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ipotesi_1:
Lo studio ha riguardato 28 donne – e i loro neonati – che hanno partorito al Policlinico Umberto I nel periodo compreso tra novembre 2020 e maggio 2021.
ipotesi_2:
Tutte le donne sono risultate positive SARS-CoV-2 al momento del parto in seguito al tampone effettuato per l’ingresso in ospedale, anche se molte di loro erano asintomatiche.
ipotesi_3:
Nessuna delle donne all’epoca era stata vaccinata contro il Covid-19.
Tesi_1_ufficiale:
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cit on
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I ricercatori hanno studiato il funzionamento di questo meccanismo di protezione nel caso delle mamme positive al coronavirus nel momento del parto. Hanno cercato e misurato, quindi, la presenza di immunoglobuline specifiche contro il SARS-CoV-2 sia nel sangue e nel latte delle mamme, sia nel sangue e nella saliva nei neonati.
È la saliva infatti che contiene gli anticorpi di tipo IgA che proteggono le mucose e che l’esperienza della pandemia ha dimostrato essere generalmente molto efficaci contro l’infezione da SARS-CoV-2. Le analisi sono state fatte a 48 ore dal parto e ripetute poi dopo due mesi. I risultati delle analisi hanno dimostrato che nel sangue delle mamme gli anticorpi specifici per il virus erano presenti a due mesi dal parto, ma non a 48 ore.
Un risultato prevedibile, perché sappiamo che il sistema immunitario ha bisogno di due settimane di tempo per produrre le immunoglobuline IgG. Nel latte, invece, gli anticorpi specifici di tipo IgA erano presenti già a 48 ore dal parto, a dimostrazione che la risposta delle mucose per la produzione di anticorpi è più rapida di quella sistemica dell’organismo.
Coerentemente con questi risultati, i neonati non presentavano IgG specifiche per SARS-CoV-2 nel sangue né a 48 ore (perché la mamma non aveva potuto trasmetterle attraverso la placenta, in quanto ne era sprovvista prima del parto), né a due mesi dalla nascita (perché i bambini non erano stati attaccati dal virus e non si erano infettati). N
ella saliva, invece, gli anticorpi mucosali contro il virus erano presenti non solo a 48 ore, ma anche a due mesi dal parto, però solo nei neonati allattati al seno: 17 contro 13 (tra di loro, due coppie di gemelli).
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cit off
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Tesi_2_(ing. Tufano):
Dovrebbe essere noto che i cosiddetti “tamponi” non sono ufficialmente considerati un metodo di valutazione diagnostica, ma solo statistica. Quindi lo studio citato nella tesi_1 riconferma il normale beneficio dell’allattamento al seno per persone NON ammalate, né vaccinate.
- tamponi come metodo NON diagnostico: fonte A
https://6viola.wordpress.com/2021/07/26/tamponi-farlocchi-studio/ - Avvocato Sandri: fonte B et fonti sussidiarie elencate
https://6viola.wordpress.com/2021/04/18/avvocato-mauro-sandri-17-040-2021-abbiamo-chiesto-alla-magistratura-di-pronunciarsi-sulla-attendibilita-dei-test-detti-tamponi-pcr-tramite-cui-il-governo-indica-il-numero-dei-contagiati-in-italia/ - Esame affidabilità TAMPONI eseguiti secondo il metodo Christian Drosten e Victor Corman (fonti ufficiali: “Europe’s journal on infectious disease surveillance, epidemiology, prevention and control” etc) – fonte C
https://6viola.wordpress.com/2021/03/21/esame-affidabilita-tamponi-eseguiti-secondo-il-metodo-christian-drosten-e-victor-corman-fonti-ufficiali-europes-journal-on-infectious-disease-surveillance-epidemiology-prevention-and-control/
A fortiori della tesi 2 vi sono studi che dimostrano che nel caso di persone vaccinate prima del parto aumenta la mortalità del bambino partorito e l’allattamento al senso peggiora la situazione:
fonte:
Nursing baby died with blood clots, inflamed arteries following mother’s Pfizer shot, VAERS report says
traduzione:
Il bambino che allatta è morto con coaguli di sangue, arterie infiammate dopo l’iniezione Pfizer della madre, dice il rapporto VAERS
Ne avevamo già parlato nella fonte (*7)
nell’articolo di 31 patologie avverse:
31 patologie indotte dagli pseudo_vaccini contro covid19 creando danno anziché cura (studio)
31 patologie indotte dagli pseudo_vaccini contro covid19 creando danno anziché cura (studio)