L’elettrone raggiunge la velocità della luce nel precipitare sul protone dell’atomo di idrogeno? proton_wind_model [Physics]

il video della analisi delle orbite nel programma autocad:

Nel video avevamo promesso la etichettatura della interpolazione di maggiore dettaglio tramite una figura ad hoc:
link:
“Figura del max dettaglio” del software secondo k_Fermat

Fig. max dettaglio

Ispezione della base di dati:
i riferimenti rispetto alle nuove basi di dati per indicare i valori corrispondenti
B1:
tratto da:
dati-Op-H-4-1-2021-6-.pdf
(tutte le basi di dati elencate nel seguito, la attuale è una anteprima)
****************************************
i=33689
k(33689)=0.95380450930354
kQ(33689)=0.90974304196776
r1= : 5.6358984013866E-15
rpunto1: = -328490442.05231
rduepunti0 : = -3.7701863355135E+37
fi1 : = 568.42471076553
fipunto1 : = 1.5821479464337E+22
fi_gradi : = 32568.33689781
t1 : = 1.0823054379304E-14
tpunto1 : = 2478091.6901762
tduepunti0 : = 2.223863874586E+36
v=v_elettrone : = 90065898.426743
x0= : -5.5195348598598E-15
y0= : 1.1393350814048E-15
****************************************
B2: i=33688

B3: i=33687

etc.

Dai nostri studi, con il modello k_Fermat, abbiamo _verificato_ che -nel modello matematico k_Fermat- il modello può essere ricondotto alle equazioni di Einstein.

Il metodo con cui ciò può essere implementato matematicamente è nei link seguenti:

[Rif.1]

Una introduzione alla teoria k_Fermat:
https://6viola.wordpress.com/2018/06/21/einsteins-theory-of-general-relativity-reverse-engineering-k_fermat-solution/

Tuttavia non ci siamo ancora soffermati su una questione di grande importanza:

Poiché il valore di

(1) kQ=1-beta^2=1-v^2/c^2

(2) k=sqrt(kQ)

c’è però da dire che in

(3) t=tau/k

esiste una formula alternativa al k che è la seguente:

(4) kQ=1-rg/r; oppure rg=rs (nel seguito)

La dimostrazione della (4) è semplice:

al link seguente abbiamo:

https://en.wikipedia.org/wiki/Schwarzschild_radius

(5) tr/t=k=sqrt(1-rs/r); tr=tau=τ

la nostra notazione era la (3)

(3) t=tau/k, ovvero tau/t=k

Quindi basterà dimostrare che rg=rs, (sulla notazione wiki qui sopra) ed inoltre che

(6) k=sqrt(1-rs/r)=sqrt(1-v^2/c^2)

DIM:

(a) F=mg=GmM/r^2

(b) Ec=(1/2) mv^2 (Ec = energia cinetica a bassa velocità)

(c) Eg=GmM/r (Eg = energia gravitazionale)

eguagliando la (b) e la (c)

(d) (1/2) mv^2=GmM/r, che diviene dopo le semplificazioni:

(e) v^2=2GM/r, dalla precedente ponendo v=c si ottiene:

(f) c^2=2GM/rs, da cui:

(g) v^2/c^2=rs/r

cvd

Per quanto elencato, vedi la (g), il raggio “classico” di Schwazschild è:

rs=2GM/c^2

kQ=1-betaQ=1-v^2/c^2=1-rs/r

C’è da eccepire che il raggio “classico” (classico nel senso di storico) andrebbe riformato:

Infatti la energia cinetica con v -> c .. NON è Ec=(1/2)mv^2, bensì

Ec=(m-m0)c^2;

dove mc^2=E=Etot, dove m=m0/sqrt(1-v^2/c^2) da cui trascurando in Etot .. m0 .. che alla velocità della luce diviene energia, Ec=circa Etot

In tale scenario:

Ec=Etot=mc^2 quando v=c

da cui anziché

(d) (1/2) Ec=mv^2=GmM/r

avremo

(d’) Ec=mc^2, quando v=c;

Dunque

rs=GM/c^2 .. e ne segue: rs=/=2GM/c^2

cvd.

La analisi precedente, sulle energie, può essere riconfermato dal bilancio delle forze:

(a) F1=mg=GmM/r^2

(h) F2=m(v^2/r),
quando il principio di inerzia bilancia la forza gravitazionale in un moto centrale.

Dunque F1=F2 ci restituisce:

(i) GmM/r^2=mv^2/r

(L) GM/r=v^2

(m) r=rs=GM/c^2, quando v=c

Ma la differenza tra queste due versioni del raggio di Schwarzschild dice solo che la costante che genera la “frontiera” del BH (black hole) è diversa a causa di un fattore 2.

Fattore “2” che potrebbe dipendere -per esempio- dalla massa M e quindi il punto dello strutturalismo non muta a secondo di una costante nella esistenza di un dentro e fuori del raggio di Sch.

E’ dunque legittimo lo studio delle mutazioni dentro e fuori di un BH, ovvero -come nel nostro caso- ciò che può essere ricondotto ad un modello di un BH.

cvd.

Nello studio che però abbiamo appena completato ..
(vedi Rif.1 all’inizio dell’attuale articolo)

Oltre che l’elettrone entrare nella sfera più interna delimitata dal raggio rg=rs

abbiamo -matematicamente- supposto di dovere osservare un deriva tachionica
quando v > c
una volta che si sia superata la “frontiera”.

Viceversa normalizzato v=c al test di attraversamento della frontiera ..

Nelle ipotesi alternative:

  • (alfa: caso “in”)
    caso dello stato predecessore s0′ con r < rg
    (la frontiera, però, siamo in ipotesi di averla comunque superata entrando nella sfera di Schwarzschild ed il modello stesso -nella iterazione- ci darà s0′).
  • (omega: caso out)
    caso dello stato predecessore con r > rg
    (la frontiera, però, siamo in ipotesi di averla comunque superata entrando nella sfera di Schwarzschild, ma al modello va imposto un nuovo stato s0” questa volta con raggio esterno al raggio rs. Ciò -la espulsione dell’elettrone, (nella grafica)- comunque avviene (nel modello a differenze finite) attraversata la singolarità r=rs, ma fuori della ipotesi del continuum, per cui il modello alle differenze finite non ci consente di porre v=c, a meno di mutare il modello, come mostreremo nel seguito, ma -le modifiche saranno introdotte- dopo il test di superamento della frontiera).

Graficando, abbiamo osservato la conferma sia in alfa, che in omega, della tendenza a cadere sul protone anche dopo la introduzione del miglioramento dei modelli in modo che acquisiscano la condizione che la velocità di rotazione sulla frontiera è v=c. Viceversa se non fossero stati migliorati i modelli avremmo avuto situazioni di arresto della rappresentazione per la deformazione dei dati a seguito della singolarità al superamento della frontiera: non solo (1) k=NAN, ma anche (2) raggio negativo, (3) fenomeni di oscillazione del raggio orbitale sopra e sotto il valore di rs e poi errore NAN. Nota Bene: dicesi errore NAN la definizione al link seguente:
cito:
In informatica, NaN è un simbolo di avvertimento indicante che il risultato di un’operazione (numerica) è stata eseguita su operandi non validi (specialmente in calcoli in virgola mobile). Il suo nome è l’acronimo di Not a Number (trad. “non è un numero”). Esempi sono la divisione per zero o la radice quadrata di un numero negativo, a cui le FPU assegnano come risultato “NaN”.
fonte:
https://it.wikipedia.org/wiki/NaN

Tuttavia vi sono differenze sostanziali:

nel caso alfa la velocità di caduta è maggiore

nel caso omega la velocità di caduta è molto tenue e a nostro avviso bilanciato dal “vento protonico” analogo al “vento solare” nel caso della nostra stella (il Sole).

Il combustibile del caso omega pensiamo che sia ottenuto dal cosidetto vuoto che non è -in realtà- vuoto ma ha una densità diversa da zero, e misurato indirettamente nella “radiazione cosmologica di fondo”.
Nota Bene: sulla densità media del cosmo: 9.9×10−27 kg/m3 = circa 1E-26 kg/mc fonte:
https://en.wikipedia.org/wiki/Observable_universe

Anticipiamo che il caso più probabile -a nostro avviso- è che la realtà è a favore del caso omega, ma la questione della descrizione più appropriata la espanderemo studiando le basi di dati qui di seguito:

STUDIO DELLE BASI DI DATI:

ricordiamo che nell’articolo precedente relativamente al caso k_Fermat avevamo scritto i seguenti file:
fonte:
https://6viola.wordpress.com/2020/12/20/new-model-hydrogen-17-nov-2020-fermat-solution-2-parte/

data base già elencata al link precedente:

++

cit on (articolo precedente)

++

caso con k_Fermat trasformativo, poiché c’è la trasformazione da massa ad energia.

E’ il caso di
k=sqrt(1-v^2/c^2) con v=vtot=dp/ds
La trattazione matematica è all’inizio dell’articolo attuale (per ulteriori specificazioni).

seguono i file con ds1:

link1′: 3000-extra.pdf
le rappresentazioni della orbita iniziale sono dei cerchi di raggio circa
r1= : 5.3039251696446E-11.
Alla iterazione i=25581 troviamo il punto P4, P5, etc del modello con k=circa 1 (equivalente a massa dell’elettrone costante nonostante l’aumento di velocità nel precipitaare) come in Fig seguente:
Fig.1 (modello massivo):
http://www.partitoviola.it/images/autocad-22-11-2020-1.JPG

Anche nel caso k_Fermat (in cui la massa dell’elettrone varia -diminuendo- con l’aumento della velocità) le orbite iniziali sono dei cerchi di raggio circa
r1= : 5.3039251696446E-11.
Alla iterazione i=25547 troviamo P4′, P5′, etc del modello k_Fermat con k variabile.
In figura seguente è mostrato il confronto tra il modello a massa circa costante e quello a massa variabile detto “extra”:
Fig1′ (modello di k_Fermat):
http://www.partitoviola.it/images/autocad-20-12-2020-1.JPG

Commento: era da aspettarsi che la minora massa nel modello k_Fermat originasse orbite in cui l’elettrone cade di meno e descrive ancora orbite circa circolari.

Inoltre dovremo attendere la iterazione i=25547 nel caso k_Fermat perché il passo di campionamento risulti insufficiente e quindi vada aggiornato.

Nel caso massivo il primo aggiornamento era con i=25600 nel file 27000.pdf
Nel caso k_Fermat il primo aggiornamento era con i=25547 nel file 27000-extra.pdf

link2′: 6000-extra.pdf

link3′: 9000-extra.pdf

link4′: 12000-extra.pdf

link5′: 15000-extra.pdf

link6′: 18000-extra.pdf

link7′: 21000-extra.pdf

link8′: 24000-extra.pdf

link9′: 27000-extra.pdf

nel file precedente si ha errore alla iterazione i=25547
quindi si sarebbe potuto supporre l’utilizzo di ds2=ds1/3600,
ma la grafica ci ha mostrato che era opportuno il “metastato” ds1-2=ds1/60

con tale metastato ds1-2:

link10′: P1-28000-extra-ds1-2.pdf
(range: i=25539=P6′ vs 28000)

la grafica associata:

Fig.7

click x zoom
fonte (blog attuale):
https://6viola.wordpress.com/2020/12/20/new-model-hydrogen-17-nov-2020-fermat-solution-2-parte/

link11′: P2-32000-extra-ds1-2.pdf
(range teorico: i=28001 vs 32000)
ma alla iterazione i=31271 il raggio è negativo e quindi le iterazioni successive sono inutilizzabili. i=31270 ultima iterazione utilizzabile.

Grazie ad una diminuzione di ds otteniamo ds2=ds1/3600 in
link12′: P3-31320-vs 32000-ds2.pdf
(range teorico: i=31270 vs 32000)
ma alla iterazione i=31321 il raggio è negativo e quindi le iterazioni successive sono inutilizzabili. i=31320 ultima iterazione utilizzabile.

Grazie ad una diminuzione di ds otteniamo ds3=ds2/60 in
link13′: P4-31270-vs-32000-ds3.pdf
(range teorico: i=31320 vs 32000)
ma alla iterazione 31335 il raggio è negativo e quindi le iterazioni successive sono inutilizzabili.

Tuttavia è questo il file che mostra la “ANOMALIA”:

i=31331, 31332, 31333, 31334

CON RAGGIO CHE VA SOTTO IL RAGGIO DI SCH.

Si noti -inoltre- che l’angolo descritto continui la rotazione:

gradi: 32568°, 32570°, 32572°, 32574°

Ci riserviamo di espandere il campionamento per meglio indagare.

++

cit off (articolo precedente)

++

Ora, (10 gen 2021) ..

Grazie ad una diminuzione di ds otteniamo ds4=ds3/60 in
link14′: dati-Op-H-1-1-2021-1.pdf
generato dal software:
Op-H-1-1-2021-1.php
(range teorico: i=31331 vs 32000)
Note:
ma alla iterazione i=31369 il raggio è più piccolo di rs(!) e quindi le iterazioni successive sono inutilizzabili. (Ed inoltre oscillanti internamente alla sfera di Sch).
status origine:
i= 31330 prelevato da .. P4-Op-H-extra-31320-vs-32000-ds3.php

Grazie ad una diminuzione di ds otteniamo ds5=ds4/60 in
link15′: dati-Op-H-2-1-2021-2.pdf
generato dal software:
Op-H-2-1-2021-2.php
(range teorico: i=31331 vs 32000)
Note:
il range reale arriva a 32000 poiché il passo di campionamento è diminuito ed anzi necessiterà prolungare la iterazione per avvicinarsi al raggio rs.
status origine:
i=31330 prelevato da .. P4-Op-H-extra-31320-vs-32000-ds3.php


riconfermato il passo di campionamento ds5
link16′: dati-Op-H-2-1-2021-3-.pdf
generato dal software:
Op-H-2-1-2021-3.php
(range teorico: i=32000 vs 35000)
Note:
il range reale arriva a i=33655 che però è inferiore ad rs e quindi dopo una oscillazione più bassa di rs si va in una situazione NAN.
status origine:
i=32000 prelevato da .. dati-Op-H-2-1-2021-2.pdf

Grazie ad una diminuzione di ds otteniamo ds6=ds5/60 in
link17′: dati-Op-H-3-1-2021-4-.pdf
generato dal software:
Op-H-3-1-2021-4-.php
(range teorico: i=33658 vs 36000)
Note:
il range reale è subito off1 a causa del calcolo del k=NAN
status origine:
i=33657 vs 36000 fonte: dati-Op-H-2-1-2021-3-.pdf


Grazie ad una diminuzione di ds otteniamo ds7=ds6/60 in
link18′: dati-Op-H-4-1-2021-5-.pdf
generato dal software:
Op-H-3-1-2021-5-.php
(range teorico: i=33658 vs 36000)
Note:
il range reale è subito off2 a causa del calcolo del k=NAN
status origine:
i=33657 vs 36000 fonte: dati-Op-H-2-1-2021-3-.pdf

Evidentemente siamo troppo vicini ai valori che impediscono il calcolo!
Dunque:
//ritorniamo al valore ds=ds6 ma con i=33654 che vede r > rg
link19′: dati-Op-H-4-1-2021-6-.pdf
generato dal software:
Op-H-4-1-2021-6-.php
(range teorico: i=33654 vs 36000)
Note:
il range reale i=33654 vs i=33687 dopo cui vi sono oscillazioni sotto e poi sopra rs.
status origine:
dati-Op-H-2-1-2021-3-.pdf

Conclusioni sui dati precedenti:

Come si è visto in più di una occasione l’output ha generato oscillazioni attorno al raggio rs. Nella sezione seguente modificheremo il modello per superare tali situazioni delle “differenze finite” e introdurremo lo stato iniziale di essere prossimi alla velocità della luce, che si attua comunque se r=rs, e però collocheremo il punto topografico del raggio poco dentro o poco fuori di rs per verificare il comportamento del sistema come “risposta libera”.

STUDIO della “risposta libera” del sistema in ipotesi che v=circa velocità della luce:

  • caso alfa: Op-H-9-1-2021-0_Fermat-out.php software di “decadimento lento”
    dati generati dal software: by-Op-H-9-1-2021-0_Fermat-out.pdf
    generato da Op-H-9-1-2021-0_Fermat-out.php
    //ritorniamo, come condizioni di stato iniziale, al valore ds=ds6 ma con i=33654 che vede r > rg
    Nota Bene:
    dopo il test:
    “if ($r1 < $rg) goto end;”
    si può ipotizzare (dopo il test):
    r < rg
    oppure si può ipotizzare:
    r > rg
    Perché la condizione di attraversamento (r=rg=rs) -a causa del raggiungimento della velocità della luce- genera una singolarità che potrebbe sbalzare dentro o fuori del raggio rg=rs. (più probabile l’esito che l’elettrone rimanga fuori della sfera di Sch, ma stiamo sondando la “risposta libera” delle due situazioni possibili per avere conferma).
    fonte_predecessore: dati-Op-H-2-1-2021-3-.pdf
    N.B.:
    dopo il test viene _posto_ r0 > rs:
    $r0=5.6358982075865E-15;
    $rs=5.63589819
    […]
  • caso omega: Op-H-9-1-2021-0_Fermat.php software di “decadimento veloce”
    dati generati: by-Op-H-9-1-2021-0_Fermat.pdf
    generato da Op-H-9-1-2021-0_Fermat.php
    //ritorniamo, come condizioni di stato iniziale, al valore ds=ds6 ma con i=33654 che vede r > rg
    Nota Bene:
    dopo il test:
    “if ($r1 < $rg) goto end;”
    si può ipotizzare (dopo il test):
    r < rg
    oppure si può ipotizzare:
    r > rg
    Perché la condizione di attraversamento (r=rg=rs) -a causa del raggiungimento della velocità della luce- genera una singolarità che potrebbe sbalzare dentro o fuori del raggio rg=rs. (più probabile l’esito che l’elettrone rimanga fuori della sfera di Sch, ma stiamo sondando la “risposta libera” delle due situazioni possibili per avere conferma).
    fonte_predecessore: dati-Op-H-2-1-2021-3-.pdf
    N.B.:
    dopo il test NON viene _posto_ r0 < rs poiché alle differenze finite lo stato successivo all’attraversamento entra in modo naturale (generando “r0 < rs”) dentro la sfera di Sch!
    Tuttavia mostriamo qui di seguito lo status successivo che viene prodotto naturalmente con r0 < rs, e cioé (dopo il test):
    @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@
    percorso NEW
    nj=i: = 33683
    @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@
    °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
    i=33683
    r1= : 5.6358981875779E-15
    rpunto1: = -912761.12725306
    rduepunti0 : = 1.4347042487473E+35
    fi1 : = 568.4247099065
    fipunto1 : = 1.5821480664774E+22
    fi_gradi : = 32568.33684859
    t1 : = 1.0823054433383E-14
    tpunto1 : = 2251830.3079825
    tduepunti0 : = 1.3152755803236E+35
    v=v_elettrone : = 89195637.741677
    x0= : -5.5195338037412E-15
    y0= : 1.1393398069208E-15
    °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
    Da cui, in sintesi:
    $r1=5.6358981875779E-15
    $rs=5.63589819
    […]

Si osservi in particolare -nel caso omega- la transizione ..

in Op-H-9-1-2021-0_Fermat.php
(situazione “in”)

quando

i=33682 come ultimo stato con r > rg=rs

e la successiva

i=33683 come “stato già in errore” essendo r < rg=rs.
(in questo ultimo caso si è interni alla sfera di Schwarzschild)

Il motivo perché io possa dire “stato già in errore” oltre che ad entrare dentro la sfera di Sch, è modificato dal fatto che -entrare dentro tale sfera- impone che in k=sqrt(1-rs/r) sia avvenuto .. r=rs e dunque k=0.

Inoltre essendo anche k=sqrt(1-v^2/c^2) abbiamo anche che k va a zero se e quando v=c.

Dunque NON è vero ciò che ci dice il modello k_Fermat quando entriamo nel raggio di Sch, a meno di non porre k=0(!), come se avessimo avuto un modello nel continuum, anziché un modello a incrementi alla differenze finite!

Abbiamo -allora- superato tale hadycap mettendo k=0 nelle equazioni di Einstein (dopo di test -if logico- “r < rg?”) e continuando quindi con il modello proposto da Amadori e Lussardi.

Come è noto il caso omega è quello di un fotone che quando r < rs rimane dentro un BH.

Muto i modelli per testare sia la ipotesi che l’elettrone sia dentro oppure fuori r=rs:

CASO1:

Finché “r > rs” (caso out)

Le equazioni di Einstein sono di tipo k_Fermat

CASO2:

l’incremento di r, prima ancora del calcolo di k, in ipotesi ..

r < rs (caso in)

deve generare che le equazioni vanno cambiate nel tipo di “Amadori e Lussardi” che sono uguali a quelle di k_Fermat, ma dove k=0.

Quindi il nuovo software che ci apprestiamo a scrivere deve avere 2 zone di calcolo diverse:

la zona del “CASO1” e la zona del “CASO2”.

Abbiamo descritto già negli articoli precedenti l’andamento dell’elettrone secondo il modello k_Fermat nel raggiungere la sfera di Schwarzschild. Sia con il software, sia con i valori delle orbite in senso numerico, sia con la grafica di autocad.

Ma sarà anche interessante osservare la orbita di un elettrone in forma esclusivamente energetica quando v=c in concomitanza al superamento di r=rs, poiché agiremo con il test della disuguaglianza “r < rs ?” non potendosi avere un valore esatto “r=rs” ad incrementi a differenze finite.

Il piccolo errore introdotto sarà irrilevante se usiamo la forma di “Amadori e Lussardi”.

Infatti avere posto k=0 quando si vìola il raggio di Sch, consentirà di osservare se, a partire dallo status maturato, l’elettrone abbia la tendenza a continuare ad orbitare secondo la sfera di Sch, oppure allontanarsi.

A nostro parere -come è già noto in letteratura scientifica- rispetto alla “luce” dentro un BH .. si è già trovato che “neanche la luce esce da un BH” e ciò sarà riconfermato se porremo alla violazione

r < rs ?

una risposta YES, attribuendo r=r0 < rs.

Se invece porremo r=r1 > rs

avremo la situazione di un elettrone che viaggia alla velocità della luce e fuori della orbita di Sch.

Ma ciò già sappiamo che -*nel caso gravitazionale*- genera un comportamento tachionico, con v > c nello sviluppo della simulazione, si veda ..

[Rif.2]

https://6viola.wordpress.com/2017/11/23/relativistic-plasma-jets-in-black-holes-mathematics/

Però -nel caso dell’atomo di H- la situazione vede ..
la forza di Coulomb >> della forza del caso gravitazionale!
(leggi: la forza di Coulomb “è molto maggiore”  del caso gravitazionale!)

Da cui introduciamo

TH:

la teoria del “vento del protone”
(proton_wind_model )

Dunque c’è da attendersi né un assorbimento oltre il raggio di Sch, e né una espulsione radiativa dell’elettrone convertito definitivamente in energia, ma solo una orbitazione in una situazione di equilibrio di una orbita di Sch più interna di quella attribuita in letteratura. Tale orbita -tra l’altro- non è neanche un unicum, poiché nel caso dei neutroni la compressione delle cariche “+” & “-” ha dimensioni ancora più ridotte di quelle sopra esaminate relative all’orbita di un elettrone rispetto ad un protone in un atomo H.

Va infine citato che un elettrone dell’orbita più esterna, in ogni atomo, può assumere distanza ancora maggiore di quella a riposo, quando assorbe radiazione luminosa anche di un solo fotone.

Il commento al perché l’elettrone non si trasforma completamente in energia è -a nostro avviso- da cercare in un effetto apparentemente secondario che dipende dal protone. Il protone va pensato leggermente radiativo e ciò impedisce alla natura ondulatoria dell’elettrone, quando è molto vicino al raggio rs, di avvicinarsi troppo al raggio rs. Il “consumo energentico” del “combustibile” bruciato dal protone è nell’assorbire il fondo naturale che sarebbe detto vuoto ma non è vuoto avendosi una densità media superiore allo zero.

Nel seguito il nuovo software e le nuove basi di dati conseguenti alla discussione precedente ..

Scelta dello stato iniziale da cui prelevare i parametri per la implementazione “tachionica” dell’elettrone:

scelgo i=33682 prelevato dal file “dati-Op-H-4-1-2021-6-.pdf”

esplicito tale stato, ed il successivo, come visibile nel file suddetto:

****************************************
i=33682
k(33682)=0.95469559285151
kQ(33682)=0.91144367501009
r1= : 5.6358982075865E-15
rpunto1: = -2211065.4452355
rduepunti0 : = 6.9162551771992E+34
fi1 : = 568.42470976332
fipunto1 : = 1.5821480552435E+22
fi_gradi : = 32568.336840387
t1 : = 1.0823054423776E-14
tpunto1 : = 1061600.3586658
tduepunti0 : = 4.2773797420702E+34
v=v_elettrone : = 89213346.821167
x0= : -5.5195336657607E-15
y0= : 1.1393406023588E-15
****************************************
i=33683
k(33683)=0.95471400368833
kQ(33683)=0.91147882883861
r1= : 5.6358981875779E-15
rpunto1: = -1136819.2433399
rduepunti0 : = 1.1871065733304E+35
fi1 : = 568.4247099065
fipunto1 : = 1.5821480664774E+22
fi_gradi : = 32568.33684859
t1 : = 1.0823054433383E-14
tpunto1 : = 2251830.3079825
tduepunti0 : = 1.3152755803236E+35
v=v_elettrone : = 89195637.741677
x0= : -5.5195338037412E-15
y0= : 1.1393398069208E-15
****************************************

Altero lo status associato ad i=33682 al fine di simulare un modello nel continuum:

La alterazione consiste:

  • nel mettermi esterno a raggio di Schwarzschild:
    (vedi r1 qui di seguito)
  • nel porre k=0
  • nel porre la velocità tutta tangenziale e quindi rpunto1=rduepunti0=0
  • associare al raggio r1 prescelto la circonferenza=2*pi*r1
  • la velocità della cerconferenza percorsa vedrà v=c ..
  • le altre scelte qui di seguito:

****************************************
i=33682
k(33682)=0.95469559285151 -> 0
kQ(33682)=0.91144367501009 -> 0

(noto che sia: $rg=5.635898190548777272350846569754155646521468851537079496E-15;)
r1= : 5.6358982075865E-15 -> rs+epsilon=5.63589821E-15

rpunto1: = -2211065.4452355 -> 0
rduepunti0 : = 6.9162551771992E+34 -> 0
fi1 : = 568.42470976332

fipunto1 : = 1.5821480552435E+22 -> vedi calcolo che segue .. “calcolo fipunto1”

fi_gradi : = 32568.336840387
t1 : = 1.0823054423776E-14 -> omesso nel modello con k=0
(la nuova variabile temporale è ds)

tpunto1 : = 1061600.3586658 -> omesso nel modello con k=0
(la nuova variabile temporale è ds)

tduepunti0 : = 4.2773797420702E+34 -> omesso nel modello con k=0
(la nuova variabile temporale è ds)

v=v_elettrone : = 89213346.821167 -> $c=2.99792E8;

x0= : -5.5195336657607E-15 -> omesso
(le coordinate cartresiane non sono utilizzate nel modello polare)

y0= : 1.1393406023588E-15 -> omesso
(le coordinate cartresiane non sono utilizzate nel modello polare)
****************************************

Simuleremo in questo caso tachionico un passaggio dei parametri eseguito in modo “manuale” nella procedura di caricamento dello status precedente per mostrare che la evoluzione sarà tachionica anche se abbiamo posto v=c come condizione iniziale alla “risposta libera del sistema” introducendo una velocità tutta tangenziale imposta tramite la derivata.

Vi sono altri metodi:

https://6viola.wordpress.com/2017/11/23/relativistic-plasma-jets-in-black-holes-mathematics/

Il metodo attuale offre una alternativa che andiamo a spiegare:

“calcolo fipunto1”:

(z1) circonferenza = 2*pi*r1=3,54113928257213E-014
dove pi=3.14159265358
dove r1=5.63589821E-15

(z1′) circonferenza = 2*(3.14159265358)*(5.63589821E-15)

(z2) velocità =circonferenza/T

(z2′) T=circonferenza/velocità=1,18119872530692E-022
2*(3,14159265358)*(5.63589821E-15)/(2.99792E8); velocità=velocità lux

(z3) T=N*ds=N*(0.0904928189287827554359115647565219366386583E-28)

(z3′) N=T/ds=[2*(3,14159265358)*(5.63589821E-15)/(2.99792E8)]/ds

(z3”) N=13052955,3536897

(z4) fipunto1=(NR)/ds; NR=numero dei radianti in ds

Poiché

(z5) NR=2*pi/N; infatti (NR)*N=2*pi

(z5′) NR=4,8136112756901E-007

(z6) fipunto1=(NR)/ds

Sostituendo otteniamo

(z6′) fipunto1=5,3193295696516900000000E+22

il software, invece, ci dava 1,5E+22, ma con una velocità tangenziale più bassa che la velocità della luce.

riscrivo per facilitare la lettura:

****************************************
i=33682
k(33682)=0.95469559285151 -> new= 0
kQ(33682)=0.91144367501009 -> new=0
r1= : 5.6358982075865E-15 -> confermato
rpunto1: = -2211065.4452355 -> new=0
rduepunti0 : = 6.9162551771992E+34 -> non va passato poiché calcolato dal software
fi1 : = 568.42470976332 -> confermato
fipunto1 : = 1.5821480552435E+22 -> 5.3193295696516900000000E+22
fi_gradi : = 32568.336840387 -> non va passato poiché calcolato dal software
t1 : = 1.0823054423776E-14 -> non va passato nel modello in cui la “t” è soppressa
tpunto1 : = 1061600.3586658 -> non va passato nel modello in cui la “t” è soppressa
tduepunti0 : = 4.2773797420702E+34 -> non va passato nel modello ..
v=v_elettrone : = 89213346.821167 -> 2.99792E8
x0= : -5.5195336657607E-15 -> non va passato perché calcolato dal software
y0= : 1.1393406023588E-15 -> non va passato perché calcolato dal software
****************************************

La discussione su facebook:

https://www.facebook.com/groups/robiemaria/permalink/3552163411568882

ultimo aggiornamento:
16 gennaio 2021, ore 16.44

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