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Ci proponiamo di sperimentare 3 fatti importanti:
- “action of the medium” (filtro gravitazionale?) .. il comportamento della luce (SIMULAZIONE SOFTWARE) .. non in modo radiale (ndr: in modo radiale lo abbiamo già verificato nell’articolo precedente a questo), ma in modo tangenziale. Poiché vogliamo “simulare” con l’azione di più campi gravitazionali se la luce “rallenta” nell’attraversare un mezzo che sia alterato da campi gravitazionali.
- “action of the medium” (filtro di Maxwell?) il comportamento della luce .. nella trattazione come onda elettromagnetica che sia influenzata dal mezzo e vedere come ciò si “reverbera” nella esposizione tensoriale tanto da modificare la trattazione semplificata delle geodisic_eq nel vuoto.
- L’Orbita di un fotone attorno ad U1 (il nostro Universo): U1’s Orbit.
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Prima Parte
“action of the medium” (SIMULAZIONE SOFTWARE)
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Per risolvere il punto 1 (nel vuoto, ma in presenza di un campo gravitazionale) stiamo ripetendo ora la Ns trattazione già svolta nell’articolo seguente: Quantum in General Relativity
link: https://6viola.wordpress.com/2016/08/08/quantum-in-general-relativity/
In particolare facendo riferimento alla figura lì pubblicata che è la seguente:
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Rispetto alla figura qui sopra siamo nelle seguente ipotesi:
- Al centro del sistema cartesiano ci sia un buco nero con la massa della Terra e con rg=9 mm (millimetri, ovvero 1*10^-3 metri)
- Il fotone è considerato “nascere” (come prodotto da un laser ipso facto) sull’asse x alla distanza di x=3*rg=27 mm
- Il fotone è supposto con una velocità posta 300 mila km/s = 3*10^8 m/s [metri al secondo] con direzione secondo l’asse y quando è poggiato (all’inizio del moto) nel punto P=(x=3*rg=27 mm; y=0 mm). Quindi la sua velocità è -all’inizio- su un orbita tangenziale al moto orbitale che la massa del “black hole” tende ad imporre al fotone.
- Nell’articolo citato, e nella figura qui sopra, è già disegnata la orbita che si produrrebbe -nel vuoto- usando le equazioni geodesic_eq. Ma ora perfezioneremo il software che ci mostrerà anche l’andamento della velocità totale e la scomposizione nella velocità radiale, anche detta “normale” (rpunto(t)), & della velocità tangenziale (v_TG(t)). Dove: v_tot = rpunto(t) + v_TG(t). La v_tot(t) sarà inizialmente -quindi- tutta tangenziale, essendo rpunto(t=0)=0. Ma il software ci darà i valori della evoluzione allo scorrere del tempo.
Nel seguito il nuovo software:
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software: lux-filtro-gravity-a
In questa versione riprende le condizioni di Cauchy della figura precedente ed opera fino ni=200 iterazioni
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software: lux-filtro-gravity-b
In questa versione sono state migliorate tutte le condizioni di Cauchy, eccettuato il valore della velocità della luce che viene posta al valore c=3*10^8 m/s per valutarne più facilmente l’abbassamento o innalzamento da tale valore a causa dell’orbita della luce attorno a un buco nero nelle varie fasi dello sviluppo dell’orbita.
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software: lux-filtro-gravity-c
In questa versione sono lasciate le stesse condizioni di Cauchy del software lux-filtro-gravity-b, ma poiché la elaborazione collassa per i molti outputs richiesti .. è stata introdotta una innovazione di test (if logico) al fine di richiedere l’output solo per la iterazione finale .. e in tal modo aumentare il numero delle iterazioni che la macchina riesce ad eseguire: abbiamo spinto il processo fino a 100 mila iterazioni poiché -il processo- già mostra saturazione per questo valore max.
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Nel seguito l’elenco dei valori che -il nuovo software- fornisce in output:
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Commento ai risultati della sperimentazione software “sopra elencata”:
Siamo nella ipotesi di un fotone che “parte alla distanza r0=3*rg”:
- mentre nella “fuga radiale” .. la velocità di fuga già da poche iterazioni cresce spaventosamente per potere resistere al campo gravitazionale e poi si satura a un valore max ben superiore alla velocità della luce di fotoni che emergono dalla corona di una stella ordinaria ..
- ora, nella “fuga tangenziale” .. la velocità di fuga, inizialmente tutta tangenziale, vede una diminuzione della componente tangenziale fino a ridursi sempre di più quanto più aumenta la distanza. La componente normale, rpunto(t), diviene sempre più simile alla v_TOT(t), poiché la espressione radiale, rpunto(t) delle geodesic_eq da noi utilizzata è in componenti polari.
Quindi la fuga da un buco nero per “evaporazione” si può considerare una eccezione alla dinamica ordinaria di un fotone che viaggia nel cosmo e attraversa campi gravitazionali di altre stelle, buchi neri e/o galassie.
- Nella fase di avvicinamento tra il fotone e la sorgente del campo gravitazionale: sarà -tale avvicinamento- “in modo laterale” alla sorgente del campo, e quindi genererà una leggera deviazione verso il corpo massivo e lieve accelerazione della velocità (se fosse a 299 999 km/s la velocità prima di giungere nel campo gravitazionale -> tenderebbe al valore 300 000 km/s alla minima distanza).
- In fase di allontanamento tra il fotone e la sorgente del campo gravitazionale: sarà tale allontanamento “in modo laterale” alla sorgente del campo, e quindi genererà una leggera deviazione verso il corpo massivo e lieve decelerazione della velocità che però tenderà a recuperare con l’aumento della distanza.
(Se alla minima distanza il valore della velocità fosse 300 000 km/s nell’allontanarsi questo valore sarebbe prima tutto tangenziale e zero nella componente normale .. quindi tornerebbe al valore 299 999 km/s (in aumento) tutto secondo la componente normale quanto più si allontana dal campo gravitazionale).
Da cui sembrerebbe -dal software- che in mancanza di un rallentamento causato “dal mezzo” (come è per la luce che rallenta secondo una propagazione in un mezzo diverso dal vuoto) il passaggio vicino ad un campo gravitazionale abbia il solo effetto (su un medio periodo di osservazione) di cambiare “la direzione della propagazione” senza apprezzabili variazioni sulla velocità tipica, v_typ, della luce, se intendiamo con v_typ la velocità di circa 300 mila km/s come quella (all’incirca) con cui emerge da una stella.
Questo risultato giustifica “la credenza popolare” che la luce sia circa costante .. (indico con credenza popolare la diceria che la luce sia costante senza averne simulato l’andamento della dinamica con le geodesic_eq).
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Seconda Parte
“action of the medium” (filtro di Maxwell?)
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Questo risultato RINVIA a una trattazione che introduca il “mezzo” nella trattazione della luce come Maxwell, ma che darà scarsi risultati, visto che nello spazio intergalattico la quantità di materia è molto poca.
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Terza Parte
U1’s Orbit.
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Studio dettagliato dei numeri -per le condizioni di Cauchy-
sul modello dell’orbita di un fotone attorno ad U1
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La prima cosa da notare nello scegliere i dati da attribuire ad U1, è di quale raggio staremmo parlando ..
Prendiamo la seguente fonte:
https://en.wikipedia.org/wiki/Observable_universe
Nella foto sul lato destro della pagina precedente troviamo:
Volume_U1_tot = 4*10^80 mc
Poiché si può approssimare U1 con una sfera
detto R_U1_tot il raggio totale dell’U1, e non solo fino alla Ns posizione
Vol_U1_tot = (4/3)*(3.14)*(R_U1_tot)^3=4*10^80 mc=4.18*(R_U1_tot)^3
Da ciò possiamo ricavare
(R_U1_tot)^3 = 4*10^80 mc/4.18 =circa 1*10^80
R_U1_tot = radice cubica (1*10^80) = rad[0.9569377990430622*10^80=
rad[95*10^(3*26=78)] = 4.57398324969130929*10^26 metri.
Vol_U1_tot = 4*10^80 mc (*)
(*)
https://en.wikipedia.org/wiki/Observable_universe
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Il diametro sul link citato:
https://en.wikipedia.org/wiki/Observable_universe
diametro_U1=2*R_U1_tot=8.8*10^23 km =8.8*10^26 metri
R_U1_tot=8.8*10^26 metri/2=4.4*10^26 metri
che è molto vicino al valore da noi trovato 4.57*10^26 metri
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Se non che il Raggio dell’Universo alla nostra epoca attuale è stimato
R_U1(t0) = 14 o 15 miliardi di Anni Luce=1/H0
Convertiamo -allora- tale valore in Anni Luce in metri ..
https://it.wikipedia.org/wiki/Anno_luce
Dunque
1 A.L. = 9.461*10^12 km = 9.461*10^15 m
15*10^9 A.L. = (15*10^9)*(9.461*10^15 m)=141.915*10^(9+15)=141*10^24=1.41*10^26 m
Da cui ..
Solo se moltiplichiamo
(1.41*10^26)*3=4.25*10^26 metri=R_U1_tot
TH-12-1
Da cui
la distanza=3*(c*t0)=3*(15 miliardi di A.L.),
è la stima del cosmo non fino al punto da dove guardiamo il cosmo noi, in t0, (ovvero dall’origine della sfera, U1, alla distanza d1=c*t0=R_U1(t0)),
ma un cosmo almeno 3 volte più ampio [ovvero dall’origine della sfera, U1, alla distanza d2=3(c*t0)=R_U1_tot].
R_U1_tot > R_U1(t0)
cvd.
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Studio delle due frontiere di U1:
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la prima frontiera alla distanza c*to
la seconda frontiera alla distanza 3*c*t0
—
ipotesi di studio:
(a)
calcoliamo la massa, M1, associata al raggio r0’=c*t0
&
calcoliamo r0’=raggio epoca attuale:
se la densità è 10*10^-30 gr/cm^3=10*10^-27 Kg/m^3 = 1*10^-26 Kg/m^3
M1=densità*volume=(1*10^-26 kg/m^3)*(4.18*r0’^3); r0′ vedi seguito
fattore di conversione 1 A.L.*9.461*10^15=metri
in ipotesi che il raggio r0′ sia 15 miliardi di anni luce =
r0’=
(15*10^9)*(9.461*10^15)=141.915*10^(9+15)=141.915*10^(24) metri =1.41*10^26 metri
Da cui
M1=densità*volume=(1*10^-26 kg/m^3)*(4.18*r0’^3)= 1.171746378E+053 kg
(Massa del raggio epoca attuale: 1E53 Kg al link seguente).
—
(b)
Si noti che r0′ (vedi punto “a” precedente) è circa il raggio di Schwarzschild=rg’, calcolato sul valore della massa ordinaria della TAB al link seguente:
https://en.wikipedia.org/wiki/Observable_universe
M=10^53 Kg
Infatti
rg’=2GM/c^2=1.48312888888889E+026
avendo però posto M=1E53 kg
anziché M=1.17E53 kg che si sarebbe trovato usando la densità arrotondata a
1E-26 kg/m^3
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(c)
Si ipotizzi -allora- che tutto U1(t0), (relativo alla epoca attuale, t=t0, dunque fino a t0), costruisca una “frontiera”, in circa rg’, relativa alla nostra epoca attuale, simile alla frontiera di un buco nero.
Ci si può chiedere a che distanza r > rg’ la luce descriverà un percorso chiuso,
attorno a rg’? (vedi seguito fino a “Conclusioni”).
post scriptum(aggiornamento 26.5.2017):
Si troverà che la luce gira attorno ad un BH quando ha il raggio r=rg’+epsilon
se con rg’ intendiamo il BH ipotetico generato dalla massa calcolata con la densità media.
Quindi stiamo ipotizzando un BH di massa distribuita che non è un oggetto standard.
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(d)
Verificheremo se il percorso chiuso, ellittico, della luce, che realizza la Bolla di U1, sia come prima ipotesi di “esplorazione” alla distanza di circa r_orbit=3*rg’. (vedi punto”c” precedente). (post scriptum(aggiornamento 26.5.2017: nella verifica dovremo ridurre il raggio fino a quello della frontiera del BH + epslion)
- Tale infatti è la distanza dei max avvistamenti galattici.
- Tale è il valore del raggio max ottenibile dalla soluzione del volume ipotizzato al link: https://en.wikipedia.org/wiki/Observable_universe se si risolve la seguente equazione:
(4/3)*(3.14)*r2^3=4*10^80 m^3; in breve: 4.18*r2^3=4*10^80 mc
r2^3=(4/4.18)*10^80; r2=r_orbit=circa 3*rg’
Infatti
r2=radice cubica[95.69*10^78]=10^26*radice cubica[95.69]=
4.57398324969130929*10^26 metri
3*rg’=3*1,48312888888889E26=4.44938666666667E26 metri
scegliamo -però- (come prima esplorazione) per $r0 ($r0 è in nome usato nel software)
#$r0=r_orbit=3*rg’=4.44E26 metri
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(1)
rg?
calcolo di rg: dalla formula rg=2GM/c^2
Poiché da
https://en.wikipedia.org/wiki/Observable_universe
Volume=(4/3)*3.14*r^3=4.18*r^3=4*10^80 m^3 (ripreso dal link sopra citato il Volume)
ricaviamo r2: (già svolto al punto “d” sopra)
r2=radice cubica [(4*10^80)/4.18]=(10^26)*radice cubica[(4/4.18)*100] = 4.5739832496913092918*10^26 metri
Tale valore è molto vicino a quello del link in TAB di wiki-eng citato:
r(wiki-eng)=4.4*10^23 km (vedi diameter) = 4.4*10^(26) metri.
Per calcolare rg, però, manca ancora una stima della massa M
Secondo la tabella al link sopra citato:
M=10^53 kg
Però se calcoliamo la massa secondo la formula:
Massa2 = densità*Volume otteniamo:
Massa2 = (1*10^-26 [kg/m^3])*(4*10^80 m^3)=4*10^54 Kg = 40*10^53 kg
Massa2*x=M
(40*10^53)*x=10^53 -> x=1/40=0.025
Quindi con “Ordinary Matter”=10^53 kg
ipotesi 1: si sta sottostimando la massa ipotizzata come massa totale! (ip materia oscura).
oppure ..
ipotesi2: oppure si sta stimando solo la massa al raggio interno alla epoca attuale di U1!
(abbiamo già esaminato questa ipotesi ai punti da “a” fino a “d” qui sopra nelle ipotesi di fondazione).
ciò significa cito (rif. ipotesi 1, di 5 righe sopra):
https://en.wikipedia.org/wiki/Observable_universe
“This gives a critical density of 0.85×10−26 kg/m3 (commonly quoted as about 5 hydrogen atoms per cubic meter). This density includes four significant types of energy/mass: ordinary matter (4.8%)”
4%=0,04
Valore abbastanza prossimo alla riduzione da noi calcolata sui dati di tabella di wiki-eng.
Nella nostra attuale ..
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“prima analisi di esplorazione”
—
.. però, non ci affideremo alla aleatorietà delle “sottostime”, ma assumeremo M=10^53 kg come dai dati di tabella wiki-eng,
fonte:
https://en.wikipedia.org/wiki/Observable_universe
poiché ..
- sia nella ipotesi 1 tale valore è la massa _realmente_ misurata dalla nostra epoca (nella ipotesi aggiuntiva che ce ne sia altrettanta al centro di U1, o di guardare U1 “da fuori” ..).
- sia perché noi valutiamo che la materia oscura sia collocata in una dimensione adiacente, grazie allo studio di universi adiacenti (vedi teoria Universi Adiacenti) e
- sia anche grazie al fatto che NON serve “materia oscura” nel nostro universo per giustificarne l’equilibrio (vedi articolo seguente):
https://6viola.wordpress.com/2016/11/10/einsteins-orbit-theorem-of-the-net-tufanos-second-geodesic-theorem-mathematics/
Da cui
M=10^53 kg = M_U1(t0) = Massa dentro U1 fino alla epoca attuale detta t=t0.
Con tali valori, otteniamo per il calcolo di rg, quanto segue:
rg’=2GM/c^2=1,48312888888889E+026 (vedi punto “b” precedente).
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(2)
r0?
Come prima esplorazione porremo:
$r0=3*rg’=3*1,48312888888889E26=4.44938666666667E26 metri
(vedi punto “d” precedente)
More info: vedi nel seguito la sezione “ITERAZIONE”
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(3)
ds?
Con $ds intendiamo il tempo che la luce impiega a compiere il primo intervallo di campionamento:
c=(spazio_campionamento)/$ds=3E8 m/s
Quando abbiamo graficato un disegno in scala in cui era rg= circa 9 mm nell’articolo seguente:
https://6viola.wordpress.com/2016/08/08/quantum-in-general-relativity/
abbiamo ottenuto buoni risultati con spazio_campionamento=circa 1 mm (quindi con un fattore 10:1 tra il valore di rg e il valore “spazio campionamento”).
Ora abbiamo rg’=(1,48312888888889E+026) metri e dividendo per 10 avremo una scelta di campionamento pari a “spazio di campionamento”=(1.483/10)*10^26 metri= circa (1*10^-1)(10^26)=1*10^25 metri
Con tale scelta sostituiamo nella espressione seguente:
c=(spazio_campionamento)/$ds=3E8 m/s
c=(1*10^25)/$ds=3E8 m/s
ed esplicitiamo $ds
ds=(spazio_campionamento)/3E8=(1*10^25)/3*10^8=(0,333333333333)*10^(25-8) sec =
0.333333333333*10^17 sec=3.33333333333E16
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(4)
in ipotesi (che sono quelle vicino a quelle reali che la luce tenda a sfuggire alla gravità della massa M1, per cui il triangolo che si forma tra la distanza dal centro alla partenza, r0= cateto, l’altezza=h, l’ipotenusa=r1 abbia r1 > r0) ..
r1=ipotenusa del triangolo di primo campionamento ?
r1=rad[(h)^2 + $r0^2]
c=h/$ds ->
h=c*$ds=3E8*(0.333333333333*10^17 sec)=1*10^(8+17)=1*10^(25) metri
r0=3*rg’=4.44938666666667E26 metri (vedi punto (2) precedente)
r1=rad[(h)^2+$r0^2] = rad[( 1*10^(25) metri)^2 + (4.44938666666667E26 )^2]
r1=rad[( 1*10^(25) metri)^2 + (4.44938666666667E26 )^2]
r1=4.45051027518319E+026
—
(5)
$rpunto0=($r1-$r0)/$ds ?
sebbene potremmo inizializzare secondo la formula precedente che mostrerebbe una variazione molto blanda del raggio in coordinate polari, nello spostarsi da r0 ad r1 ..
essendo questa variazione una componente della velocità in senso radiale al campo gravitazionale che dovrebbe essere circa zero quando il moto fosse di perfetta orbita stazionaria ..
essendo che porre $rpunto0=0 corrisponde a una cosiddetta “risposta libera del sistema”, ossia senza dare input al sistema lasciare che il sistema si “stabilizzi” secondo la sua dinamica interna ..
porremo (come primo studio di “evoluzione libera”):
$rpunto0=0
—
(6)
$fipunto0 ?
$fipunto0=(f1-f0)/$ds
ci poniamo in
f0=0
calcoliamo f1?
f1 è l’angolo del triangolo di primo campionamento.
dunque
sin(f1)=h/r1
h=1*10^(25) metri (vedi punto (4) precedente)
r1=4.45051027518319E+026*10^26 (vedi punto (4) precedente)
sin(f1)=h/r1=1*10^(25) metri/4.45051027518319E+026=
0.1*10^26/4.45051027518319E+026*10^26 =
sin(f1)=0.02246933358577267
sin(f1)=0,0224693336 ok
arc sin (f1) = f1 = 0.022471224715 (radianti)
fipunto0=(f1-f0)/$ds
ds=0.333333333333*10^17 sec
f1/$ds=
0,0067413674100067E-16= 6.7413674100067E-19
—
Ora abbiamo tutti i parametri per lanciare il software
specifico anche la
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ITERAZIONE
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flow chart:
valori costanti:
rg’= $rg=1,48312888888889E+026;
$ds=0.333333333333*10^16;
$fi0 = 0.0;
$rpunto0 = 0.0;
$ni = 200;
$ACC = 0.0;
$v_TOT = 0.0;
$v_TG = 3E8;
$i=0;
$y0=0.0;
$r1=h=4.45051027518319E+026 ok
$r0 iniziale = 3*rg’=4.44938666666667E26; // metri ok
$fipunto0 iniziale = 0.3854509497543855E-16; //rad/sec
START:
leggi
new $r0
leggi
new $fipunto0
ELABORA:
elabora geodesic_eq
STAMPA (per ogni i):
(valori letti in output dopo implementazione geodesic_eq con tali valori)
TEST:
if orbita “è stabile” go to END; // Nota Bene: “è stabile” .. si intende che chiude una ellisse.
if orbita “NON è stabile” goto “CALCOLA” (nuovi parametri)
CALCOLA:
// Nota Bene: il calcolo delle condizioni iniziali si ripete solo dopo verifica orbita
calcola new $r0
$r0=$r0-0.1$r0
calcola r1 (h=costante)
$r1=sqrt(h*h+$r0*r0]
calcola f1 (h=costante)
$sin_f1=h/$r1
$f1=ARCSIN $sin_f1
calcola new $fipunto0
$fipunto0=$f1/$ds
goto START
END:
stop
—
Anziché complicare il software (cosa che poteva essere fatta imponendo delle condizioni di test sull’orbita) ..
.. abbiamo preferito valutare “per nostra ispezione diretta” dall’output del grafico dell’orbita l’eventuale ricalcolo (su foglio di calcolo o software separato).
Su tali tecniche di Cybernetics, rinviamo, per more info, al seguente articolo:
https://6viola.wordpress.com/2017/01/26/tufanos-7th-theorem-cosmos_orbit_cybernetics-mathematics-software/
Quindi qui di seguito poniamo direttamente il valore del software (semplificato) l’output, ed inoltre la seguente tesi riassuntiva dei risultati trovati:
TH-12-2
In generale la luce compie, se $r0 > $rg & se $r0 è solo leggermente maggiore di rg, una orbita circa circolare attorno ad un buco nero e a velocità typ=circa 300 000 km/s. Il raggio a cui questo avviene, detto $r0 nel software, è proprio poco più del raggio del buco nero, in ipotesi di muoversi lateralmente, e quindi provenendo da fuori del campo gravitazionale avremo $r0 > $rg.
Se r0 < $rg il modello di Einstein -in risposta libera (rif.lux)- è ANCORA applicabile!(*), ma mostra un rapido decadimento dell’orbita -verso la massa centrale- se non si tiene conto che serve una componente di velocità rpunto0 > 0 affinché ci si opponga a tale traiettoria.
(*)
Stiamo ipotizzando che la massa dentro un BH non sia uniformemente distribuita, ma pressoché concentrata al centro, e che prima di tale nucleo sia trascurabile la densità all’esterno del nucleo.
Alternativamente necessiterebbe lo studio con il modello di Gauss a densità variabile (densità variabile dentro il BH):
more info: “modello di Gauss”:
https://6viola.wordpress.com/2017/04/25/inside-the-stars-and-black-holes-is-exact-einsteins-theory-physicstufanos-9th-theorem/
Diverso sarebbe se “il fotone” emergesse “per evaporazione” ed in modo radiale dallo stesso buco nero: in questo caso, già esaminato negli articoli precedenti a questo attuale, si osserverebbe una forza di Mach che consentirebbe alla luce di emergere a
velocità v > c e vincere il campo gravitazionale.
more info: “la fuga per evaporazione da un BH”:
https://6viola.wordpress.com/2017/05/04/dynamics-of-light-near-and-far-from-a-black-hole-physicis/
—
Rassegna del software e delle ipotesi di inizializzazione (di Cauchy)
—
I casi di Cauchy, da “a” fino ad “h” (nelle 3 fig seguenti):
Fig.1: orbita da “Orbit-a vs Orbit-b”
foto link
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Fig.2: orbita da “Orbit-c vs Orbit-e”
foto link
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Fig.3: orbita da “Orbit-f vs Orbit-h”
foto link
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Il software nei due casi “Bolla-Gravity-10-52017-g“: leggermente dentro del BH
foto link
—
Il software nei due casi “Bolla-Gravity-10-5-2017-h: leggermente fuori del BH
foto link
Non abbiamo graficato gli output, ma -quando avremo tempo di farlo(*)– si può vedere che solo in prossimità della frontiera esterna, del BH, l’orbita della luce compie una circonferenza completa!
(è il caso sopra elencato “software: Bolla-Gravity-10-5-2017-h“)
(*) vedi -nel seguito- la seguente Fig.:
Fig. della grafica di output del software: “Bolla-Gravity-10-5-2017-h”
Mentre -c’era da aspettarselo- in un raggio leggermente inferiore a Schwarzschild la trattazione di Einstein collassa.
(è il caso sopra elencato “software: Bolla-Gravity-10-5-2017-g“)
Sarebbe ancora applicabile -però- se considerassimo quasi vuoto il buco nero fino al nucleo del BH, e si vedrebbe che concentrando la massa lontana dalla frontiera si potrebbero ancora usare le equazioni di Einstein, oppure, meglio ancora la trattazione di Gauss, quando la densità non sia costante, come abbiamo studiato nel Sole (cambiando però i valori di densità e compressione):
more info:
https://6viola.wordpress.com/2017/04/25/inside-the-stars-and-black-holes-is-exact-einsteins-theory-physicstufanos-9th-theorem/
Però -dopo queste verifiche- passiamo all’esame seguente:
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CRITICA di TEORIA DELLA MISURA
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La teoria precedente di studio del comportamento della luce rispetto ad una massa M1=10^53 kg come dalla fonte seguente:
https://en.wikipedia.org/wiki/Observable_universe
- .. sta però supponendo che “M1″=10^53 kg sia tutta la massa di U1. E si sta supponendo che sia una “Massa Concentrata al centro di U1, mentre -invece- è una massa distribuita!”
- .. sta supponendo -quindi- che M1 sia “non distribuita nel cosmos”, ma come una massa a cui noi siamo “esterni”, nell’osservare il comportamento della luce!
Dall’articolo seguente:
Fractal Logic [versus FRACTAL Contest-sensitive LOGIC] TH-11
https://6viola.wordpress.com/2017/05/01/fractal-logic-versus-fractal-contest-sensitive-logic/
riprendiamo il seguente passaggio:
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cit on
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- Il primo fatto strano: è una sorta di “ciclicità” delle forme: (1)-a: il protone ha una struttura di cariche (i quarks) che gli gira attorno a formare il nucleo .. (1)-b: ed anche l’elettrone, il singolo elettrone avendo una massa, potrebbe essere pensato sia come una sfera con una massa centrale e con cariche negative che lo contornano, senza massa .. ma anche con cariche negative che anche esse abbiano una massa alla stessa stregua dei quarks. Il nucleo è circa il 99.4% della massa totale(*1); (2): il sistema solare ha una massa centrale -il Sole- che è circa il 99.9% della massa di tutto il sistema solare .. e realizza anche lui un planetario(*2); (3): la via lattea (ed in generale ogni galassia) sembra avere al suo centro un black hole (un buco nero) che ha una massa enormemente più grande di una stella normale e che giustifica il moto ellittico di tutta la galassia attorno al suo centro(*3); (4) in uno dei nostri ultimi articoli .. https://6viola.wordpress.com/2017/04/08/dynamics-of-light-tufanos-8th-theorem-teoria-della-anti-gravitazione-universale/ abbiamo formulato la ipotesi che il “BIG BANG” NON sia stata una semplice esplosione, ma una proto-stella, ancora esistente e causa del moto delle galassie attorno a un punto centrale che è la protostella che tiene in condizioni pseudo stazionarie il nostro universo (U1); (5) perché la ricorsività di questa impostazione dovrebbe fermarsi? non potrebbe essere U1 una sorta di “atomo” di una scala maggiore? .. NON potrebbe essere l’atomo di idrogeno la forma di una scala iterativa? .. io penso che è possibile .. ma poiché sono anche convinto che il concetto di “logica frattale” NON è solo una mera “ricorsione” o iterazione che dire si voglia .. dobbiamo scendere ad esaminare anche il punto due che segue .. come secondo “fatto strano” ..
(*2) fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Sole (3° rigo dall’alto vs basso).
(*1)’ fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Protone
(*1)” fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Elettrone
(*3) fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Via_Lattea. ndr(commento): “Ci sono incertezze su quale sia la vera massa al centro e nella Via_Lattea privata del centro, attribuendo ciò a materia oscura”: (dalla fonte): Gran parte della massa galattica potrebbe essere costituita da materia oscura, che forma un alone galattico le cui stime di massa variano tra 600 miliardi e 3000 miliardi di masse solari (M☉).[40] (ndr: del resto sulle stime di dove sia collocata la materia e la energia nel cosmos siamo ancora all’età della pietra .. visto che le attuale teorie (esclusi gli articoli del presente blog) non riescono a collocare circa il 90% della materia ed energia come si vede al link seguente .. 26.8% + 68.3% = 95.1% di enti NON individuati! .. cito: Secondo il team di Planck, l’universo ha circa 13,798 ± 0,037 miliardi anni di età,[28] ed è costituito per il 4,9% dimateria ordinaria, per il 26,8% di materia oscura e per il 68,3% da energia oscura. Inoltre, la costante di Hubble è stata misurata in 67,80 ± 0,77 (km/s)/Mpc.[8][24][25][27][28] - Il secondo fatto strano: è il concetto che in fisica verifichiamo costantemente .. “il concetto di simmetria & a-simmetria”.
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cit off
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Che senso ha dire che M1=10^53 kg sia tutta la massa di U1?
.. se M1 è una stima ottenibile moltiplicando la densità
ρ=9.9*10^-30 gr/cm^3 = circa 10*10^-30 gr/cm^3 = 10^-29 gr/cm^3
quindi
ρ=10^-26 kg/m^3
dunque
ρ=M/Volume
M=ρ*Volume
e calcolando il Volume, nota la massa, si trova
che
10^53 kg=(10^-26 kg/m^3)*(Volume)
da cui
Volume=(10^53)/(10^-26)=10^79 m^3
.. quindi un volume che è circa il valore
Volume=4*10^80 m^3
sempre al link:
https://en.wikipedia.org/wiki/Observable_universe
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Risposta alla domanda ..
“Che senso ha dire che U1 ha massa M1=10^53 kg?”
(continua)
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NON ha nessun senso .. a meno che M1 si pensi tutta la massa di U1 e di volere osservare il comportamento della luce dall’esterno di tale massa!
Questo è “l’esercizio” che abbiamo svolto .. e abbiamo osservato alcuni fatti paradossali!
- che il raggio di tutto U1, r0=c*t0, (se la massa è M1), è circa uguale al raggio di Schwarzschild! .. e quindi la luce che fosse esterna ad U1 “fuggirebbe da U1” solo se fosse _esterna_ ad U1, mentre se fosse interna -> “NON POTREBBE USCIRE DA U1! .. perché U1 si comporterebbe come un buco nero!
- che il satellite Planck misura su una “*cupola*=B2 molto esterna al nostro punto di osservazione” (noi stimiamo a circa 3*r0=47 miliardi di anni luce(@1), se r0 è r0=c*t0=15 miliardi di Anni Luce, dimostrazione nel seguito) e -quindi- (il satellite) misura “la radiazione cosmologica di fondo CMB” .. ma tale fatto sarebbe impossibile! .. se da un solo punto (origine del Big Bang) la luce si fosse propagata: Infatti .. essendo noi laterali al Big Bang non si avrebbe una radiazione uniforme sulla “cupola” mentre la misura di Planck ci restituisce una radiazione CMB circa uniforme!
Inoltre:la luce sarebbe rimasta nel buco nero che sarebbe U1, ad un raggio inferiore al punto da cui -invece- è misurato se tutta la massa di U1 fosse solo M1=10^53 kg(*)
(*)
si ricava ciò calcolando rg di M1 con rg=[2*G*(M1)]/c^2.=circa r0=c*t0.
(@1) dim:
rx=2*G*(M§)/c^2 se rx=3.14*r0=47 miliardi A.L. =4.45E26 solo M§(di B2) è incognita e si ricava
M§ = 3.03E53 kg laddove
M(wiki)=1*10^53 kg come massa citata,
M'(wiki)=1.17*10^53kg come massa calcolata dalla densità
M”(wiki)=circa 3*10^53 Kg se si cerca la massa associata al volume 4E80 m^3 tramite la densità! .. poiché la massa M'(wiki) è una sottostima rispetto a densità e volume proposti al link: https://en.wikipedia.org/wiki/Observable_universe - che la CMB è uniforme in tutte le direzioni in cui il satellite fotografa! .. come se la “Bolla di reverbero della CMB”=*cupola=B2* non fosse relativa ad U1 nel suo complesso, ma ad una distanza sferica dall’osservatore!” .. quindi -tipicamente- come un fenomeno innescato da una quantità di materia attorno all’osservatore .. e in movimento con qualunque osservatore che esplora il cosmos -> attorno a se -osservatore- che guarda.
- Inoltre la radiazione non dovrebbe tornare indietro! .. se non per l’effetto “eco” su una superficie sferica .. che abbiamo chiamato *cupola=B2*.
- Se non siamo, come galassia, Milky Way, nell’esatto centro della una sfera di tutti U1 (cosa poco probabile) si osserverebbero della a-simmetrie sulla “Bolla B2 di U1″=B2 .. che invece NON ci sono! .. e ciò porta che la CMB è rimbalzata su una “B2=Bolla Gravitazionale CMB” =/= “B1=Bolla di U1”(come calcolabile con rg di Sch.).
L’articolo che introduceva alla Ns “Teoria della Bolla Gravitazionale”:
https://6viola.wordpress.com/2017/04/08/dynamics-of-light-tufanos-8th-theorem-teoria-della-anti-gravitazione-universale/
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CONCLUSIONI
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Lo studio attuale porta ad una conferma che il punto orbitale di Milky Way Galaxy, è circa ..
r0=c*t0=15 miliardi di Anni Luce =1.41*10^26 metri.
(le stime attuali dicono circa 14 miliardi di anni luce).
secondo le stime del link:
https://en.wikipedia.org/wiki/Observable_universe
vede
r_U1_tot(wiki-eng)=circa 4.4*10^26 metri= circa 3*r0 = 4.23*10^26 metri
G=6.6*10^-11
c=3*10^8 m/s
c^2=9*10^16
con la massa stimata al raggio r=c*t0
attraverso il calcolo per densità è
M(r=c*t0=epoca attuale: calcolo per densità)=(1E-26)*(4.18*(1.41E26)^3)=
M(r=c*t0)=1.1943275986620E53 kg
dove 10^53 kg è al link:
https://en.wikipedia.org/wiki/Observable_universe
Da cui al raggio della CMB= 3.14*1.41E26 metri la massa ottenibile dalla densità sarà maggiore ..
r_CMB=3.14*1.41E26=4.44E26 metri
M(r=3.14*c*t0)=(1E-26)*(4.18*(3.14*1.41E26)^3)=M(r=3.14*c*t0)=
3.675200043840360E54 kg
dunque M(r=3.14*c*t0) >>M(r=c*t0) = circa 1E53 kg che è la stima ufficiale, ma vera se si riferisce solo alla nostra epoca.
Viceversa -nella nostra epoca- vi sono distanze -già oggi- maggiori della nostra epoca! (Ad esempio non solo della CMB, ma anche di galassie come la z8).
Aggiornamento del 1-6-2017, ore 9:08:
nel prossimo articolo “TEORIA DELLA STRUTTURA di U1” presenteremo maggiori dettagli di come “funziona” U1 gravitazionalmente, grazie alle geodesic_eq di Einstein/Schwarschild.
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Fig. della grafica di output del software: “Bolla-Gravity-10-5-2017-h”
.. nella figura seguente, la grafica di un fotone attorno ad un buco nero (BH). La massa del BH è M1=10^53 kg, vista da fuori del BH. La orbita del fotone inizia sulla superficie del BH, con raggio leggermente maggiore di rg di Sch. e verso l’alto. Dopo una prima rotazione di 360° attorno al BH .. alla seconda rotazione il fotone si disallinea e esce dal campo gravitazionale del BH: l’interesse di questo studio ora mostrato e nell’osservare che la massa del BH è molto maggiore alle masse ordinarie, ma la velocità della luce, se si lancia il software, mostra scarsa deformazione di velocità nonostante l’ordine di grandezza di M.
foto link
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il software che genera i punti di campionamento, della figura precedente, è il seguente:
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foto link
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la dinamica del software graficata in autocad dopo alcuni zoom:
foto link
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foto link
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https://en.wikipedia.org/wiki/Observable_universe
foto dei valori ufficiali al link sopra citato:
foto link
(click sulla foto x zoom)
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versione 16 nov 2017, ore 10.48
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