NUOVA EQUAZIONE DELLA ENERGIA TOTALE RELATIVISTICA: “E_microsys”

Anzitutto un ringraziamento a questa danzatrice .. che invito a vedere sul questo video .. al seguente link:


Ora svilupperò come sono arrivato a cambiare la equazione della energia totale relativistica .. “E_microsys”

@   @   @


Nel mio ultimo articolo(*)
https://6viola.wordpress.com/2017/12/01/e2-m0c22-pc2-news/
scrivevo che il perché teorizzavo che

sia
E = m*c^2

sia
E^2 = (m0*c^2)^2 + (pc)^2

non permettevano la convergenza a capire cosa stava succedendo nella materia sub atomica .. aveva un motivo molto semplice:

Ec=m*c^2 – m0*c^2

trova una massa considerata “fissa” = m0 al variare della velocità v(t), ma ciò può solo essere approssimato come vero quando v << c.

Dunque una particella che abbia energia totale E=m0*c^2

  • sia che sia considerata materia in m0 con v << c
  • sia che sia considerata ex massa in m0 e quindi solo energia

vede la sua energia totale microsys E=Etot_microsys=m0*c^2=costante!

Questo è vero!

Ma c’è una partizione tra energia radiativa ed energia potenziale, per cui
Ep=energia potenziale= E tot – Er

In pratica la parte potenziale è afferente alla materia ancora massiva, e la radiativa si riferisce alla energia ormai non più massiva.

Sul come avevo fatto a capire ciò rinviavo ai miei studi sul plasma (fusione fredda) e ai miei studi sul calcolo tensoriale nella soluzione generale di Schwarzschild che io chiamo soluzione k_Fermat in onore del fatto che Amadori e Lussardi chiamano soluzione di Fermat una espressione particolare della soluzione di Schwarzschild.(°)
(°)
https://6viola.wordpress.com/2017/12/01/e2-m0c22-pc2-news/

Ora vorrei io entrare qualche minuto nell’esame della catena logica del perchè ho scritto

non solo k e kQ nella soluzione k_Fermat, dove k=sqrt(1-v^2/c^2) & kQ=(1-v^2/c^2) ..

come risultato di un calcolo tensoriale e quindi il merito è poco riguardo alla intuizione, ma è solo dovuto al rigore di rendere la base quadridimensionale veramente ortonormale non limitando v < c, e introducendo lo spazio dei tachioni ..

ma principalmente ..

 

come si vede compare il termine k=sqrt(1-v^2/c^2)

Il perché “nasce” questa modalità di rappresentazione per lo stato atomico sottoposto ad accelerazione fino a “v” prossimo a “c” l’ho mostrato e io stesso capito dopo averlo solo intuito e scritto (nelle formule qui sopra) così:

fonte:
https://www.facebook.com/groups/robiemaria/permalink/1461744070610837/?comment_id=1462193210565923

il fatto “strano” è che sia la massa che il tempo cambiano in funzione di v(t) attraverso lo stesso k=sqrt(1-v^2/c^2).

Nelle formule di Einstein(*) non c’è modo di relazionarsi esplicitamente con la massa, m, ma solo con la massa M, attraverso rg=2GM/c^2.
(*)
Mi sto riferendo la soluzione di Schwarzschild: capitolo 4 Amadori Lussardi, per esempio.

C’è però modo di relazionarsi con il tempo “t” e le derivate tpunto, tduepunti.

Ecco perché ogni volta che compare il tempo il calcolo tensoriale completo dell’elettro_fotone vede i termini k e kQ (poiché mi relaziono alla massa, m, tramite il tempo!)

Analogamente nello spazio del laboratorio, in contrapposizione dello spazio remoto in cui misuro in tau, la massa comincia ad assumere una parte che “evapora” in energia, che io chiamo “massa radiale”. E Silvestroni(#) chiama “massa di De Broglie”, associata all’onda elettromagnetica con cui possono essere descritti anche gli elettroni, sebbene a bassa velocità abbiano una massa, e quindi sono (gli elettroni) enti massivi (enti massivi al 100% se v=0).
(#)
https://6viola.wordpress.com/2017/12/01/e2-m0c22-pc2-news/

Quindi c’era da aspettarselo che per portarsi dalle equazioni di Einstein in cui sono presenti i componenti massivi, alla forma di Einstein in cui NON sono presenti i componenti massivi, andava modificata la misura del tempo.

Il mio lavoro, grazie al calcolo tensoriale completo, è stato esprimerlo in modo graduale, sia nel calcolo delle equazioni di Einstein secondo Schwarzschild/Fermat, e sia nell’enucleare il termine m0*c^2 dalla energia totale di MACROsys e cioé

Ec=E – m0*c^2= E – E_microsys

e dire che

E_microsys=m0*c^2

che a sua volta va separata per la parte radiativa e quella potenziale ancora massiva.

Quindi nella parte macro m0*c^2 è esatto scriverla m0*c^2 perché nella somma della decomposizione radiativa e massiva rimane m0*c^2.

Ma è un errore pensare che la componente massiva e radiativa abbiano lo stesso comportamento microsys!

Per queste ragioni siamo ancora all’età della pietra con la trasformazione di Klein Gordon e Dirac che NON operano la scissione da me proposta.

Il modello delle particelle sub atomiche richiede infatti di distinguere tra componenti ancora massive e componenti esclusivamente o parzialmente radiative.

ultima versione ore 8.30 del 12 maggio 2018

 

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