sarà un caso che fuori dall’area euro l’economia cresca?
Non accenna a rallentare la crescita sostenuta dell’economia britannica. Nel secondo trimestre il Pil…
FINANZAONLINE.COM
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Lino Grillo Verde partecipano alla BCE per potere influenzare la politica della BCE .. a vantaggio del cartello dei poteri forti ..
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Lino Grillo Verde NON è un caso ma è lapalissiano (che l’economia cresca solo dove c’è moneta sovrana), per chi sa come viene principalmente distrutta l’economia e la finanza (bloccando i prestiti: è come bloccare il flusso del sangue in un organismo) e perché (per realizzare un cartello mondiale della moneta grazie alle innovazioni leonine introdotte con la CRISI:
dimostrazione:
http://youtu.be/HORaWaxi6io“l’unione si ottiene con la cessione delle sovranità da parte degli stati membri…Altro… -
Daniele Canalini Partecipano anche al 17 per cento credo della Bce
Impossibile dialogare con coloro che non vedono al di la’ del proprio naso..
In Italia ci sono regioni ricche e regioni povere e’ cosi’ adesso con l’euro, ma era cosi’ anche al tempo della lira
Il problema non e’ la moneta ma la politica: interna , ovvero i politici, tra questi anche i grillini, e comunitaria, dove i politici nostrani non contano nulla perche’ ignoranti e corrotti.
E’ possibilissimo il dialogo con chiunque, basta stare ai fatti. Ed i numeri parlano da soli.
Secondo te e’ dialogare non commentare il fatto che la Calabria, la Lucania (lucus a non lucendum), il Veneto prima del boom, prima che diventasse Veneto Orientale, fossero regioni poverissime, affamate, rispetto al triangolo industriale (Milano, Torino, Genova) pur con la lira in comune? Cosa ti aspettavi che l’euro avrebbe, da solo, consentito all’Italia, ai paesi dell’est Europa dell’area euro, di raggiungere il livello della Germania, dell’Inghilterra o solo della Francia? Questi paesi hanno un’altra classe dirigente!
Ma in questi ultimi tempi e’ caduto anche il tenore di vita del triangolo industriale, che non esiste piu’. Sono tutti disoccupati, e non per colpa dell’euro, bensi’ perche’ i padroni, che sono in politica, non hanno capito, e quindi non hanno approntato misure per affrontare l’era post-industriale.
Nell’era postindustriale la produzione e’ aumentata con diminuzione dell’occupazione: le macchine lavorano da sole spinte dai motori e guidate dai software. L’operaio e’ diventato superfluo; la classe operaia e’ scomparsa e oggi siamo tutti proletari anche se ai piccoli-borghesi dispiace ammetterlo.
Ma perche’ insisto a perdere tempo con te…
Io contavo sui grillini… (eravamo 4 amici al bar/che volevano cambiare il mondo…)
purtroppo non avete elementi che vi permettano di comprendere i giochi della destra, della restaurazione e correte da una parte all’altra senza costrutto.
Avete fatto il gioco della destra, della reazione, avete sacrificato Bersani e permesso a Enrico Letta e poi a Matteo Renzi di tenere il banco
E adesso?
cosa farete?
Ostruzionismo?
Vi ritirate sull’Aventino?
Va capito, andrebbe capito, anzitutto, che la mia posizione politica non si accoda a nessuno, quindi tanto meno si accoda alla linea politica che è espressa da Beppe Grillo, mentre mi interessa un dialogo con la BASE che costituisce il m5s. Nel 1980, quindi 34 anni fa io studiavo ad ingegneria “automazione degli impianti industriali”, nell’ambito della mia specializzazione alla facoltà di AUTOMATICA presso l’università di Roma la Sapienza e forse non sono un incompetente come tu asserisci ritenendo che ” Ma perche’ insisto a perdere tempo con te…” Io personalmente ascolto volentieri il parere di tutti e non svaluto nessuno. Quindi sul punto dico 1) che la scelta se scrivere o meno su questo blog la devi decidere tu, su questo non ti oppongo nessuna censura. 2) Sul fatto di come organizzare una società post industriale c’è qui sul blog la trattazione sulla scuola di intelligenza collettiva che tratta anche questo tema. Se vuoi criticare quella proposta ascolterò volentieri le tue critiche: https://6viola.wordpress.com/scuola_collective_intelligence/ i concetti base sono nel video seguente, in cui rilascio una intervista all’ing. Fabio Sipolino di Political Polis:
Cesare Pavese in uno dei suoi racconti fa dire ad uno studente delle serali, in risposta ad una provocazione dell’insegnante, che lui aveva “un caporeparto che aveva studiato tanto che tutti lo prendevano in giro”.
Per capire il futuro dei nullatenenti nell’era postindustriale basta accettare la propria condizione e fare mente locale sui rapporti di forza: minima per i senza lavoro e per i lavoratori in generale, massima per chi distribuisce il lavoro sia questo un politico come Grillo o un imprenditore.
Mi fa piacere che tu sia ingegnere: le tue cognizioni andranno bene in altri campi.
Qui non si sta dicendo che un mio amico caporeparto, o mio cugino mi ha detto che .. si sta dicendo che io ho le competenze per parlare di automazione di impianti e processi di automazione industriale e automatica. Inoltre se hai delle critiche specifiche esponile, te ne saremo tutti grati anziché fare il processo alle intenzioni.
P.S. Non avevi detto che non avevi tempo da perdere? .. perché insisti con persone che disistimi? .. se ti va spiegaci la tua logica, se ne hai una.
Ieri ero a Roma; se non 3 almeno 2 milioni di persone e un fiume di cartelli e vignette contro Renzi.
Il blocco storico e’ rappresentato da quelle forze (giornali, magistratura, associazioni, docenti, studenti, religiosi ecc) che sostengono il sistema politico-amministrativo vigente.
Qualcuno potrebbe chiamare questi milioni di scontenti per sostituire il blocco storico italiano.
Il M5S fa parte del blocco storico reazionario
Grazie -Franco- del dialogo.
E’ un errore semplificare le situazioni oltre il limite dell’errore tollerabile per i fini che ci si propone. Qui il fine, in una analisi politica, è cercare di capire chi siano le forze politiche e che fini perseguano. Tu dici che “Il blocco storico e’ rappresentato da quelle forze (giornali, magistratura, associazioni, docenti, studenti, religiosi ecc) che sostengono il sistema politico-amministrativo vigente.” Io ti/vi offro la mia interpretazione: NON SI PUO’ CAPIRE LA REALTA’ DALLA SOLA SUPERFICIE .. alla stessa maniera che in una montagna di ghiaccio che galleggia non sai quanto è profonda la parte immersa a meno di scendere sotto la superficie del livello del mare in cui galleggia, così diceva anche il filosofo Immanuel Kant http://it.wikipedia.org/wiki/Immanuel_Kant
Quale è -invece- una analisi più attendibile?
Che siamo noi a costruirci i mostri che ci opprimono, e saremmo ancora noi a potere rendere noto “al padrone” che non siamo più schiavi .. Ma le persone tendono a correre in soccorso al vincitore, quindi a chi -gli sembra- abbia il potere.. non si dovranno allora lamentare di essere stati usati dal potere .. perché quel potere che gli ha fatto vessazione glielo hanno conferito con la loro ignavia .. non sapendo e non volendo sapere ..
bravo!