La fisica moderna ha misurato un sacco di cose e, negli ultimi cento anni ha sbagliato tutte le teorie che prevedessero formule in cui ci entrasse la massa. A nessuno gli è venuto in mente che la massa potesse non esistere?
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Pasquale Tufano nella scienza non vale la sostanza, ma la forma .. e la forma si quantifica nella teoria della misura: la massa si misura con la forza peso, quindi in questo senso esiste, ex-sistere, si leva da, appare, si manifesta. Quale poi sia la ragione del perché si osservi la forza di gravità e se sia legata al carattere massivo della materia e dove questo carattere si collochi confermo che è un problema APERTO. In particolare secondo alcune speculazioni recenti la teoria di Einstein e la teoria quantistica sarebbero unificabili (e qualcuno chiama ciò teoria del TUTTO) se si ipotizza una nuova particella detta “gravitone” e quindi la teoria della gravitazione avrebbe la sua collocazione su scala sub atomica .. io personalmente dissento da questa spiegazione .. e spiego perché .. la caratteristica gravitazionale di attrazione delle masse è una manifestazione che si rileva al livello di scala NON sub atomica, ma macro atomica. Analogamente la forza detta forte o debole che si rivelano in scala sub atomica sono a quel livello di scala e non macro. Del resto Einstein ha ampiamente previsto e poi si sono avute le verifiche sperimentali che la materia può assumere la forma di massa e di energia secondo la formula e=mc^2 e quindi quando la materia accelera le trasformate di Lorentz ci dicono che c’è una variazione di massa che originariamente era interpretata come un aumento fisico, mentre ora si tende a dire (nell’ambiente dei fisici) che la massa a “riposo” è la stessa e la maggiore massa teorica è in realtà la energia immagazzinata a causa della accelerazione a una velocità più prossima a quella della luce! .. infine la non unificazione tra le due teorie e il dilemma della natura apparentemente sia corpuscolare che ondulatoria è indagabile verso la teoria del tutto, se si utilizzerà una nuova modellistica né infinitesimale classica (come nelle equazione di Maxwell) e né brutalmente quantistica (come nella teoria quantistica classica di Dirac) .. notando che serve un approccio quantico solo come descrizione macro al livello sub atomico, e un approccio approssimato in modo lineare o linearizzato negli stati di transizione tra uno stato quantico e gli stati quantici adiacenti .. grazie del dialogomore info:fonte su facebook:
https://www.facebook.com/groups/sciencepolis/permalink/987979794549756/
L’articolo mi sembra molto vago; davvero non capisco, quale sarebbe la tesi (o è un’esposizione)?
In più ti cito un pezzo problematico:
“e quindi quando la materia accelera le trasformate di Lorentz ci dicono che c’è una variazione di massa”
Un momento, le *trasformazioni di Lorentz* non dicono nulla dell’aumento di massa; loro dicono con lo spazio-tempo dovrebbe cambiare affinché la velocità della luce rimanga costante nel vuoto.
“che originariamente era interpretata come un aumento fisico”
in che senso aumento fisico?
“mentre ora si tende a dire (nell’ambiente dei fisici) che la massa a “riposo” è la stessa”
Quando è questo prima?
“e la maggiore massa teorica è in realtà la energia immagazzinata a causa della accelerazione a una velocità più prossima a quella della luce!”
Che cosa accelera alla velocità prossima a quella della luce?
Riguarda il post iniziale di Fabio Sipolino, chiederei quali tra *tutte* le teorie sono errate.
Le centrali nucleari a fissione/fusione funzionano bene perché le formule di conversione di massa-energia della teoria di Einstein (la solita E = mc^2) sono sperimentalmente corrette.