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Se intendiamo con
- E_r la energia radiativa
- E_c la energia cinetica
E_c, compare nella seguente relazione:
E_c=(m-m0).c^2
dove
m=m0/sqrt(1-v^2/c^2)
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@ @ @
Va inteso che la situazione qui sopra espressa si riferire a macro_sys, e la massa m aumenta per il coinvolgimento di particelle “aggiuntive” man mano che v aumenta.
Nel seguito entreremo in maggiore dettaglio.
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E_r, in cui m0 è di micro_sys, ovvero per una singola particella di massa m0, compare nelle seguenti relazioni:
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if v -> c; dal modello precedente, micro_sys, si osserva che anche m_p -> 0
Dunque E_c -> 0, poiché non si misura parte massiva con v=c.
Si può però introdurre il concetto di calcolo della
E_c’ =”energia cinetica per la parte ancora massiva;
dove m_p=m0[sqrt(1-v^2/c^2)]”
E_c’=(1/2)(m_p).v^2=(1/2){m0[sqrt(1-v^2/c^2)]}.v^2
ma non ha senso la seguente:
E_c=(m-m0).c^2
poiché saremmo nella ipotesi che
ip1: m0=costante (mentre m0 effettiva ancora massiva è variabile, indicata come m_p)
ip2: m=m0/sqrt(1-v^2/c^2) si gonfia solo se altre particelle si computano per l’aumento di energia immessa dai campi che accelerano le masse, mentre noi consideriamo solo le singole masse di interesse, e queste *diminuiscono di massa* con v -> c, anziché aumentare di massa.
Se si fa uno studio di funzione della E_c’ si vede che parte da zero
e ritorna a zero quando v=c
foto:
fonte:
https://it.numberempire.com/graphingcalculator.php
La nostra “normalizzazione” è la seguente:
- y1=(1/2)[m0.sqrt(1-v^2/c^2)].v^2=(1/2)sqrt(1-x^2).x^2
- y2=(1/2)[m0].v^2=(1/2).x^2
- y3=(m-m0).c^2={[m0/sqrt(1-v^2/c^2)] – m0}.c^2={1/sqrt(1-x^2) -1}
dove:
- y1=E_c’=(1/2)(m_p).v^2=(1/2){m0[sqrt(1-v^2/c^2)]}.v^2=
=energia cinetica per la massa ancora massiva (micro_sys) - y2=energia cinetica “classica”
- y3= energia cinetica relativistica di macro_sys.
Quindi la y1=E_c’, energia cinetica per le singole masse m0_i, aumenta!
(nel grafico è la linea gialla)
sebbene -con l’aumento di velocità- le masse delle particelle tendono a diminuire!
(ma la energia cinetica non è considerevolmente influenza dalla riduzione di massa finché v << c).
Il max della E_c’ .. è intorno al valore 0.8(m0)=m_p del nostro grafico normalizzato, in cui abbiamo posto c=1 & v=x, laddove m_p(di v=0)=m0.
Ma la energia cinetica associata alle masse ancora massive, E_c’, andrà a zero quando v=x=c, come si vede anche nel grafico.
Ciò conferma che lo stato relazionale tra E_r di una singola particella m0
E_r=m0[1-sqrt(1-v^2/c^2)].c^2=m_r.c^2
E_p=m0[sqrt(1-v^2/c^2)].c^2=m_p.c^2
vede ..
y1=E_c’=(1/2).(m_p).v^2
Da cui
E_c’ assomiglia ad E_p quando v->c; a meno di un fattore (1/2)
Questo perché la massa m0 è circa costante quando v << c
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Se consideriamo la Ec di macro_sys
E_c=(m-m0).c^2; si ricordi che è -ufficialmente- ottenuta con ipotesi m0=costante ..
da uno studio di funzione si può vedere che ..
E_c=circa m.c^2
dove E=m.c^2 è la formula di Einstein (per i macro_sys).
quando m=m0=m_r (dove m_r è radiativa)
E=E_max=m0.c^2;
è il max contenuto energetico associabile ad una massa che a riposo era m0.
Solo se v > c, la energia cinetica potrebbe variare aumentando oltre m0.c^2 .. grazie alla velocità .. ma risulterebbe di massa immaginaria(!) nel nostro universo, U1, che contempla v=c come max velocità.
Infatti nella matematica dei Tachioni, utilizzando m come “m di macrosys”
La matematica mostra:
E = Energia totale = m*c^2 = [m0*c^2]/rad[1-v^2/c^2]
if: v > c
può essere riscritta, posto rad[1-v^2/c^2] = j*Re1
E = [m0*c^2]/(j*Re1)
Da cui se m0=j*Re2
E = [(j*Re2)*c^2]/(j*Re1) = (Re2/Re1)*c^2
dunque “E” sarà una quantità reale, grazie ad una massa (tachionica) immaginaria (m0=j*Re2).
cvd.
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Conclusioni:
Essendo E=E_r+E_p .. allora .. E_c’, come energia cinetica della massa massiva, non si relaziona direttamente con E_r, ma con E_p=E-E_r
Poiché la singola particella mantiene (a meno di fratture o di perdite)
E=m0.c^2=costante,
ne segue che E_c’ si relaziona con lo status complementare di quello radiativo! .. e cioé con E_p, poiché E_p monitorizza l’andamento della massa (in p=potential, si indica la massa residua che potenzialmente, essendo ancora massiva, è ancora in grado di trasformarsi in energia).
Da cui rinunciando al termine (1/2) in E_c”
E_c”=E_p=m_p.v^2 .. “solo quando v=c”
Mentre in v=/=c
E_p=m_p.c^2 .. che varia solo per la massa! .. a sua volta la massa m_p è funzione di v.
E_c”=m_p.v^2 .. che varia sia per la massa che per la velocità! .. ANCHE in v^2.
cvd.
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ultimo aggiornamento:
29 luglio 2018, ore 14.40