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Una cosa è chiara sulla rivelazione dei dati epidemiologici militari del 2021 negli Stati Uniti e sulla risposta dei militari ad essi : c’è indubbiamente uno scandalo di enorme portata, una crisi legata alla sanità pubblica e alla sicurezza nazionale nelle forze armate e la reazione del Pentagono sembra riguardare solo l’esonero del vaccino, non la correzione del suo stesso presunto problema.
È ormai certo che il sistema di sorveglianza sanitaria militare – DMED – ha mostrato un enorme aumento delle diagnosi di malattie e problemi vari nel 2021 rispetto agli anni precedenti, in particolare nelle categorie di salute neurologica, cardiovascolare, oncologica e riproduttiva. I militari, in una dichiarazione molto concisa e criptica a PolitiFact la scorsa settimana, lo hanno ammesso, ma hanno affermato senza ulteriori spiegazioni che i dati nel sistema a cui hanno avuto accesso diversi medici militari che lavorano con l’avvocato Thomas Renz erano solo una “frazione” dei numeri veri eistenti. Nelle parole del portavoce del Pentagono, si tratterebbe di un “problema nel database”. Database dove in teoria sarebbero custoditi i numeri veri. Purtroppo il sistema avrebbe mostrato solo una frazione dei dati degli ultimi cinque anni salvo mostrare integralmente i dati del 2021. Cosa ci sia esattamente nel sistema e perché i numeri del 2021 fossero invece accurati resta un mistero.
(continua)