dal film “doctor Strange”: il protagonista sta sperimentando i multiversi ..
https://it.wikipedia.org/wiki/Doctor_Strange_(film)
Nel nostro precedente articolo(°), abbiamo visto che la mancanza di massa massiva nei fotoni, modifica il raggio di Schwarzschild, rs, nelle condizioni di Cauchy della luce che si muove in U1, il nostro universo.
(°)
https://6viola.wordpress.com/2018/01/05/fractal-context-sensitive-logic-on-electron-photon-physics/
Grazie a questa innovazione che lascia la precedente formulazione di rs, ma solo quando v << c, abbiamo trovato alcune “normalizzazioni” delle densità, delle masse, dei volumi, dello spin, etc, nel caso del passaggio da 2 elettroni (uno dei due elettroni è un anti_elettrone) al nuovo stato di due fotoni (uno dei due fotoni è un anti_fotone: cioé i fotoni sono entangled).
Ora applicheremo ed estenderemo la trattazione in un modello associato agli universi Ui, riprendendo una idea di Penrose, che per primo ha formulato la teoria che lo scontro tra BH può fare sorgere una situazione nuova da cui sia emerso il nostro universo, U1.
@ @ @
Il primo risultato notevole, nel caso la LOGICA FRATTALE sia applicabile, è che nello scontro tra due universi di tipo oscuro, Ue, (che simula lo scontro tra due elettroni), di cui però un universo è di antimateria, come un elettrone era di antimateria, allora, dopo lo scontro, emergeranno due universi di tipo luminoso, U_Lux, (che simulano la emersione di un fotone e di un antifotone).
Siamo però, noi, già in U1, che è l’universo di materia e non disponiamo, finora, nella mia trattazione, se non di densità di materia media, come dettagliato nell’articolo precedente e che linko per comodità di chi lo voglia consultare:
https://6viola.wordpress.com/2018/01/05/fractal-context-sensitive-logic-on-electron-photon-physics/
Per validare che la LOGICA FRATTALE è applicabile e trovare anche alcune nuove conseguenze di ciò che stiamo affermando, a nostro avviso, serve una misura in U1 della densità al nostro raggio di collocazione in U1.
Siamo a conoscenza, che secondo le teorie oggi prevalenti, il nostro universo non avrebbe un centro e quindi neanche un raggio .. ma la nostra investigazione, finora, come qualcuno che si muove al buio e dall’urto con gli oggetti della stanza si sta man mano formando una idea di cosa vi sia nella “stanza U1” è di avviso diverso ..
Chi voglia prendere nota di una teoria alternativa alla “vecchia teoria del Big Bang” può intanto leggere che già nell’articolo che ora indico proponevamo una teoria degli universi come “bolle gravitazionali” e, evidentemente, le bolle hanno un raggio della bolla stessa:
Nell’articolo appena citato la difficoltà era proprio la stima della densità media su tutto U1, disponendo di misure solo locali alla nostra posizione.
Grazie alle novità introdotte nei nostri ultimi (e citati sopra) articoli, e altre deduzioni che esporremo nel seguito, c’è però modo di stimare le densità medie da densità puntuali di raggio noto se la misura avviene secondo le specifiche che ora andiamo a esporre.
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Si assuma l’ipotesi che noi, come Milky Way, ..
Ip1:
siamo al raggio r_1=circa 15E9 A.L.
—
Si assuma l’ipotesi che noi, come U1, ..
Ip2:
siamo al raggio r_2=2*r_1=circa 30E9 A.L.
—
TH:
Vogliamo dimostrare che la misura della densità in U1, al raggio r1, ci può consentire di dedurre la massa totale, m0, dopo l’urto dal solo ente emergente: si troverà
- M_2=M_2(r=r1)=M_02*[1-e^(r1/r_2)]=circa M_02*(0.4)=circa 0.4*m0
—
DIM:
Anziché usare le densità medie nell’analisi dello scontro di due elettroni (di cui uno è un anti_elettrone) o di due universi oscuri (di cui uno è un anti_universo: e cioé costituito di antimateria) proviamo a considerare un modello in cui la distribuzione sia di tipo esponenziale come segue:
—
Premessa:
Per semplicità di esposizione, ci riferiremo agli enti come elettrone e fotone, perché psicologicamente (per chi segue) è meno “traumatico” riferirsi a enti piccoli e si fatica a “espandere la mente” a considerare “enti grandi” come universi ..
Ma le stesse assunzioni si possono ripetere sostituendo, in LOGICA FRATTALE, il termine elettrone con “universo originario di tipo oscuro”, ed il termine fotone, con “universo figlio di tipo luminoso, come U1”, come il nostro.
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Sia la massa di un fotone dopo lo scontro
(modello esponenziale)
M_2=M_2(r)=M_02*[1-e^(r/r_2)]=m0*[1-e^(r/r_2)]
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Sia la massa di un elettrone prima dello scontro
(modello esponenziale)
M_1=M_1(r)=M_01*[1-e^(r/r1)]=m0*[1-e^(r/r1)]
—
Si può dimostrare che (vedi analisi grafica nel seguito)
(modello esponenziale)
M_2(r=r_2) = circa M_02 = meglio circa 0.65*M_02 = circa 0.65*m0
—
Si può dimostrare che
(modello esponenziale)
M_1(r=r_1) = circa M_01 = meglio circa 0.65*M_01 = circa 0.65*m0
—
Poiché l’elettrone aveva, prima dello scontro, raggio r=r_1,
ne segue che
sull’orlo esterno dell’elettrone, r=r1, abbiamo ..
(modello densità medie)
M_1(r=r_1) = circa M_01 = m0
—
Poiché il fotone ha, dopo lo scontro, raggio r=r_2,
ne segue che
sull’orlo esterno del fotone, r=r_2, abbiamo ..
(modello densità medie)
M_2(r=r_2) = circa M_02 = m0.
—
Affinché ciò sia consistente, è cambiata la densità media essendo:
(modello densità medie)
r_2=2*r_1
ρ_2=(1/8)*ρ_1
dove
ρ_2, ρ_1 sono densità medie rispettivamente nel fotone e nell’elettrone.
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Si può però dimostrare che anche nel fotone, o U1, si può misurare in r=r1.
Se si applica il modello esponenziale:
e si trova:
(modello esponenziale)
entrambe le approssimazioni seguenti ..
- M_2=M_2(r=r1)=M_02*[1-e^(r1/r_2)]=circa M_02*(0.4)=circa 0.4*m0
- M_2(r=r_2) = circa M_02 = meglio circa 0.65*M_02 = circa 0.65*m0
Ciò significa, allora, che si può dedurre anche la massa totale m0, non più solo dalle masse medie, ma anche dalla masse puntuali (nel modello esponenziale) riferite al raggio, dalle sole misure nell’universo in cui è M_2,
nota bene, senza conoscere per misura diretta M_1.
cvd.
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segue analisi grafica ..
https://it.numberempire.com/graphingcalculator.php
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DIM. n.2:
ANALISI NUMERICA:
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sia
G=6.674E-11
c=3E8 metri/sec.
c^2=9E16 metri/sec.
r1=15E9 A.L. = 15E9*9.461E15=1.41915E26
r2=30E9 A.L. = 30E9*9.461E15=2.83830E26
ρ=densità_uff=1E-26 kg/m^3
fonte n.1: foto di wikipedia
fonte n.2: link originale
https://en.wikipedia.org/wiki/Observable_universe
trasformazione da gr/cm^3 -> kg/m^3:
ρ = 10E-30 gr/cm^3 = 10E-27 kg/m^3 = 1E-26 Kg/m^3
Calcolo:
M_U1(r=r2)=ρ*Vol_U1(r=r2)
Vol_U1(r=r2)=4.18*(2*r1)^3
r1=1.41915E26
2*r1=2.83830E26
sostituisco r1 e moltiplico:
Vol_U1(r=r2)=4.18*(2.83830E26)^3
M_U1(r=r2)=ρ*Vol_U1(r=r2)=(1E-26)*4.18*(2.83830E26)^3
rs=G*M_U1(r=r2)/c^2=7.08752928327747E26 metri > r2
verifico se vale il teorema di Penrose/Tufano
per cui, in r=r1, si osserva, in r1, una massa 0.4*m0=m0′
rs’=0.4*rs=G*{0.4*M_U1(r=r2)}/c^2=0.4*7.08752928327747E26 metri
rs’=2.835011713310988E26 metri <- ottenuto da rs’=GM/c^2 come sopra!
rs=30E9 A.L.=2.83830E26 metri <- ottenuto dall’ipotesi di r2=2*r1; !
dunque anche la deformazione numerica conferma il teorema di
Penrose/Tufano:
- M_2=M_2(r=r1)=M_02*[1-e^(r1/r_2)]=circa M_02*(0.4)=circa 0.4*m0
cvd.
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ultima versione 7 Gennaio 2018, ore 15.26
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La logica frattale in “doctor Strange”:
foto link