superata la TEORIA QUANTISTICA? [last news]

Francesco Mercurio propone questa ulteriore interpretazione della Fisica Quantistica, che è molto interessante.

” Una teoria radicale propone che le interazioni tra molti mondi classici sarebbero in grado di spiegare alcuni fenomeni quantistici. Alcune delle caratteristiche più strane della meccanica quantistica – come oggetti esistenti in più stati contemporaneamente – potrebbero essere spiegate con l’esistenza di molteplici “mondi paralleli ‘. Diversamente dal caso dell’interpretazione a molti mondi nota dai primi anni ’50, dovuta agli studi del fisico Hugh Everett III, gli autori dell’ultima ipotesi sostengono che ogni mondo è governato dalla fisica newtoniana classica. Ma insieme, il modo di interagire di questi mondi dà luogo a fenomeni fisici che di solito attribuiamo al mondo quantistico. ”

Francesco Mercurio

Radical theory proposes that interactions between classical worlds can explain some quantum phenomena.
NATURE.COM
  • Oscar Bettelli nell’interpretazione della meccanica quantistica a molte menti ogni mente è un mondo parallelo definito dal proprio punto di vista – la spiegazione quantistica discende dall’interazione di questi molti mondi

     

  • Pasquale Tufano Condivido la teoria degli universi paralleli .. ma le difficoltà in cui versa la applicazione della fisica quantistica alla unificazione che dia in un solo modello la interpretazione della fisica includendo anche i fenomeni gravitazionali non dipende dalla scissione -a mio parere- delle molteplicità degli scenari che si abilitano a secondo delle diramazioni di scelta. La difficoltà della unificazione dipendono da fattori di scala. E’ logico che cambiando la scala di un fenomeno i modi di interazione siano dissimili. Quando si scoprirà che la teoria degli universi bolla è vera -come concetto che esistono più universi- si vedrà che questi universi interagiscono e quindi sono relazionati tra loro, come è logico che siano relazionati. Qualcuno si aspetta che con il fattore di scala di un intero universo le leggi che regolano il travaso di materia energia tra un universo e gli altri siano le stesse del livello subatomico? Quindi cerchiamo di stare con i piedi nel piatto: le aporie locali della fisica quantistica vanno indagate in modo locale, principalmente. Su questo fronte informo tutti che altri settori della scienza hanno già analizzato le “potenze di rumore” -ad esempio- nella teoria della informazione che in ambito fisico sono dette intervallo di indeterminazione di Heisenberg. Tali aporie -nella teoria della informazione- (per limitaci -ora- a questo esame) sono state superate. Non perché una risoluzione max data dallo spazio di rappresentazione non introduca congenitamente errore detto “rumore di quantizzazione”.. ma perché è facilmente comprensibile che –ampliando la rappresentazione (aumentando il numero di bit nello spazio di memoria del segnale rappresentato)– si riduce il rumore o la potenza di rumore o la varianza dell’errore di quantizzazione. Tutti questi studi -chi li ha fatti lo sa- portano alla conclusione che Heisenberg ha ragione in ip: “se il quantum di luce non ha un quantum di luce inferiore”. In tal caso è la quantizzazione di tipo brutale che genera congenitamente l’errore di risoluzione dovendosi scegliere sul concetto di presenza o assenza sulla cifra meno significativa di una rappresentazione -con un taglio brutale (se il modello è quantico)- se il segnale è presente o assente. Ma mutando la quantizzazione in un ausilio di sub quantizzazione la potenza di rumore diminuisce. Oltre a questo stratagemma che apre nuove frontiere alla teoria della conoscenza e della teoria dei modelli, vi è il concetto che gli stati di transizione -nella teoria della quantizzazione- non necessariamente devono essere descritti con l’accetta, con il taglio sì/no, dell’impostazione quantica, comportandosi con nette quantità come se il contributo fosse frutto di misura esatta. Si può operare nelle transizioni in modo opportuno (anche se solo approssimativamente descrittivo) con una teoria infinitesimale che meglio descrive (anche se NON in modo esatto), le transizioni. Ad esempio nell’assorbimento o ri-emissione di un fotone. Non esiste solo lo status fotone dentro e fuori, ma anche la transizione di tutti gli stati intermedi. A loro volta questi stati intermedi non sono esattamente infinitesimali (altrimenti avremmo i paradossi di Achille che non raggiunge mai la tartaruga) ma sub quantici. Però anche la netta separazione in stati sub quantici è una semplificazione.. e le frontiere della conoscenza saranno ulteriormente oltrepassabili disponendo di valutazioni sulle transizioni degli stati sub quantici e così via -interativamente- in quella che io denomino la mia “teoria semi-quantica della materia/energia”. Grazie quindi dell’argomento e se qualcuno mi volesse dare delle valutazioni sulla mia interpretazione della “fusione fredda”, sia che siano pareri a favore che contrari, lo ringrazio anticipatamente poiché saremmo una intelligenza collettiva.. grazie ancora di questa pagina di facebook il link del video su cui mi sono espresso sulla fusione fredda -> lo metto qui di seguito (è esposta di modo che possa capire anche un bambino di 2 anni e quindi è gradito ANCHE il parere di persone completamente digiune di ogni conoscenza della fisica)
    http://youtu.be/gLa04sHeoRI

    Il punto sulle ultime notizie in rif. alla fusione fredda…
    YOUTUBE.COM
    fonte:
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