglianze tra i campioni raccolti.
L’équipe medica si è concentrata anche sulle reazioni e sui livelli delle sostanze biochimiche, come gli enzimi e i metaboliti lipidici, da cui è emersa una disfunzione dell’energia cellulare con, a sorpresa, alti livelli di sPla2-IIa.
In base alle informazioni raccolte, i ricercatori hanno costruito un modello per prevedere la mortalità da Covid. La malattia è stata letale per il 63% dei pazienti con livelli di Fosfolipasi A2 IIa pari o superiori a 10 nanogrammi per millilitro di sangue. Negli individui sani la concentrazione si aggira intorno a mezzo nanogrammo.
Quantità più alte possono predire l’insorgenza di ictus ischemico e rilevare la presenza di condizioni cliniche ai danni del sistema circolatorio. Tuttavia nei pazienti dello studio sono stati rilevati alcuni dei livelli più alti di sPla2-IIa mai rilevati nella letteratura medica.
Questa scoperta apre la strada a nuove tecniche di screening sui pazienti Covid per prevedere l’andamento dell’infezione e a nuove cure per evitare i casi più gravi e mortali della malattia causata dal coronavirus.
Referenza bibliografica
Snider JM et al Group IIA secreted phospholipase A2 is associated with the pathobiology leading to COVID-19 mortality. J Clin Invest. 2021 Aug 24:149236. doi: 10.1172/JCI149236.
https://www.jci.org/articles/view/149236/pdf
There is an urgent need to identify cellular/molecular mechanisms responsible for severe COVID-19 progressing to mortality. We initially performed untargeted/targeted lipidomics and focused biochemistry on 127 plasma samples and found elevated metabolites associated with secreted phospholipase A2 (sPLA2) activity and mitochondrial dysfunction in severe COVID-19 patients. Deceased COVID-19 patients had higher levels of circulating, catalytically active sPLA2 Group IIA (sPLA2-IIA), with a median value 9.6-fold higher than mild patients and 5.0-fold higher than severe COVID-19 survivors. Elevated sPLA2-IIA levels paralleled several indices of COVID-19 disease severity (e.g., kidney dysfunction, hypoxia, multiple organ dysfunction). A decision tree generated by machine learning identified sPLA2-IIA levels as a central node in stratifying patients that succumbed to COVID-19. Random forest analysis and LASSO-based regression analysis additionally identified sPLA2-IIA and blood urea nitrogen (BUN) as the key variables among 80 clinical indices in predicting COVID-19 mortality. The combined PLA-BUN index performed significantly better than either alone. An independent cohort (n=154) confirmed higher plasma sPLA2-IIA levels in deceased patients vs. severe or mild COVID-19, with the PLA-BUN index-based decision tree satisfactorily stratifying mild, severe, and deceased COVID-19 patients. With clinically tested inhibitors available, this study supports sPLA2-IIA as a therapeutic target to reduce COVID-19 mortality.
La fosfolipasi A2 secreta dal gruppo IIA è associata alla patobiologia che porta alla mortalità da COVID-19
C’è un urgente bisogno di identificare i meccanismi cellulari/molecolari responsabili della grave progressione del COVID-19 verso la mortalità. Inizialmente abbiamo eseguito la lipidomica non mirata/mirata e la biochimica focalizzata su 127 campioni di plasma e abbiamo trovato metaboliti elevati associati all’attività della fosfolipasi A2 (sPLA2) secreta e alla disfunzione mitocondriale in pazienti gravi con COVID-19. I pazienti deceduti con COVID-19 avevano livelli più elevati di sPLA2 Gruppo IIA (sPLA2-IIA) circolante cataliticamente attiva, con un valore mediano 9,6 volte superiore rispetto ai pazienti lievi e 5,0 volte superiore rispetto ai sopravvissuti gravi al COVID-19. Livelli elevati di sPLA2-IIA hanno messo in parallelo diversi indici di gravità della malattia COVID-19 (ad es. disfunzione renale, ipossia, disfunzione multiorgano). Un albero decisionale generato dal machine learning ha identificato i livelli di sPLA2-IIA come nodo centrale nella stratificazione dei pazienti che hanno subito la COVID-19. L’analisi Random forest e l’analisi di regressione basata su LASSO hanno inoltre identificato l’sPLA2-IIA e l’azoto ureico nel sangue (BUN) come le variabili chiave tra 80 indici clinici nella previsione della mortalità da COVID-19. L’indice combinato PLA-BUN ha ottenuto risultati significativamente migliori rispetto ai singoli. Una coorte indipendente (n=154) ha confermato livelli plasmatici più elevati di sPLA2-IIA in pazienti deceduti rispetto a COVID19 grave o lieve, con l’albero decisionale basato sull’indice PLA-BUN che stratifica in modo soddisfacente i pazienti COVID-19 lievi, gravi e deceduti. Con inibitori clinicamente testati disponibili, questo studio supporta sPLA2-IIA come obiettivo terapeutico per ridurre la mortalità da COVID-19.
Di seguito l’ipotesi di lavoro del gruppo del dr. Brogna sulla patogenesi della COVID-19
“The Covid-19 virus double pathogenic mechanism. A new perspective”. Author: Carlo Brogna* M.D.
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L’acetilcolina (ACh) è uno dei neurotrasmettitori meglio caratterizzati. I suoi ruoli centrali nelle aree colinergiche e nelle sinapsi del sistema nervoso centrale (SNC) e del periferico (PNS) sono ben noti. È stata la prima molecola identificata come neurotrasmettitore e sembra anche essere filogeneticamente una delle molecole di segnalazione più antica. L’ACh è stata rilevata in batteri, protozoi, funghi, alghe e piante primitive, indicando che il sistema colinergico era ampiamente distribuito negli organismi viventi prima della sua comparsa nel sistema nervoso. Il sistema nervoso autonomo (SNA) è parte integrante della storia del regno animale. Determina le reazioni di lotta-fuga oltre a delineare i ritmi di bioorganizzazione delle funzioni vitali e cognitive. Gli effetti estranei di un virus (Covid-19) che agiscono su di esso potrebbero aiutare a comprenderne meglio le funzioni. I risultati Blastn mostrano alcuni fattori, delle proteine implicate, come la bungaro-tossina, la fosfolipasi A2 e la proteina simile attivante la protrombina. Si ottiene una correlazione positiva con diverse tossine e viene proposta la teoria del doppio meccanismo patogeno del Covid-19. Si ottiene una correlazione positiva con diverse tossine e si propone la teoria del doppio meccanismo patogeno del Covid.19. Il processo permette di delineare la possibilità sulla presenza di fattori tossici.