foto link
Anzitutto andrebbe studiato come si compongono secondo Fourier i segnali f(x):
https://it.wikipedia.org/wiki/Serie_di_Fourier
La prima forma di approssimazione di una onda quadrata di periodo T è una sinusoide:
Poiché si ha
e^jnx = cos(nx) + jsin(nx)
Fn=[1/(2π)] ∫ f(x) e^(-jnx) dx; tra a=-π & b=+π
Si dirà che Fn è la trasformata di Fourier di f(x) e cioé la proiezione di f(x) nello spazio delle frequenze.
@ @ @
Allora sarà ricostruibile
f(x) = Σ Fn e^(jnx); Σ da -oo versus + oo
—
Una forma alternativa a quanto sopra, .. è la seguente:
Con T periodo della funzione e dove:
In particolare ..
Per funzioni pari (dove compaiono solo i coseni) si ha:
mentre per funzioni dispari (dove compaiono solo i seni):
I coefficienti an e bn esprimono le ampiezze,
ovvero i pesi delle sinusoidi e cosinusoidi, a0/2 corrisponde al valore medio in un periodo della funzione f(x). Tale formulazione si riconduce alla precedente rappresentazione se:
—
Come confronto con altre formule simili si può vedere il seguente formulario del prof. Polito:
http://calvino.polito.it/~terzafac/Corsi/analisi2/pdf/formulario.pdf
ed i seguenti esercizi risolti sempre dello stesso corso:
http://calvino.polito.it/~terzafac/Corsi/analisi2/pdf/fourier-svolti.pdf
—
Da tutto ciò si capisce la seguente procedura:
- Si individua il valore del segnale nella forma Polito f(x),
oppure nella forma Wiki x(t), - Si risolve l’integrale in dx, oppure in dt dei “coefficienti di Fourier”,
- si scrivono i coefficienti di Fourier nella serie di Fourier
- i primi termini della serie approssimano in modo grossolano ad esempio una onda quadra, tramite un coefficiente costante e una sola sinusoide
- i termini successivi aggiungono sinusoidi a frequenza maggiore, ma di ampiezza minore, per correggere gli errori che risulterebbero dalle prime approssimazioni.
Ad esempio nell’esercizio 2.1.5 di Polito
al link seguente (pagina 2):
http://calvino.polito.it/~terzafac/Corsi/analisi2/pdf/fourier-svolti.pdf
a0 =3/2
(si noti che sia i coefficienti che la serie di Polito sono leggermente diverse da Wiki)
a1=0
b1=-(2/π)
Dunque
f(x)=circa [a0 + a1.cos(x) + b1.sin(x)] + …
—
Quindi anche i segnali di onde elettromagnetiche si possono sommare!
Il risultato di tale somma, però dipende da molti fattori:
- la frequenza della singola armonica in pulsazione ed in ampiezza della intensità
- le caratteristiche del singolo segnale variano sia nello spazio che nel tempo
—
Dunque in presenza di una onda quadrata
f(x) :
f(x)=2 in -3.14 fino a 0
f(x)=1 in 0 fino a +3.14
f(x) di Fourier “bloccata” ad a0, a1, b1 restituisce
f(x)=1.5 – 0,63 sin(x)
il grafico è quello seguente:
https://it.numberempire.com/graphingcalculator.php
figura senza onda quadrata:
foto link
oppure mettendo in evidenza la onda quadra:
foto link
Aggiungendo altri coefficienti ak, bk, la rappresentazione diverrà sempre più simile al caso ideale perfettamente quantico, ma solo in modo approssimato.
Da cui, si capisce anche che la quantizzazione ideale non è un caso fisico, ma matematico, come conferma la trattazione wikipedia al link seguente di cui mostro una figura con k=5, k=15
foto link
cvd.
—
ultima versione:
10 maggio 2018, ore 14.52