Le DINAMICHE dell’eureka! [studio]

I ricercatori dell’Università di Princeton sono riusciti a rallentare i fotoni e a creare una stranissima nuova forma di luce: la luce solida. Ecco di che si tratta.
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Pasquale Tufano
Pasquale Tufano trovo questo argomento di grande interesse .. e ne spiego le ragioni:
finora la luce è stata considerata nella fisica una eccezione.
La maggiore contraddizione logica nel comportamento fisico della luce è che la velocità della luce NON si somma alla velocità di una sorgente che la emette. Su questo postulato, verificato essere vero sperimentalmente, si possono costruire con il teorema di Pitagora e niente di più, come matematica, le equazioni di Lorentz nella forma più nota, senza ricorrere al calcolo tensoriale.

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano per fare una paragone è come se la luce fosse “chi si getta da una nave e nel nuotare vede la sua velocità non dipendere dalla velocità (mentre nuota) dalla sorgente (la nave), ma dalla velocità con cui nuota, indipendentemente dalla velocità della nave da cui si è lanciato”.

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Questo ci fa pensare che lo status “luce” ha delle proprietà *CONGENITE* ossia che raggiungere la velocità della luce sia -nel nostro universo- uno STATUS che introduce anomalie che per esempio non si osservano nelle onde sonore. Poiché nelle onde sonore -proseguendo con il paragone- la velocità della sorgente delle onde si somma alla velocità delle onde sonore. Si pensi al fatto che il suono di una ambulanza si sente in modo diverso quando si avvicina a noi, e differentemente quando si allontana da noi.

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Questo ci dice -inoltre- un altro fatto importante: la luce è in uno STATUS che è legittimo chiamare “stato limite della materia energia nel nostro universo, come capacità di misura”.

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano E’ tipico, infatti, negli stati cosiddetti “saturati” vedere delle nuove caratteristiche nel comportamento della materia quando vi sia una “transizione di stato” .. si pensi ad esempio al comportamento dell’acqua quando si passa dalla forma liquida alla forma solida.

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano per entrare nel dettaglio, con l’esempio dell’acqua: lo stato solido non viene raggiunto in modo del continuum, ma gradualmente, ed in modo saturato, ossia pseudo quantico: la evoluzione dello status relazionato del liquido cambia in un intervallo ristretto quando quella condizione limite di pressione, temperatura, in un certo volume, raggiungono una condizione limite che non si innesca in modo infinitesimale, ma in un intervallo di tempo diverso da zero, anche se breve, e quindi con il tempo necessario che tutta la massa implicata risenta dei nuovi parametri nella diffusione a tutta la massa implicata.

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Queste informazioni, nell’osservare quelli che io chiamo stati dinamici nelle transizioni dei sistemi nei cambiamenti di fase, oppure “equilibri preferenziali” .. per dire che un equilibrio oltre che statico, può essere _dinamico_ e quindi assumere un cambio di configurazione nel tempo evolvendo verso un nuovo stato che sia “preferenziale” rispetto alla forma di cui godeva il sistema nello status precedente!

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano mutando (per ciò che c’è da mutare) queste considerazioni verso la anomalia comportamentale dello status della luce di viaggiare alla velocità della luce .. ciò ci da molte informazioni!

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano ci informa, ad esempio, che le anomalie della luce (rispetto ad altri stati della materia/energia) non sono dipendenti da un particolare quid che ha la luce e non hanno altri enti .. ma dal fatto che viaggia alla velocità della luce, scusate la tesi lapalissiana nel notare che la luce viaggi alla velocità della luce, ma che vedrete che non è banale quando lo spiegherò che significa -in generale- per ogni ente che non viaggi necessariamente alla velocità della luce.

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano ci dicono queste riflessioni .. o almeno ci portano a dire .. solo la luce viaggia alla velocità della luce? .. è quindi una capacità congenita non trasferibile a nessun altro ente?

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano ed ecco l’eureka! 🙂 no .. vi sono fenomeni in natura che pur essendo materia ordinaria -come ad esempio l’isotopo di idrogeno detto deuterio quando è in forte compressione- vedono trasformarsi materia in energia radiativa (in particolare nel range dei raggi gamma)!

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano ciò ci da delle informazioni eccezionali! .. ci dice che la materia può essere trasformata in luce .. e non è lo status “luminoso” un fenomeno innato e congenito .. ma replicabile da uno “status adiacente” -> lo status della materia in cui l’idrogeno abbia una massa, purché le condizioni di volume, temperatura, pressione (principalmente) siano sufficienti a quella “transizione” a cambiare “di fase” se volessimo utilizzare la terminologia del cambio di fase dell’esempio dell’acqua che cambi di comportamento tra stato liquido a stato solido per abbassamento di temperatura (principalmente, ma gli altri parametri sono ugualmente importanti).

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano la “meccanica” con cui avviene la transizione tra forma materiale con una massa dell’idrogeno e la sua forma “luminosa”, ossia considerati brevemente energeticamente in “fotoni” come “quanti di luce” .. andrebbe quindi “ESPANSA” nella sua dinamica di transizione .. se si vuole indagare il comportamento della luce, che in questo caso non è propriamente il comportamento della luce, ma il comportamento della materia, quando da forma massiva-> passa -> a forma energetica secondo approssimativamente e=mc^2 per scrivere la forma semplificata della trasformazione dell’equivalenza una volta che si sia stabilizzata ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano così come chiamiamo “acqua” i costituenti H2O sia quando sono nella forma liquida e anche nella forma solida, io dico che andrebbe chiamata *materia*, ogni ente del nostro universo sia quando è nella forma massiva (di cui si può misurare la massa associata) e anche quando se ne osservasse il comportamento prevalentemente ondulatorio/radiativo (ad esempio osservando i raggi del sole che sono visibili come onde di luce che dal sole, come analogamente da ogni stella, convertono la massa della stella in energia radiativa, come comportamento evidente anche se semplificato).

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano tutto questo capitolo -allora- dello studio della fisica andrebbe trattato nello “studio della transizione a sistemi saturati” .. poiché si deve attendere la saturazione di tutto il liquido ai nuovi parametri prima che si osservi complessivamente il cambio di fase tra fase liquida a fase solida .. e analogamente si deve attendere che l’idrogeno (nella forma di deuterio, o trizio) si compatti (principalmente per le forze gravitazionali e la temperatura associata nelle stelle) fino ad aver dalla fase1 (in t1) due atomi di deuterio -> alla fase2 (in t2) un atomo di elio, e quindi un difetto di massa nel passaggio da t1 a t2 che porta a potere dimostrare che proprio la massa mancante in t2 si è trasformata in energia come e=mc^2

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano è ora -spero- più chiaro che esistendo una dinamica di transizione per cui la luce non nasce luce ed è tale da sempre e per sempre, ma un fenomeno fisico originato dal collasso della materia su se stessa, ma non in un intervallo di tempo zero .. ne segue che perturbare la fase di transizione avrà delle conseguenze sullo status “energia radiativa” detta brevemente status di luce !

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano quindi con le nuove ricerche sulla superconduzione e la interazione con i fenomeni luminosi si osserva una considerazione che avevamo già trovato nel nostro discorso .. la materia ha una via di mutazione dallo status massivo a quello radiativo, ma questo percorso non è monodirezionale -soltanto- ma anche invertibile, anche se non è facile ottenere ciò, poiché la sperimentazione nell’interazione tra raggi di luce mostra che la luce -in campo aperto- non interagisce con se stessa! .. nelle condizioni standard .. in cui si è operato finora .. volendo escludere la sperimentazione linkata all’inizio di questa discussione .. di cui ringrazio l’amico Riccardo Viola di avermi dato l’occasione (continua)

Pasquale Tufano
Pasquale Tufano aggiungo una considerazione che è dirimente nell’esame del discorso attuale .. quando io studiavo filosofia al liceo il nostro professore (uno psicologo) ci diceva “leggete i filosofi sui testi originali e non mi riportate il loro pensiero a memoria .. ma ciò su cui siete daccordo e perché e ciò su cui NON siete daccordo e perché” -> contrariamente a quello che sostiene John Tostig quando dice <<Inoltre ti sconsiglio di leggere il testo originale di Einstein, sempre bene leggere gli originali per motivi storici, ma per imparare la materia è meglio usare testi più didattici, in modo che forniscano le basi matemtiche e anche gli sviluppi successivi della teoria, oltre alla fisica essenziale.>>
fonte:
https://www.facebook.com/groups/1210296982321058/permalink/1228617867155636/

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano è chiaro che una materia di studio va letta su più libri per chi vuole superare problemi di comprensione dipendenti da un passaggio esplicativo del singolo autore .. e in questo confermo Tostig..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano ma proprio ieri rileggevo Einstein non tanto sulla trattazione completa della teoria della relatività ma sulle sue premesse epistemologiche al perché e su che fonda i suoi principi di fondazione della sua trattazione proprio sul lavoro originale di Einstein .. al link seguente .. http://www.roma1.infn.it/…/A.%20Einstein%20… ed in particolare la legittimità della (1) a pagina 7

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano e lì si capisce come presupponga -Einstein- una ipotesi infinitesimale della distribuzione della materia in un calcolo non alle differenze finite, ma alle differenze infinitesimali, e quindi ignorando le scoperte della meccanica quantistica sulla distribuzione NON uniforme a livello subatomico della distribuzione della materia/energia.

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Questi passaggi .. sono risolutivi per lo studio della fisica .. perché la fisica non si esprime sulla matematica se non _dopo_ avere spiegato a cosa si sta riferendo! .. e quindi l’ipotesi di una analisi del continuum come se potesse essere utilizzato il calcolo infinitesimale è legittimo solo potendo assumere la materia secondo Zenone: “ossia che tra due punti ve ne sono sempre uno intermedio con le stesse caratteristiche”, ma se ciò era legittimo per la ignoranza degli atomisti greci che spaccavano la pietra con il martello .. e consideravano che vi fosse un mattone ultimo ed indivisibile (atomo significa indivisibile) .. non è più legittimo oggi con Heisenberg che trova che vi sono diversi livelli di distribuzione della materia e tali livelli non sono equamente distribuiti nel continuum, ma prevalentemente quantici cambiando di molto la distribuzione del reale se si è su scala sub atomica! (un elettrone precipiterebbe in pochissimo tempo sul protone se si utilizzassero solo le leggi classiche come dimostra Konishi al testo che linko qui di seguito!) .. e ciò da anche la spiegazione del perché Einstein funziona bene su scala macro cosmos (laddove l’ipotesi infinitesimale è una buona approssimazione del reale) e NON funziona più su scala micro cosmos visto che fa ridere l’ipotesi di fare una analisi infinitesimale su scala sub atomica dove la meccanica classica mostrerebbe che gli equilibri lì agenti come preferenziali non sono analoghi alla rotazione di un satellite (si pensi ad un elettrone) attorno ad un nucleo solare (si pensi al protone). E da ciò cadono anche i postuli di fondazione della teoria della relatività ristretta laddove dice che le leggi sono invarianti a tutti gli osservatori cambiando il sistema inerziale! .. poiché questo è vero su un dato contesto (direbbe Cauchy) e non è lo stesso contesto operare su scala sub atomica dove le leggi tra gli enti non sono paragonabili al diverso contesto macrocosmos.. e quindi l’ambito di applicazione di Einstein può funzionare solo sui livelli oltre l’atomo con un orizzonte degli eventi che compartimenta quell’universo dall’universo di microscala, in modo analogo come la compartimentazione avviene anche tra il livello macro di un solo universo (il nostro) e ogni universo adiacente .. con la solita dinamica di saturazione degli “stati limite” del comportamento della materia quando cambia di stato

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano a pagina 10 -con Konishi- la dimostrazione di cosa succede nell’atomo di idrogeno usando la meccanica classica .. anziché quella quantistica http://univaq.it/~serva/teaching/Konishi-Paffuti.pdf

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Ci sarebbe però una domanda da farsi .. perché la meccanica quantistica riesce a spiegare ciò che la analisi del continuum non riesce a spiegare?

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano io affermo che lo può fare grazie ad una impostazione detta termodinamica se volessimo usare una terminologia di scala macrocosmos .. che funziona sempre: in questo approccio tu non stai dicendo come le molecole di un gas aumentano di temperatura, quando vuoi dedurre la temperatura dalla agitazione termica del gas .. ma ti limiti a dire cosa misuri -> “in media” 🙂

Pasquale Tufano
Pasquale Tufano quindi se dovessi costruire un modello ed il vento altera la fiamma del fornello da campo (in generale le condizioni del sistema siano variabili e non stazionarie)
1) misuri uno degli autostati del sistema fissato il termometro in un punto e leggi la temperatura per una certa e fissa (circa) regolazione dell’afflusso di gas del fornello
2) ottieni molti valori tra cui vi è un valore tipico che ricorre più frequentemente e chiami tale valore “valore atteso”
3) costruisci una funzione di “distribuzione di densità di probabilità” e la chiami densità ad indicare che solo la somma integrale, o la sommatoria (se operi alle differenze finite) ti darà la probabilità che si presentino valori in un certo range di indagine.

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano quindi stai dicendo solo quello che osservi, e non ti stai esprimendo sulle cause, che supponi insondabili e frutto del caso, secondo la scuola di Copenaghen

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano tutto questo “teatro” di “personaggi in cerca di autore” -direbbe Pirandello- (della scuola detta teatro dell’assurdo, per la parte italiana) .. sta però per finire 🙂

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano sta per finire non perché lo dico io .. ma per gli avanzamenti tecnologici come quello all’inizio di questa discussione .. che cominciano a ricostruire il filo che lega le cause con gli effetti ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano archetipo di una materia frutto del kaos .. e della luce con capacità divine ed irripetibili si sta scoprendo che NON discende da cause “autorevoli” degli enti che sarebbero irripetibili ma di tutta la materia che si trova in particolari situazioni che -se si riuscissero a ripetere- non sarebbero un patrimonio elettivo .. ma oggettivo .. e tanto più oggettivo quanto più standardizzabile in condizioni ripetibili da cui interne al metodo della scienza che presuppone che una tesi è vera non perché sia AUTOREVOLE .. ma perché _ripetibile_ introducendoci al concetto di logica e di principio -in fisica- di causa -> effetto ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Alcuni sentendomi parlare -in modo episodico- pensano che io sia contrario ai modelli statistici, probabilistici, stocastici, ergodici, o altro per le miei forti critiche a “ogni modello”!

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano ma io con la mia critica non sto respingendo il modello! .. ma ne sto studiando i limiti e lo cerco di fare con il minimo tempo introducendo la fonte autorevole solo nelle dinamiche dell’eureka! che avevo promesso a John Tostig prima o poi di trattare.. e di cui ora do una breve descrizione ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano se -ad esempio- il calcolo tensoriale NON è stato introdotto da Einstein, ma al suo max di consistenza da Ricci e Levi Civita .. io non mi vado a chiedere solo di esaminare questa trattazione .. ma mi vado a domandare .. “perché è tanto importante ciò che sembra solo un formalismo matematico che può essere replicato anche con altri strumenti come la analisi vettoriale e matriciale multidimensionale?”

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano il perché .. a mio avviso .. è da ricercare nel fatto che tale capitolo della matematica sarebbe rimasto nel dimenticatoio se non fosse stato usato da Einstein nella sua trattazione della teoria della relatività generale .. Einstein capì che rischiava di divenire pazzo se non avesse trovato una trattazione facilmente formalizzabile del concetto che egli si proponeva di mostrare nel concetto di invarianza delle leggi delle fisica al cambio e trasformazione delle coordinate (che nel calcolo tensoriale sono dette applicazioni tra spazi vettoriali).

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano lo strumento “calcolo tesoriale” non è neanche una trattazione facile da comprendere -per un ingegnere- se non ci si domanda “sì .. ma a cosa mi serve?” 🙂

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano quindi apparentemente stiamo trattando solo il calcolo tensoriale .. ma in realtà stiamo esaminando un tema ancora più generale .. appunto le dinamiche dell’eureka!

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano io ho molto studiato le dinamiche dell’eureka! (che preferisco scrivere sempre con il punto esclamativo dopo la parola eureka! proprio perché c’è una frattura tra lo status precedente e quello successivo)

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano se si va su questa linea di frontiera tra ciò che è noto e l’ignoto .. si scoprono molti fatti interessanti che sto brevemente cercando di riassumere 🙂

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano in un celebre film “ritorno al futuro” il professore che aveva scoperto il raggio canalizzatore” con cui funzionava la “macchina del tempo” dice “.. un giorno sono scivolato in bagno .. e sono andato a sbattere con la testa sul lavandino .. e da lì ho capito come dove essere il raggio canalizzatore” 🙂

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano questo è il senso comune (goliardico) poiché le persone considerano l’eureka! .. una cosa che non sanno spiegare come possa essere avvenuta .. e pensano al più (in maggioranza) che sia frutto del caso ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano io penso -invece- che scoprire l’ignoto non è MAI frutto del caso .. anche se non ne conosciamo le cause di una rivelazione o persino di teofania .. ma c’è sempre una causa e una logica anche in ciò che ci può sembrare una follia (sto citando Shakespeare: c’è una logica in questa follia)

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano una frontiera sia anche geografica noi la possiamo pensare lo spessore di una linea astratta, matematica, quindi di larghezza zero .. ma nel reale .. una frontiera .. NON è mai zero .. quindi ad esempio se si dice” è possibile secondo Lorentz la velocità della luce meno un epsilon piccolo a piacere” si sta dicendo un modello astratto, quindi matematico, ma NON il reale .. perché dire la velocità della luce meno una quantità piccola a piacere significa dire che la velocità della luce -de facto- è raggiungibile .. 🙂

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano quindi “la logica della scoperta scientifica” (che è anche un testo di Popper/Einstein che consiglio di leggere) è un sinonimo delle “dinamiche dell’eureka!” ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano nello studio di questo argomento -per chi fosse interessato- si scopre che lo studio è importantissimo, ma non è sufficiente per potere dire cose nuove .. è condizione necessaria, si direbbe in matematica, ma NON sufficiente 🙂

Pasquale Tufano
Pasquale Tufano spesso il mio approccio di spiegare in modo discorsivo la matematica mi dipinge come una persona che è un chiacchierone, un fuffaro, ma che non ha studi di base .. lo stessoJohn Tostig .. perché mi consiglia delle dispense? ..
1) perché è una persona onesta che vorrebbe che tutti partissero almeno dalle conoscenze di base .. che però in me non trova .. perché mi trova -spesso- quasi sempre .. non allineato ai pareri autorevoli
2) perché suppone che il disallinearsi dai pareri dominanti possa essere solo frutto dell’essere ignoranti

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano ma c’è una eco .. che spesso sentono più le persone con poca cultura accademica che gli accademici .. che è il riflesso di chi ti legge e segue come sia comprensibile ciò che dice una persona che ama moltissimo la verità 🙂

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano io consiglio alle persone che amano la fisica e quindi anche quella quantistica .. di non avere paura ad intervenire .. perché se ci sono anche loro con le loro domande innocenti .. c’è una dignità non archiviabile nel silenzio .. nel loro diritto di esistere .. unici, irrinunciabili, irripetibili, come è sempre il reale in ogni sua entificazione per chi si rende conto che il reale non ha una quantità finita di informazione e quindi uno dei segni del carattere divino di infinità in ciascun ente .. comprese le persone 🙂

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano e quindi se il Vs obiettivo non è soltanto sembrare intelligenti e con questo un diritto a essere amati e stare nel mondo .. io vi consiglio di investigare le “dinamiche dell’eureka!” e confermarmi se il reale non vi risulti polidromo, poliforme, non confinabile mai in una quantità finita di info ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano ma ciò (se convergesse solo al desiderio di essere amati perché ci si allinea ai pareri autorevoli) è anzitutto un atteggiamento remissivo .. a mettersi in coda se ciò non è almeno funzionalista .. come gli uccelli che migrano appresso ad un pivò ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano siamo 107 iscritti alla pagina attuale .. non rinunciate a dire la vostra anche solo per un saluto .. se ve la sentite 🙂 altrimenti auguri a tutti di buona navigazione ..

John Tostig

John Tostig Pasquale, io non ti consiglio dispense perché non sei allineato con pareri autorevoli, ti consiglio dispense perché mi dici che la accelerazione assoluta esiste e che esiste l’inerzialità assoluta, e perché dici cose non vere sul paradosso dei gemelli, il che denota ignoranza di base della relatività generale, che è diverso dal dissentire su alcuni aspetti di una teoria…

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano John Tostig non ricordo di avere mai parlato di “accelerazione assoluta” .. se ho dato questa impressione me ne scuso 🙂

John Tostig
John Tostig Pasquale, è insito nel dire che un sistema è inerziale.
Fino al 1916 ok, dopo nein

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano John Tostig se vuoi possiamo aprire una discussione di cosa intendo io con “assoluto” ecco perché non ho avuto nessun dubbio nel dire che NON lo ho mai detto 🙂

John Tostig
John Tostig Non mi pare il caso, fatto sta che hai fatto una discussione abbastanza lunga sul fatto che la accelerazione si può misurare e quindi si può dire se un sistema è inerziale o meno, con tanto di esempio dell’accelerometro.
Quello che intendi con “assoluta” è un conto, quello che implica l’affermazione “si può dire se un singolo sistema è inerziale usando un accelerometro” è un altro, ed è il motivo per cui ti ho consigliato la lettura che ha fatto capire a me il nucleo della questione, non essendo riuscito io stesso a spiegarti dove stesse il tuo errore.
Tutto qua, comunque mi dà un po’ sui nervi il fatto che tu continui a mettermi in bocca la storia dei “pareri autorevoli”, mi sembra di aver sempre argomentato con motivazioni fisiche il perché ritengo sbagliato il discorso sulle velocità superiori a c, non ho mai citato le parole di nessuno per dare autorevolezza alla mia opinione.
Mi metti in bocca parole non mie.
Non allinearsi a pareri autorevoli non è ignoranza, ignorare le basi dei pareri autorevoli è ignoranza, e se si vuole andare oltre una teoria questa deve essere padroneggiata bene. Questa è la mia opinione ovviamente, magari domani arriva il ragazzo che non ha mai studiato fisica e tutto da solo ha trovato la teoria del tutto con considerazioni sue, ma di sicuro se viola le conservazioni dell’impulso e l’invarianza sotto diffeomorfismi a scale di fenomeni già osservati, beh è difficile prenderlo sul serio.
Ti ringrazio della tua continua disponibilità a aprire dialoghi, davvero, ma preferirei vedere argomentazioni più quantitative, più rigorose e con più struttura, a parole è facile convincersi di tante cose, poi alla fine i conti devono tornare….

JT

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano John Tostig anche io ringrazio te, perché cimentarsi a parlare da soli .. mostra più facilmente che potrei essere pazzo .. anziché un autore su cui spendere un po’ di tempo a leggere cosa scrive ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Io, puoi credermi se vuoi, oppure no, non demonizzo i pareri autorevoli, perché anche io li cerco, sebbene non li cerco in modo dirimente .. ma tu scrivi proprio ora <<Non allinearsi a pareri autorevoli non è ignoranza, ignorare le basi dei pareri autorevoli è ignoranza, e se si vuole andare oltre una teoria questa deve essere padroneggiata bene.>> .. supponi quindi che io mi esprima su cose che NON conosco ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano io penso che tu sostenga questo .. per la stessa ragione per cui mi consigliavi le dispense ben prima di leggere il lavoro di Einstein, o il calcolo tensoriale su Levi Civita di cui ho mostrato che ho una copia .. e non per squalificarmi .. ma perché normalmente le persone che non conoscono una materia .. dovrebbero partire dalle cose più elementari ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano ma si da il caso che io ho competenze di “ordine superiore alla media dei cattedratici” .. e però il mio scopo non è dimostrale su facebook .. ma su facebook faccio conversazione ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano e faccio conversazione discutendo con chiunque .. ed in specie con persone che dicano cose fondate .. altrimenti se una persona dicesse cose di fantasia e senza poterle dimostrare lascerei la discussione senza offendere nessuno ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano io -per chi ci ascolta- e ne sia interessato non uso quasi mai il termine assoluto, e anzi apprezzo molto che Einstein abbia chiamato la sua teoria “delle relatività” proprio perché penso che una persona umana per dire cose assolute dovrebbe dire cose definitive, e si possono dire cose definitive solo con una quantità di info infinita ..

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano dicevo quindi “quasi mai” e spiego il perché con un discorso terra terra .. usando la etimologia .. assoluto discende da a-soluto, cioé la “a” di a-soluto -> è detta privativa e significa che si sta parlando di ciò che non è un soluto.

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano normalmente ciò che è un soluto è ogni ente .. e se hai letto Cauchy, come io credo, saprai, INVECE che ogni ente è in un contesto, quindi è sempre “relativo a” .. appunto a essere immerso in altro da sé

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano qual’è l’unico ente che non è immerso in altri che in sé? .. solo “il tutto” non ha altri fuori di sé .. e solo al “il tutto” si può attribuire la anomalia di non avere una frontiera che lo contenga poiché fuori de “il tutto -se è veramente tutto” non c’è che il nulla .. ma il nulla non aggiunge o toglie nessun epsilon pur piccolo a piacere al tutto .. che quindi è assoluto, non ha altri fuori di sé .. e come corollario ha la caratteristica di essere il solo sistema isolato .. sebbene Russell non riesce ad affrontare matematicamente la identificazione della “collezione di tutte le collezioni” proprio perché il matematico Gian Bruno Guerrerio dice che nel caso de “il tutto” <<collassa la modalità deduttiva>> e quindi il tutto NON può essere dedotto da un insieme maggiore de il tutto stesso, nell’esame del lavoro di Godel su Le Scienze anno iv, numero 19, anno 2001, (i grandi della scienza) pagina 98 ( e aggiungo che io avevo trovato autonomamente questo risultato con lo stesso termine “collasso della modalità deduttiva” prima di leggerlo sulla rivista citata nel 2001). cvd.

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano da tutto ciò ne discende che io non mi sarei mai neanche sognato -e quindi sono stato equivocato- di aver mai voluto associare ad una accelerazione il termine assoluto, ma mi riferivo a una condizione banale: in ipotesi che la velocità della luce meno epsilon le equazioni di Lorentz ci dicono che è raggiungibile, e di permanere senza dispendio di energia in una modalità detta inerziale .. visto che un corpo è nel suo stato di “quiete” e vi permane anche ad eterno se non subisce forze esterne .. perché quell’epsilon io non lo potrei provare ad applicare non da un laboratorio solidale con il nostro universo, ma BENSI’ dalla sonda stessa? .. cambia qualcosa? .. secondo me cambia che cambia il sistema da cui è applicata la forza .. e il sistema che proprio grazie ad Einstein mostra che osservare la materia nel suo comportamento porta ad effetti diversi di ciò che succede alla materia ed al tempo al cambiare del sistema inerziale, porta che non è indifferente la scelta del sistema inerziale, specie in condizioni limite.. la cosa che succede non è niente di strano .. si ha una normale accelerazione .. e con le stesse caratteristiche che si avrebbero con v << c, solo che mentre se lo si fa lontani da limite di v=c e da un laboratorio -> NON si ha un effetto di saturazione.. e VICEVERSA se si è prossimi a c e si supera c si osserverà ai radar del nostro universo che la sonda è scomparsa per un effetto che potremmo anche chiamare “orizzonte degli eventi del nostro universo” visto che il concetto di orizzonte degli eventi è tipico almeno nella fisica dello studio del BH.

Pasquale Tufano
Pasquale Tufano sul fatto che citi: << fatto sta che hai fatto una discussione abbastanza lunga sul fatto che la accelerazione si può misurare e quindi si può dire se un sistema è inerziale o meno, con tanto di esempio dell’accelerometro.
Quello che intendi con “assoluta” è un conto, quello che implica l’affermazione “si può dire se un singolo sistema è inerziale usando un accelerometro” è un altro, ed è il motivo per cui ti ho consigliato la lettura che ha fatto capire a me il nucleo della questione, non essendo riuscito io stesso a spiegarti dove stesse il tuo errore.>>
Ho detto ed ho ribadito che so (anche io) che Einstein dimostra che non si può sapere se una accelerazione possa essere gravitazionale oppure dipendente dall’effetto ascensore.
Mentre tu ti ostinavi a indicarmi che è impossibile questa distinzione io ti ho detto invece che se si ricorre a tecniche radar questa informazione può essere resa esplicita e serve a capire normalmente se in un aereo o un velivolo interplantario la sonda sta andando dove l’azione imposta si era prefisso, visto che vi potrebbero essere deformazioni per un vuoto d’aria in un aereo di linea e il cambio di quota dovrebbe essere rilevato in tempo, oppure altre cause che modifichino il sensore che svolge il test della accelerazione secondo i vari assi e ricorrere quindi all’ausilio, nel caso di un aereo di linea dell’assistenza del radar di assitenza al volo (quindi tecniche NON solo locali).

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano Viceversa la tua obiezione che ricordo bene senza andarmela a cercare diceva come mai io pretendevo che si possa abbandonare un universo se da quell’universo si parte come se ci si dovesse appoggiare (io ti rispondevo) su una scala a pioli per salire un gradino dopo l’altro .. e ti citavo il concetto che nei motori a reazione (e quindi anche a combustione del plasma) il funzionamento avviene anche se si agisce nel “vuoto” ..

John Tostig
John Tostig L’esempio dei motori a reazione e del vuoto non c’entra niente, io sto parlando di conservare la quantità di moto, non di doversi appoggiare a un mezzo per spingersi in avanti.
Se il razzo decolla non è perché spinga l’aria dietro di sé, ma perché il Centro di massa del sistema deve restare fermo, e un meccanismo interno al sistema spinge fuori del gas, quindi il resto del sistema deve muoversi nella direzione opposta in modo da conservare l’impulso, e questo funziona ovviamente anche nel vuoto.
Se tu spari materia dal reattore acceleri in una direzione opposta alla materia espulsa, punto. Ne segue che non puoi cambiare “direzione”, e quindi acquisire una componente di moto in una altra dimensione, solo superando una certa velocità.
Ti garantisco che non hai comunque competenze in fisica migliori di quelle dei “cattedratici medi” e neanche dei “laureandi medi” se vale qualcosa la mia opinione. Prendine atto e colma alcune lacune, puoi avere il testo di Einstein e di Cauchy, evidentemente non ne padroneggi bene le implicazioni, cosi come enormi sono le lacune in meccanica quantistica di base, tanto da confondere la quantizzazione con concetti atomistici…questo senza voler offendere nessuno, ma è evidente e lapalissiano per il modo di argomentare, è da ingegnere puro con fondamenti di fisica divulgativi.
Forse sei davvero convinto di avere una preparazione migliore di un professore universitario… Forse hai un bagaglio culturale più ampio in tante discipline, ma in fisica non hai una preparazione adeguata ai problemi che ti prefissi di risolvere.
È solo la mia opinione sia chiaro, ma io una tua opinione su come realizzare una turbina la ascolterei, ti consiglio di fare altrettanto, affezionarsi troppo alle proprie idee senza voler guardare in faccia ai problemi che hanno porta a sbagliare al 90%.
Io per ora passo e chiudo, buon lavoro e buone argomentazioni pasquale! Emoticon smile
PS: il nome è Tostig, non Tosting please Emoticon frown

Pasquale Tufano

Pasquale Tufano John Tostig grazie della correzione sul nome 🙂

 

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