1) ALTERNANZA SCUOLA LAVORO:
Renzi propone, per ridurre la disoccupazione giovanile (maggiore del 40%) di potere “alternare” scuola e lavoro .. ma non spiega in che senso ..
2) CULTURA UMANISTICA:
Renzi propone, di aumentare la parte umanistica nella scuola.. non si capisce perché dovrebbe migliorare la cultura in generale ..
3) PIU’ SOLDI AGLI INSEGNANTI:
Renzi propone un aumento di 500 euro/anno! .. ma che non protestino sulle condizioni della scuola .. (200 milioni/anno nel complesso dell’esborso dello Stato).
4) AUTONOMIA:
Renzi propone “caratteristiche diverse” tra le varie scuole .. e mette in capo al “Consiglio di Istituto” .. la responsabilità dei programmi .. ed in particolare dei Presidi ..
5) CONTINUITA’:
Renzi propone un programma di assunzione dei precari della scuola, ma introduce criteri di discrezionalità non da tutti apprezzate.
4 miliardi sulla edilizia scolastica .. ma non spiega quanto sulla manutenzione, quanto su scuole nuove, e in tempi.
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Come la vedono i comici:
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Come la vedono i sindacati?
24 aprile 2015 USB:
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5 maggio sciopero a Padova:
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interviste agli STUDENTI (2 aprile 2015):
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testo di legge:
forma riassuntiva (comunicato stampa Consiglio dei Ministri n.52)
http://www.governo.it/governoinforma/dossier/labuonascuola/
forma di maggiore dettaglio ma sempre riassuntiva:
https://labuonascuola.gov.it/documenti/La%20Buona%20Scuola.pdf?v=b4d78c0
finalmente la bozza di LEGGE!
http://www.tuttoscuola.com/newsletter/allegati/ts_news_DDL-Scuola3.pdf
(art.2 comma 9):
cit:
<<Il Piano triennale è elaborato dal *dirigente scolastico*, sentito il collegio dei docenti e il consiglio d’istituto, nonché i principali attori economici, sociali e culturali del territorio>>.
Quindi una vero e proprio “commissariamento della istituzione scolastica” sotto i Presidi.
(art.2 comma 11):
<<I dirigenti scolastici, una volta definito il Piano triennale dell’offerta formativa, scelgono il personale da assegnare ai posti dell’organico dell’autonomia, con le modalità di cui all’articolo 7>>
(art.4 comma 6):
<<A decorrere dall’anno scolastico successivo alla data di entrata in vigore della presente legge, gli studenti a partire dal secondo anno dei percorsi di istruzione secondaria di secondo grado possono svolgere periodi di formazione in azienda […] >>
(art.4 comma 8):
<<Il Dirigente scolastico individua le imprese e gli enti pubblici e privati disponibili alla attivazione dei percorsi di cui ai commi precedenti e stipula apposite convenzioni anche finalizzate a favorire l’orientamento scolastico e universitario dello studente>>