Equazioni di Einstein come proiezioni tra 2 spazi conformi S1 & S2 sono coerenti alle misure nel cosmo? [studio]

Iniziavo il mio articolo precedente così:

Come è noto la RG (relatività generale) è un modello a 2 corpi massivi.

Purtroppo, quindi, non è immediatamente utilizzabile nella descrizione orbitale a molti corpi, come si ha nella cosmologia.

Nell’articolo seguente esamineremo MOD_EG, e cioé un modello che consente di spostare la dinamica a 2 corpi di Einstein ad un modello a massa distribuita: come un sasso che cade al centro di un pianeta, o come un fotone che descrive una orbita nel cosmo del nostro universo.

(continua)
https://6viola.wordpress.com/2018/10/05/new-model-mod_eg-einsteingauss-physics/

Dopo la pubblicazione di quanto sopra su facebook, ed in particolare alla pagina seguente ..
https://www.facebook.com/groups/568196636593283/permalink/1920590754687191/

.. Manuel Furia mi faceva la seguente obiezione:

“La RG non è assolutamente un modello limitato a 2 corpi massivi.
La RG è un modello che ti permette di calcolare la curvatura prodotta da qualsiasi densità di energia (due corpi massivi, N corpi massivi, una nuvola di gas, un fascio laser, un campo magnetico, ecc…), e di ottenere il moto dei corpi in quella curvatura.”

Tufano:

dopo avere chiesto le equazioni a cui si riferiva .. siamo riusciti a esplicitare che -in realtà- Manul Furia si riferiva alla modellistica iniziata con Lemaitre e poi evoluta alla forma finale detta ai giorni nostri:

Metrica di Friedmann – Lemaître – Robertson – Walker

reperibile in modo sintetico al link seguente:
https://it.wikipedia.org/wiki/Metrica_di_Friedmann_-_Lema%C3%AEtre_-_Robertson_-_Walker

Dunque va precisato che non è la matematica di Einstein nella forma di equazioni alle derivate parziali secondo l’articolo originale di Einstein, che nella versione italiana è reperibile al link seguente ..

http://scienzapertutti.lnf.infn.it/newslettersxt/immagini/relativita_einstein_italiano.pdf

ed in particolare si veda la (22) pagina 17 del link precedente.

Che relazione c’è tra la teoria di Einstein e -per esempio- la soluzione di Schwarzschild?

Si deve partire da un fatto:

Nello studio della forma di ds^2 Einstein introduce in S1, lo spazio locale a chi esegue le misure, una forma che potremmo chiamare “forma generale del teorema di Pitagora”

Se si studia in  4 dimensioni (solo nei termini della “diagonale principale”):

(1) ds^2 = (g00)(dx)^2 + (g11)(dy)^2 + (g22)(dz)^2 + (g33)[d(c.t)]^2

che si particolarizza:

(2) [(1) di Einstein pag. 6]
ds^2 = -(dX1)^2 -(dX2)^2- (dX3)^2 + (dX4)^2

Infatti Einstein scrive con la (3) pagina (6)

(3) [(3) di Einstein pag.6]

(ds)^2 = Σij gij.dxi.dxj = Σi(Σj gij.dxi.dxj) 

che si riduce solo alla (2) qui sopra se esiste solo la linea diagonale della matrice, ovvero si eliminano i termini misti.

Da cui Schwarzschild teorizza una metrica di trasformazione con la (5), a partire dalla (4) 

come segue:

spazio S1:

(4) 
(ds)^2 =  – (dx)^2 – (dy)^2 – (dz)^2 + (dct)^2;  in S1
che collima con l’articolo di Einstein, vedi la (2), se si pone
x=X1
y=X2
z=X3
ct=X4

spazio S2:

(5)
(ds)^2 = -[d(r)]^2 – [d(teta)]^2 -[d(fi)]^2 +[d(ct)]^2; in S2
dove
S2, è spazio remoto ad S1, ed invece locale al corpo terzo come potrebbe essere la osservazione di un muone da un laboratorio solidale con il nostro pianeta.

A come vada “interpretato” il tempo nella (5), in particolare, (oltre che le  coordinate polari, r,teta, fi) è stato esaminato in numerosi miei articoli che elenco qui di seguito per chi volesse scendere nei dettagli, ma -sintetizzo– (ora) che il tempo in S2 andrebbe indicato con variabile “tau” e NON “t“. Poiché t andrebbe usata, come variabile, per indicare le misure temporali in S1, mentre tau è l’indicazione del tempo per chi lo misurasse in S2.

C’è infine una ulteriore problematica:

Si può lasciare la variabile t in S2, purché .. si intenda che t non si riferisca alla misura degli eventi “come misurati in S2 in t”, ma alla antitrasformata di come il tempo misurato in S2,(associato agli eventi di S2), sia poi normalizzato in S1 (ovvero il tempo t indichi gli eventi di S2 trasposti in S1).

Per rendersi bene conto di questa problematica, ora introdotta, si provi a calcolare i coefficienti di Christoffel nei due casi, e si vedrà che vengono diversi!

E solo ri-trasformando tau -> t (in S2), allora, le espressioni finali di Schwarzschild coincidono.

Detto tutto ciò, si capisce che supporre una “metrica” che sia di Schwarzschild o di Lemaitre_et_altri è sempre possibile. Basterà ipotizzare che le trasformazioni tra spazi conformi (S1 & S2) -nel reale- rispettino le formule di trasformazione “astratte e di modello”, indicate in forma matematica, ma che devono essere verificate dalle misure sperimentali sulla fisica.

De facto, con la introduzione di Lemaitre_et_altri, si introduce -finora- la ipotesi che il cosmo del nostro universo (U1) sia di un universo in espansione per cause ignote (teoria del Big Bang).

Cause ignote sia nell’innesco, e sia nella accelerazione della materia ai confini del nostro universo.

Da cui si introduce il concetto di materia ed energia “oscura” (poiché non affetta da misurabilità) della materia ed energia occorrente per rendere concordi il modello matematico e le misure astronomiche.

Un errore tra “sperimentalismo & teoria di Lemaitre” dell’ordine del 95% che (nel 95%) cela ciò che non sarebbe misurabile.

A noi è parso troppo grande una deviazione dalla fisica del 95%, e quindi ci siamo domandati se non vi fossero “errori di fondazione” tra le ipotesi di come è pensato funzionare il modello oggi in voga secondo la Accademia.

Quindi NON una critica sulla astrazione della matematica delle modalità di proiezione tra spazio astratti (S1 & S2), ma se siano pertinenti -tali ipotesi di trasformazione- alla _fisica_.

E la conclusione a cui siamo arrivati (@) ha confermato la inattendibilità del modello del Big Bang.
(@)
conseguente allo sviluppo di un MODELLO appoggiato da Penrose: cioé dello scontro tra 2 BH (black holes), come causa innescante una espansione primordiale del nostro universo, ma oggi esaurita.

Per intuire -con semplicità- perché il modello del Big Bang è SBAGLIATO  e quindi il modello di Lemaitre_et_altri è matematicamente esatto, ma scorrelato dai fatti della cosmologia che sia relazionata con le evidenze sperimentali, farò un esempio in logica frattale qui di seguito ..

Si consideri lo scontro di un elettrone con un anti_elettrone (positrone).

Si ha evidenza _fisica_ di cosa succeda:

Da 2 elettroni (di cui uno dei due è antimateria) si originano 2 fotoni.

Da i miei calcoli, ciò genera

  1. una trasformazione secondo
    energy= m0.c^2;
    dove m0 è la massa dell’elettrone prima dell’urto ..
  2. una espansione del volume della particella fotone a circa il doppio del raggio(#) che aveva la sfera elettrone.
    (#)
    https://6viola.wordpress.com/2018/01/05/fractal-context-sensitive-logic-on-electron-photon-physics/
  3. una stabilizzazione della sfera fotone, stabile per miliardi di anni.
  4. un coordinamento tra più fotoni che viaggiassero con altri fotoni “adiacenti” sotto forma di onda elettromagnetica il cui andamento -dell’onda- da un valore max ad un valore minimo, segnala che la “particella” fotone esiste ancora, sebbene “sensibile al contesto”, e quindi alle condizioni al contorno (anche dette di Cauchy).

Ho scritto numerosi articoli sulla natura duale e concomitante della materia/energia ed ora cito solo la tabella seguente:

Metterò altri link alla fine del presente articolo per chi volesse maggiori informazioni su quale è la matematica in logica frattale.

Qui vorrei invece concludere il ragionamento di esemplificazione sulla dinamica del nostro universo, notando che è possibilissimo che come per gli elettroni e anti_elettroni vi sia una fase di accrescimento e stabilizzazione, o nella fisica le piante o gli essere umani crescono e poi si stabilizzano ..

COSI’

per gli universi, Ui ..

vi è per U1, il nostro universo,

una “infanzia” in cui vi è stata una espansione per lo scontro di 2 proto_universi come anche sostiene Penrose (laddove Penrose li considera BH, black holes, come del resto anche io sostengo) .. e poi -ad oggi- una stabilizzazione del nostro universo U1.

Io aggiungo che ogni universo, ha una dinamica di raggio limite in cui neanche la luce può uscire, ed oggi tale raggio è fotografato dal satellite Planck (io lo stimo dal centro della nostra bolla gravitazionale pari a circa 30 miliardi di anni luce).

Aggiungo inoltre, rispetto a Penrose, che uno dei 2 proto_universi era di anti_materia e ciò causa la ricezione di antimateria dal cosmo in  ciò che è detto “raggi cosmici”.

Concludo che la alterazione della lunghezza d’onda (della luce) NON avviene per espansione del cosmo, ma perché quando la luce perviene a noi (che la osserviamo con il satellite Planck eccedere la velocità della luce tramite la misura della alterazione della lunghezza d’onda), allora, la causa non è la espansione del cosmo -che Lemaitre- ipotizzava di potere tenere in conto con “a(t)”, ma è

INVECE

dipendente da universi in avvicinamento con il blue shift

dipendente da universi in allontanamneto con il red shift.

Infine, che noi misuriamo circa 47 miliardi di anni luce associati alla deformazione della lunghezza d’onda (e non di più) poiché il percorso della luce è da una stella centrale al nostro universo (S@1) e vi è

un viaggio di andata:
d1= 15 + 15 miliardi di anni luce

un viaggio di ritorno dalla cupola di reverbero:
d2= 15 miliardi di anni luce

in totale

d=d1+d2=45 miliardi di anni luce.

Noi siamo a 15 miliardi di anni luce da S@1.

2 miliardi di anni luce è la profondità della cupola di reverbero.


link a miei articoli sui vari temi:

Logica Frattale:

FRACTAL Context-sensitive LOGIC on electron, photon [Physics]
(commento: studio di una nuova metodologia di logica frattale)
https://6viola.wordpress.com/2018/01/05/fractal-context-sensitive-logic-on-electron-photon-physics/

Logica Frattale applicata allo scontro materia e antimateria:
https://6viola.wordpress.com/2018/01/05/fractal-context-sensitive-logic-on-electron-photon-physics/

La teoria alternativa al Big Bang, che rende il modello di Lemaitre irreale:
https://6viola.wordpress.com/2017/06/06/teoria-della-struttura-di-u1-una-teoria-alternativa-alla-vecchia-teoria-del-big-bang/

Penrose/Tufano Ui_theory
https://6viola.wordpress.com/2018/01/07/penrose-tufano-ui_theory-physics/

Ultima versione della rielaborazione della teoria di Einstein in correlazione con la FISICA grazie alle proprietà antisimmetriche del reale che rendono la Penrose/Tufano Ui_theory più generale della teoria di Einstein che non è abbastanza generale per considerare la natura concomitante e duale -al modo di De Briglie- della materia ed energia:
Einstein’s Theory of General Relativity: reverse engineering [k_Fermat solution]
https://6viola.wordpress.com/2018/06/21/einsteins-theory-of-general-relativity-reverse-engineering-k_fermat-solution/

Aggiornamento 14 luglio 2019:

La dissertazione attuale va ulteriormente precisata.
Infatti la forma k_Fermat sopra presentata, pur corretta, non aveva ancora beneficiato della parte matematica di interpretazione “se la k_Fermat potesse essere deducibile da RG di Einstein”.

A ciò assolve la trattazione seguente (sopra pure citata) che qui voglio evidenziare:
https://6viola.wordpress.com/2018/06/21/einsteins-theory-of-general-relativity-reverse-engineering-k_fermat-solution/

ultimo aggiornamento:
14 luglio 2019

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