E’ purtroppo morto, all’ospedale Cardarelli di Napoli, il giovane docente di 33 anni, Francesco Chiarello – il 31 gennaio 2022 si era cosparso di benzina proprio davanti alla caserma dei Carabinieri di Rende perché il governo gli impediva di lavorare nonostante fosse una persona sana (volendolo obbligare a vaccinarsi con farmaci sperimentali)

cito:

E’ purtroppo morto, all’ospedale Cardarelli di Napoli, il giovane docente di 33 anni, Francesco Chiarello, originario della provincia di Crotone ma residente a Rende, che, il 31 gennaio scorso, si era cosparso di benzina proprio davanti alla caserma dei Carabinieri di Rende (LEGGI), dandosi poi fuoco. Il giovane era stato portato, dopo le prime cure a Cosenza, nel reparto grandi ustionati del Cardarelli. Erano stati due gommisti della zona e un carabiniere a soccorrerlo con degli estintori. A prestare i primi soccorsi erano stati alcuni dipendenti di un negozio sito nella zona. Ma aveva riportato comunque gravissime ustioni su oltre il settanta per cento del corpo. Ancora non chiari i motivi dell’estremo gesto. Secondo le ipotesi più accreditate l’uomo non si sarebbe ripreso dalla morte del padre. La stessa è avvenuta un paio di anni fa, e per questo era anche stato in cura in alcuni centri sanitari pubblici.

(continua)

fonte:

Morto il docente che si era dato fuoco davanti alla caserma dei Carabinieri

link: https://calabria7.it/morto-il-docente-che-si-era-dato-fuoco-davanti-alla-caserma-dei-carabinieri/

Commento:

Sia chiaro che noi non giustifichiamo il fare violenza ad altri o noi stessi perché si subiscono ingiustizie. E’ altresì altrettanto chiaro che le vessazioni possono portare devianza mentale a persone a cui si impedisce di lavorare o che abbiano subito un lutto in famiglia come riporta il quotidiano sopra citato. Tuttavia è un fatto oggettivo che al giovane insegnante sia stato impedito di lavorare perché non si era piegato a farsi inoculare sostanze sperimentali.

Spero non serva di fare la cronaca di episodi simili per farsi capaci che le vessazioni di imporre farmaci sperimentali in modo coatto grazie a impedire di lavorare sia una causa di destabilizzazione mentale in particolare alle persone fragili come l’operaio del kebab dell’episodio seguente avvenuto subito dopo il caso dell’insegnante:

ragazzo di 25 anni si dà fuoco, è grave (a nostra conoscenza segue al caso dell’insegnante e dell’operaio al kebab)

Ragazzo di 25 anni si dà fuoco, è grave

link: https://www.imolaoggi.it/2022/02/08/ragazzo-di-25-anni-si-da-fuoco-e-grave/

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