Sindrome dei Bimbi Scossi (studio)

cito:

Recentemente c’è quasi stata una “epidemia” della cosiddetta “sindrome dei bimbi scossi”. I genitori, solitamente i padri, o chi si prende cura dei bambini come le bambinaie, sono stati sempre più spesso accusati di scuotere un bambino al punto di provocargli danni permanenti al cervello e la morte. Perché ?
C’è forse un aumento senza precedenti dei numero di persone che commettono infanticidio o che anelano a fare seriamente del male ai bambini ? O vi è qualcosa di più sinistro in gioco ?

Qualche tempo fa cominciai a ricevere richieste, da parte di avvocati o degli stessi genitori accusati, per delle perizie come esperto. Uno studio ravvicinato della storia di questi casi rivelò qualcosa di realmente sinistro: in ogni singolo caso, i sintomi comparivano poco dopo le vaccinazioni del bambino. Mentre investigavo nella storia medica personale di questi neonati, basandomi sulle cartelle cliniche e sulle annotazioni mediche, stabilii velocemente che a questi neonati erano state prescritte una o più della serie delle cosiddette iniezioni di routine – epatite B, DPT (difterite, pertosse, tetano), polio e HiB (Haemophilus influenzae di tipo B) – poco prima che sviluppassero i sintomi della malattia, che portava ad un serio danneggiamento dei cervello e alla morte.
Lo scenario usuale è che il bambino nasce sano, inizialmente. All’incirca all’età di due mesi viene somministrata la prima serie di vaccini di cui sopra.

Talvolta poco dopo la nascita, mentre la madre e il neonato sono ancora in ospedale, viene fatta un’iniezione di epatite B. Tuttavia, ora un gran numero di neonati muoiono dopo pochi giorni o entro quattro settimane dalla nascita, DOPO la vaccinazione per l’epatite B, come documentato dal VAERS [Sistema di Registrazione delle Reazioni Avverse al Vaccino] negli USA. Quindi, il neonato smette di migliorare, comincia a deperire e, generalmente, sviluppa sintomi di infezione alle vie respiratorie.
Poi seguono la seconda e terza iniezione e la tragedia raggiunge il culmine: il bambino può piangere intensamente e inconsolabilmente, può cessare di, nutrirsi in modo appropriato, vomitare, avere difficoltà a deglutire, diventare irritabile, smettere di dormire e può sviluppare delle convulsioni con un progressivo e accelerato peggioramento delle sue condizioni e principalmente delle sue funzioni cerebrali.

Tale peggioramento può essere veloce, o può evolvere gradualmente finché i genitori non si accorgono che il loro bambino ha proprio qualcosa che non e si precipitano dal dottore o all’ospedale. E’ interessante come venga invariabilmente chiesto loro quando il neonato è stato immunizzato. Venendo a conoscenza che il bambino è stato davvero “immunizzato”, i genitori vengono rassicurati che quei sintomi scompariranno. Vengono quindi rimandati a casa con l’avvertenza, “Date al vostro bambino il Panadol”. Se insistono nel considerare serie le condizioni del neonato, possono venire etichettati come genitori ansiosi o piantagrane. Così, se ne tornano a casa e il bambino rimane in condizioni gravi o muore.

Fino a poco tempo fa, la morte da vaccino sarebbe stata classificata come “morte infantile improvvisa”, in particolare quando i sintomi e i ritrovamenti patologici sono scarsi. Tuttavia oggigiorno, con una frequenza che cresce in modo allarmante, i genitori (o almeno uno di loro, generalmente il padre) possono essere accusati di scuotere il neonato fino alla morte. Gli accusati possono arrivare persino a “confessare” di averlo scosso, per esempio adducendo la ragione che, avendolo trovato immobile nel lettino, che non respirava e/o con uno sguardo vitreo, l’hanno scosso gentilmente – come è naturale – nel tentativo di rianimarlo.

Talvolta, ironicamente, salvano la vita del bambino, solo per essere poi accusati di aver provocato le lesioni interne che avevano impedito al neonato di respirare, in primo luogo, e che di fatto erano già presenti quando avevano scosso il neonato per rianimarlo.
Non importa ciò che i genitori dicono o fanno, ogni cosa iene interpretata contro di loro. Se si presentano piangendo e scossi, verranno accusati di mostrare i segni di chi si sente in colpa. Se riescono a mantenere un atteggiamento composto e distaccato, verranno considerati freddi e calcolatori – e colpevoli a causa di ciò.
In un altro scenario, i genitori sconvolti cercano di descrivere i sintomi al medico di guardia in ospedale o ad un chirurgo, ma sono totalmente incapaci di capire cosa sia successo al loro bambino.
Con grande shock e sgomento, scoprono più tardi che, mentre descrivevano i sintomi osservati, il dottore o un altro membro dello staff stava scrivendo alcune Minacciose parole nella cartella medica: sindrome dei bimbi scossi.

(continua)
https://www.nexusedizioni.it/it/CT/sindrome-dei-bimbi-scossi-il-legame-con-la-vaccinazione-5594

 

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